Scrittore svizzero di linguatedesca (n. Cachuela Esperanza, Bolivia, 1925). Legato al movimento dell'arte concreta, ha teorizzato e proposto un modello visivo di poesia costruita sulla parola, da lui [...] denominato "costellazione", in cui l'estrema semplificazione del linguaggio corrisponda a un progetto (sintetico-razionale e insieme ludico) di leggibilità immediata. Fondatore della rivista Spirale e ...
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Scrittore di linguatedesca (Güttland, Danzica, 1865 - Burg presso Neuötting, Baviera, 1944). Dal 1895 visse stabilmente a Monaco. Sotto l'influsso di A. Holz e di J. Schlaf aderì al naturalismo, scrivendo [...] una serie di drammi dalla tematica assai spregiudicata (Freie Liebe, 1890; Eis gang, 1892; Jugend, 1893, tragedia di un amore giovanile stroncato dalla brutalità umana, grande successo mai più raggiunto). ...
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La prima poetessa in linguatedesca, religiosa del monastero di Göttweig, morta a Melk nel 1127. Il materiale dei suoi componimenti (un ciclo di quattro poemetti sulla storia della Redenzione) è tratto [...] principalmente dal Nuovo Testamento ...
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Scrittore di linguatedesca (Pidvolochysk, Galizia, oggi Ucraina, 1900 - Riehen, Basilea, 1996). La sua narrativa è improntata alla Neue Sachlichkeit, il "neorealismo" tedesco degli anni tra il 1920 e [...] il 1930, con una talvolta dissonante mescolanza tra intenti umanitari e moralistici, e una forma narrativa mirante all'intrattenimento del lettore. Il romanzo Josef sucht die Freiheit (1927), con cui si ...
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Scrittore di linguatedesca (Czernowitz, od. Černovcy, 1914 - Donnini, Reggello, 1998), di famiglia austriaca con ascendenze italiane. Nel 1938 si trasferì a Berlino, dove scrisse il primo romanzo, Flamme, [...] die sich verzehrt (1939). Dalla collaborazione alla radio di Amburgo nacquero le Maghrebinische Geschichten (1953; trad. it. 1987), ambientate nei favolosi tempi della monarchia austro-ungarica, in cui ...
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Autore teatrale di linguatedesca (Breslavia 1928 - Gross Machnow, Berlino, 2003). Studiò a Monaco; nel 1955 si trasferì a Berlino Est, legandosi a Brecht e al suo teatro. Nominato drammaturgo al Deutsches [...] perse poi tale incarico perché in disaccordo con la linea culturale ufficialmente fissata nella Repubblica Democratica Tedesca. Della sua produzione teatrale, che predilige i temi storici, si ricordano: Eröffnung des indischen Zeitalters (1955 ...
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Scrittore di linguatedesca (Praga 1885 - ivi 1948), di origine ebraico-boema. Nel 1928 fondò, con altri, la Federazione degli scrittori proletar-rivoluzionarî tedeschi. Arrestato nel 1933 a Berlino in [...] seguito all'incendio del Reichstag, e rilasciato solo perché cittadino cecoslovacco, si arruolò nelle guardie rosse durante la guerra civile di Spagna (1937-38). Emigrato nel 1939 a New York e negli anni ...
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Scrittore ceco di linguatedesca (Praga 1889 - Łódź 1942). Drammaturgo a Berlino accanto a M. Reinhardt, indi a Darmstadt (1933), all'avvento del nazismo tornò a Praga; ivi arrestato nel 1941, morì in [...] campo di concentramento. Dopo aver aderito all'espressionismo, scrisse l'importante saggio Der beseelte und der psychologische Mensch (1918), che propone una visione metafisica dell'uomo contraria al monismo ...
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Scrittore di linguatedesca (Zabłotow, Ivano-Frankovsk, 1905 - Parigi 1984), di origine ebraico-polacca. Allievo di A. Adler a Vienna, docente di psicologia e politica sociale a Berlino, nel 1927 entrò [...] nel Partito comunista. Emigrato nel 1933, abbandonò il partito criticandone il processo di stalinizzazione, optando per un socialismo di stampo umanistico. Della sua opera, che include tra l'altro scritti ...
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Regista, drammaturgo e scrittore ungherese in linguatedesca (Budapest 1914 - Berlino 2007). Emigrato a Londra nel 1936, poi a lungo negli USA, dal 1971 ha operato in area culturale tedesca, specie come [...] innovativo regista teatrale. I suoi drammi per il teatro, amari e ironici (Cannibals, 1968, in ingl., su Auschwitz; Pinkville, 1970, contro la guerra del Vietnam; Sigmunds Freude, 1975; Mutters Courage, ...
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tedesco
tedésco agg. e s. m. (f. -a) [lat. mediev. theodiscus, riferito in origine alla lingua, e foggiato sul ted. ant. theod «popolo, volgo» secondo il modello di vulgaris «volgare»] (pl. m. -chi). – 1. agg. e s. m. a. Lingua t., dialetti...
tedeschismo
s. m. [der. di tedesco]. – Parola, locuzione o costrutto peculiari della lingua tedesca introdotti in altra lingua (cfr. il più comune germanismo).