incolpare
. Nell'unica attestazione di Cv I XI 12 e per scusarsi dal non dire o dal dire male accusano e incolpano la materia, cioè lo volgare proprio, vale " dichiarare responsabile ": i detrattori [...] della linguavolgare attribuiscono all'insufficienza del proprio volgare la responsabilità del proprio non dire o dire male (una maliziata scusa, § 11). ...
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Linguista italiano (Perugia 1922 - Roma 2008); prof. emerito dell'università di Roma Sapienza (già prof. di storia della lingua italiana dal 1962), redattore per la parte lessicale del Lessico Universale [...] conosciuto. Ha studiato le strutture linguistiche e le forme metriche del Dante volgare (Lingua e stile delle opere in volgare di Dante, 1978; Dante e la lingua europea, 1996). Studioso dell'italiano contemporaneo, con particolare interesse per la ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Convivio - Introduzione
Cesare Vasoli
I. - L'opera che si ripresenta in questo volume, a conclusione dell'edizione ricciardiana dell'Alighieri, è forse quella che, nel [...] di esser fatto, cioè, «di biada e non di frumento». Con queste parole, egli sembra accettare l'inferiorità del volgare come lingua di cultura nei confronti del latino. Però le ragioni recate per giustificare la propria scelta investono un vasto arco ...
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NATOLINI, Giovanni Battista
Lorenzo Carpanè
NATOLINI, Giovanni Battista. – Nacque a San Daniele del Friuli nel 1551 dal fattore Bernardino e dalla cameriera Girolama, entrambi al servizio dei conti [...] piuttosto nutrito. Solo un terzo della produzione di Natolini è in latino, lingua canonica per i testi di medicina, filosofia, diritto; il resto è in volgare, lingua nella quale si cimentò anche Natolini, sebbene buon conoscitore del latino, per ...
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ARIOSTO, Ludovico
Natalino Sapegno
Nacque a Reggio Emilia l'8 sett. 1474 da Niccolò e da Daria Malaguzzi Valeri. Il ramo degli Ariosti, da cui discendeva il padre, s'era trasferito da Bologna a Ferrara [...] a una raccolta ordinata delle poesie, sia in latino che in volgare, perché né le une né le altre, così come sono dell'A. minore. Nei ternari composti più tardi, anche la lingua, lo stile, perfino :il movimento metrico denunciano l'esperienza già ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] secolo, si riduce la vitalità dei comuni e di quelle corti che avevano con tanta convinzione sostenuto e praticato il volgare come lingua anche per usi colti. Di questo mutamento approfitta il latino per tornare al centro della vita intellettuale; la ...
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Lo studio dell’italiano a scuola si affermò tra la fine del Cinquecento e il Settecento (Manacorda 1980; Marazzini 1985; De Blasi 1993; Matarrese 1993: 21-40) con un processo che modificò l’iter della [...] La riflessione che culmina nella codificazione di ➔ Pietro Bembo porta al riconoscimento del volgare come lingua da insegnare, al pari del latino, attraverso lo studio. Cruciale per tale svolta fu la Grammatichetta di ➔ Leon Battista Alberti (forse ...
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Le lingue delle arti sono collocabili entro il confine delle lingue speciali o settoriali (cfr. Bellucci 1997 per l’architettura; ➔ linguaggi settoriali). Tradizionalmente, soprattutto in Italia, le arti [...] , l’elemento fortemente caratterizzante è il lessico.
I luoghi delle arti nel medioevo erano le botteghe; la lingua usata era il volgare, e la trasmissione delle tecniche era per lo più orale. Il serbatoio lessicale di partenza era quindi fortemente ...
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LINGUE
Carlo Tagliavini
. Il problema di una classificazione di tutte le lingue del mondo si pone solo in epoca moderna.
Anche quando, per la tendenza enciclopedistica della seconda metà del Settecento [...] ci è conosciuta, se pure piuttosto sotto il suo aspetto letterario che sotto quello comune o parlato (meno bene: volgare), che forma la base delle attuali lingue neolatine; ma noi diciamo anche che il serbo-croato, lo sloveno, il bulgaro, il cèco, lo ...
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* La voce enciclopedica Lingua scritta è stata ripubblicata da Treccani Libri con il titolo Italiano, parlare, scrivere, arricchita e aggiornata da un contributo di Giuseppe Antonelli.
La scrittura è [...] alcuna favella che non ha scrittore», proclama il letterato veneziano in un passo notissimo delle Prose della volgarlingua (I, 14), enunciando un assioma che non è solo suo, ma di tutto il classicismo cinquecentesco.
Ciò spiega l’importanza che ...
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volgare1
volgare1 (ant. vulgare) agg. [dal lat. vulgaris, der. di vulgus «volgo»]. – 1. non com. Del volgo, degli strati socialmente, culturalmente ed economicamente inferiori della popolazione: usi, tradizioni, pregiudizî v.; nell’uso ant.,...
lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...