Identità fonetica nella terminazione di due o più parole, a partire dalla vocale tonica, particolarmente percepibile qualora tali parole si trovino a breve distanza in un testo in prosa o in fine di verso [...] una diversità d’accento, come in partìre : màrtire. Quanto alla qualità dei suoni in r. ovvero alla loro frequenza nella lingua, si suole distinguere tradizionalmente tra r. ricche o care o rare o difficili da un lato, e r. facili dall’altro.
Nella ...
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In linguistica, lo strato linguistico al quale, in una determinata area, si è sovrapposta e sostituita, in seguito a conquista o a predominio politico-culturale, una lingua diversa.
Il concetto di s., [...] in cui appaiono né come prestiti culturali da altre lingue, e quindi attribuibili a un influsso, o reazione, esercitato dallo strato linguistico su cui quella linguasi è sovrapposta. Così, è stata spiegata come un fatto di s. preindoeuropeo la ...
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Attore dialettale piemontese (Cuneo 1819 - Genova 1886). Garibaldino nel 1848; fu incoraggiato da G. Modena, nella cui compagnia era attore e segretario, a dedicarsi al teatro in vernacolo. Per lui, che [...] molti autori della scena dialettale (F. Garelli, G. Zoppis, L. Pietracqua, C. Chiaves). Di qualità non comuni, portò al successo Le miserie d'monsù Travet di V. Bersezio. Molti grandi attori della scena in linguasi formarono alla sua scuola. ...
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Scrittrice finlandese (Viipuri 1878 - Helsinki 1956); naturalizzata estone, ha scritto anche in questa lingua. Si affermò soprattutto con racconti, in cui la realtà umana e il paesaggio di Finlandia e [...] d'Estonia sono trasfigurati in una lingua ricercata e arcaicizzante: Barbara von Tisenhusen (1923), Reigin pappi ("Il pastore di Reigi", 1926) e Suden morsian ("La sposa del lupo", 1928). ...
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lìngue mòrte Lingue che o non sono più usate da nessun parlante (come, per es., il gotico), o, pur essendo adoperate da persone che se ne appropriano attraverso lo studio (come il latino), non sono parlate [...] determinano il fiorire o la decadenza di una lingua rimandano in ultima analisi alla comunità che di quella linguasi serve, e non alla lingua stessa.
Cause e modalità di morte delle lingueSi possono distinguere due tipologie fondamentali di morte ...
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Studio delle relazioni tra le strutture linguistiche e i vari tipi di cultura umana.
In passato studio pratico-descrittivo delle lingue senza scrittura, l’e. raggruppa interessi diversi, a cominciare da [...] tipo sulle quali l’individuo forma le sue idee», e queste idee noi le acquisiamo attraverso il linguaggio. Dalla linguasi potrebbe quindi dedurre la società. Questa concezione, in forma più o meno accentuata, ha avuto sostenitori illustri: oltre a ...
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Geografia
Porzione di terraferma completamente circondata dall’acqua e situata in un oceano, mare, lago, laguna o fiume; l’origine delle i. può essere dovuta a movimenti della crosta terrestre, erosione, [...] da due lobuli – anteriore e posteriore – separati da un solco.
Linguistica
I. linguistiche Aree più o meno ristrette nelle quali la linguasi mantiene senza espandersi, o perché ha trovato ostacoli nei fattori geografici regionali, o perché ...
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(o neerlandese) Lingua sovraregionale, denominata ufficialmente Algemeen Beschaafd Nederlands («nederlandese colto comune») o, in forma abbreviata, ABN. È lingua ufficiale dei Paesi Bassi (in n. Nederland), [...] per motivi storici e culturali, ma che propriamente designano i dialetti parlati in Olanda e nelle Fiandre.
Nella storia della linguasi distinguono tre fasi: l’oudnederlands (n. antico, dall’8° sec. a tutto l’11°); il middelnederlands (n. medio, dal ...
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Anatomia e medicina
Piccola formazione circoscritta, spesso rilevata, di forma, natura e significato diversi.
P. dentaria Formazione embrionale dalla cui periferia si differenziano gli odontoblasti, destinati [...] di varie pieghe della mucosa, contenenti i cosiddetti calici o bottoni gustativi, organi del gusto; infine, verso la base della linguasi trovano le p. vallate (e circumvallate).
P. renale La zona apicale della piramide di Malpighi del rene. P. di ...
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Letterato (Milano 1741 - Roma 1816), figlio di Gabriele; fratello di Pietro e Carlo. Dopo avere studiato giurisprudenza e aver collaborato al Caffè, con una trentina di articoli (alcuni dei quali fieramente [...] rivoluzionarî in materia di diritto e di lingua), si recò a Parigi (con l'amico C. Beccaria) e in Inghilterra (1766-67). Si trasferì poi a Roma, dove restò con brevi interruzioni fino alla morte, trattenuto anche dall'amore per la marchesa Margherita ...
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lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...
lingua-ponte
(lingua ponte), loc. s.le f. Lingua utilizzata come veicolo di comunicazione tra persone che parlano idiomi diversi. ◆ L’italiano, parlato da oltre 56 milioni di abitanti, lingua di uno dei Paesi fondatori dell’Unione, alquanto...