PAVOLINI, Paolo Emilio
Carmela Mastrangelo
– Primogenito di Giovanni, insegnante di origini elbane, e di Lidia (o Lida) Vanneschi, figlia di un capitano dell’esercito, nacque a Livorno il 10 luglio [...] (Firenze 1906).
Intorno al 1900 Pavolini intraprese lo studio del finnico, seguendo Teza e Domenico Comparetti. All’apprendimento della linguasi dedicò con zelo, al punto da orientare sempre più i suoi interessi verso tale filologia. Nel 1904 ...
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CARENA, Giacinto
Tullio De Mauro
Nacque a Carmagnola (Torino) il 25 apr. 1778 da Francesco Paolo, medico, e da Maria Catterina Maga Gallo. Finiti gli studi primari e quelli di filosofia nel paese nativo, [...] di uso comune, per saggio di un Vocabolario metodico della lingua italiana (Torino 1840). L'opera vera e propria, omonima, assumere come fonte lessicografica esclusiva l'uso scritto della lingua. Si tratta di una rottura da non sottovalutare in una ...
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Fisico e chimico (Como 1745 - ivi 1827). Sesto dei sette figli del patrizio Filippo e di Maria Maddalena dei conti Inzaghi, rimasto orfano di padre, la sua educazione fu curata dallo zio paterno, canonico [...] facendo arco con un conduttore bimetallico tra la punta e un'altra parte della lingua; si percepisce inoltre una sensazione luminosa se i capi dell'arco si applicano rispettivamente alla bocca e al bulbo di un occhio. V. aggiungeva così altri ...
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Uomo di stato, filosofo, linguista e letterato (Pots dam 1767 - Tegel, Berlino, 1835). Fu una delle personalità salienti della cultura tedesca in epoca moderna, con pochissimi paralleli nella capacità [...] dello spirito. In conseguenza, H. esige per prima cosa che per ogni linguasi tenga conto delle sue specifiche ed esclusive strutture, che storicamente si pongono e si rinnovano nel dualismo fra la libertà dell'individuo, spontaneamente creante, e la ...
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Letterato (Milano 1741 - Roma 1816), figlio di Gabriele; fratello di Pietro e Carlo. Dopo avere studiato giurisprudenza e aver collaborato al Caffè, con una trentina di articoli (alcuni dei quali fieramente [...] rivoluzionarî in materia di diritto e di lingua), si recò a Parigi (con l'amico C. Beccaria) e in Inghilterra (1766-67). Si trasferì poi a Roma, dove restò con brevi interruzioni fino alla morte, trattenuto anche dall'amore per la marchesa Margherita ...
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Scrittore (Leucade, isole Ionie, 1850 - Tokyo 1904), di origine greco-irlandese, poi cittadino giapponese col nome di Koizumi Yakumo. Dopo un soggiorno in Inghilterra, passò (1869) negli USA, dove lavorò [...] Recatosi (1891) in Giappone, vi rimase, imparò la lingua, si convertì al buddismo e divenne professore d'inglese nell'univ poetica, vanno visti nel quadro di quel gusto per l'esotico che si nota nella letteratura inglese tra la fine del 19º e l'inizio ...
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Poeta (San Miniato 1767 - ivi 1847). Sacerdote, oltre a varie composizioni poetiche minori, scrisse il poemetto L'agricoltura (1795) e i due poemi in ottave Cadmo (1821) e Orlando Savio (1835). Tenace [...] sue opere difese con accanimento la mitologia come elemento fondamentale di ogni vera poesia; nel 1822 pubblicò due discorsi sulla lingua italiana, nei quali sosteneva che la linguasi deve apprendere non dai classici ma dalla bocca dei popolani. ...
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Attore dialettale piemontese (Cuneo 1819 - Genova 1886). Garibaldino nel 1848; fu incoraggiato da G. Modena, nella cui compagnia era attore e segretario, a dedicarsi al teatro in vernacolo. Per lui, che [...] molti autori della scena dialettale (F. Garelli, G. Zoppis, L. Pietracqua, C. Chiaves). Di qualità non comuni, portò al successo Le miserie d'monsù Travet di V. Bersezio. Molti grandi attori della scena in linguasi formarono alla sua scuola. ...
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Poeta greco (Giannina 1771 - Tsepèlovo 1823). Laureato all'univ. di Padova, fu medico alla corte di Alì Pascià di Giannina. Nel dibattito sulla lingua, si schierò a favore della demotica, proponendo anche [...] una semplificazione della grafia (῾Η ρομέηκη γλόσα "La lingua greca moderna", 1814). Scrisse liriche arcadiche (pubbl. per lo più postume nel 1827), in cui circola una gustosa vena satirica, e tradusse la Batracomiomachia. ...
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Poeta tedesco (n. Münster 1874 - m. caduto in guerra 1915). Autore di drammi espressionisti (Sancta Susanna, 1914; Kräfte, 1915), vicini al dadaismo per l'ossessiva stringatezza della forma. Uno straordinario [...] sforzo di isolare la parola, rinunciando al ritmo e alla logica tradizionale della lingua, si ritrova anche nelle poesie (Du, 1915; Tropfblut, post., 1919), tra le migliori del periodo espressionista. ...
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lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...
lingua-ponte
(lingua ponte), loc. s.le f. Lingua utilizzata come veicolo di comunicazione tra persone che parlano idiomi diversi. ◆ L’italiano, parlato da oltre 56 milioni di abitanti, lingua di uno dei Paesi fondatori dell’Unione, alquanto...