(o pangermanesimo) Movimento il cui scopo era l’unificazione di tutte le genti di linguatedesca. Sin dal 1848 era sorto nel Parlamento di Francoforte un contrasto sulla soluzione da dare al problema [...] del 19° sec. con la costituzione dell’Alldeutscher Verband e dell’Alldeutsche Vereinigung contro le minoranze alloglotte nell’Impero tedesco e austriaco. Si ebbe anche un p. dottrinale e razzista che dalla proclamazione dell’ineguaglianza delle razze ...
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Welschen Termine tedesco che designava in origine i Celti e che deriva dal latino Volcae, usato da Cesare per indicare una delle tribù della Gallia. Dopo l’insediamento delle popolazioni romaniche sul [...] tempi dell’Impero asburgico, fu chiamato anche Welsch-Tirol («Tirolo italiano»). Il termine, variamente modificato dal punto di vista fonetico, ricorre frequentemente anche nella toponomastica delle zone della provincia di Bolzano in linguatedesca. ...
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Figlio (Dessau 1579 - Köthen 1650) del principe Gioacchino Ernesto di Anhalt, alla cui morte (1603) ebbe Köthen. Sul modello dell'Accademia della Crusca, di cui era membro, fondò a Köthen (1621) la Fruchtbringende [...] Gesellschaft con lo scopo di purificare la linguatedesca. Calvinista, era fautore tuttavia di un cristianesimo non confessionale e tollerante. ...
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Nazione
Emilio Gentile
(XXIV, p. 470)
Un mondo di nazioni
Durante il 20° secolo, la n., lo Stato nazionale e il nazionalismo, creazioni della civiltà europea, sono divenuti un fenomeno universale. Infatti, [...] e nella teoria del fenomeno nazionale, anche per motivi linguistici.
Per es., fra gli studiosi di lingua inglese o di linguatedesca, il termine nazionalismo viene adoperato, nel suo significato più generale da noi utilizzato in apertura di questa ...
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Novecento
Mariuccia Salvati
(XXIV, p. 994)
Le fortune di una parola
Il costituirsi nel linguaggio italiano della voce Novecento come oggetto di trattazione storiografica specifica è un processo solo [...] complessivo - le cui origini risalgono alla polis greca per giungere fino alla cultura giuridica ottocentesca europea e di linguatedesca - che si colloca anche per la Arendt la 'unicità di Auschwitz', cioè di quella forma di Stato totalitario ...
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STORIA (XXXII, p. 771)
Arnaldo MOMIGLIANO
Storia della storiografia (p. 774). - Durante l'ultima guerra mondiale e nel periodo successivo 1946-59 gli studî storici si sono moltiplicati in tutte le direzioni. [...] dell'eredità del mondo classico intrapresa da A. Warburg nel suo istituto di Amburgo non poteva più esprimersi in linguatedesca. Il movimento di reinterpretazione di tutta la storia europea in termini di grandi personalità iniziato da Stefan George ...
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VENCESLAO II re di Boemia e di Polonia
Zdenek Kristen
Nacque nel 1271 da Přemysl Ottocaro II. Dopo la prematura morte del padre (1278) fu affidato alla tutela dello zio Ottone di Brandeburgo. Questi [...] diventò in seguito fondamento di tutte le leggi minerarie dell'Europa centrale. V. scrisse anche alcune poesie amorose in linguatedesca. Fu un ottimo statista né appaiono giustificati i giudizî su di lui pronunciati da Dante (Purgatorio, VII, 97-103 ...
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Giudaismo
LLouis Jacobs
di Louis Jacobs
Giudaismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Movimenti. a) Ortodossia. b) Riforma. c) Giudaismo conservatore. d) Ricostruzionismo. e) Sionismo. 3. Il pensiero del [...] una sua etica, suoi costumi di gruppo, sue istituzioni, una sua lingua e una sua letteratura. Da Kaplan, e in generale da tutto Goldschmidt ha tradotto da solo tutto il Talmud babilonese in tedesco (1896-1935). Fra le enciclopedie in ebraico citiamo: ...
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Gregorio XIII
Agostino Borromeo
Ugo Boncompagni nacque a Bologna il 1° gennaio 1501, quinto figlio di Cristoforo, ricco mercante della città, e di Angela Marescalchi. Studiò giurisprudenza all'Università [...] 1584, della Nunziatura di Colonia.
Difficilmente può essere sottovalutata l'opera dei rappresentanti papali nei paesi di linguatedesca durante il pontificato di Gregorio XIII. Compito loro affidato fu quello di stimolare vescovi e superiori regolari ...
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L'Eta dei Lumi. Introduzione. L'Eta dei Lumi: tempi, luoghi e modi
John L. Heilbron
Introduzione. L'Età dei Lumi: tempi, luoghi e modi
La divisione del tempo in secoli e della conoscenza naturale in [...] del puro pensiero. Fino al 1830 Schelling e i suoi discepoli ricoprirono importanti incarichi nelle università di linguatedesca. Filosofi naturali meno dottrinari di Schelling qualche volta entrarono in laboratorio, dove, guidati dalla nozione di ...
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tedesco
tedésco agg. e s. m. (f. -a) [lat. mediev. theodiscus, riferito in origine alla lingua, e foggiato sul ted. ant. theod «popolo, volgo» secondo il modello di vulgaris «volgare»] (pl. m. -chi). – 1. agg. e s. m. a. Lingua t., dialetti...
tedeschismo
s. m. [der. di tedesco]. – Parola, locuzione o costrutto peculiari della lingua tedesca introdotti in altra lingua (cfr. il più comune germanismo).