L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...] storica e anche l’atlante linguistico dell’area italiana sono giunti da studiosi di linguatedesca (Meyer-Lübke, Karl Jaberg e Jacob Jud), ma che la storia della lingua italiana, pur con un po’ di ritardo, è stata realizzata da italiani: il merito ...
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Sebbene con italiano si alluda qui alla lingua, non a chi la parla, la diffusione della lingua italiana fuori d’Italia può spesso essere desunta solo dal contatto con la civiltà italiana. Questa considerazione [...] ma anche con quella francese, a seconda dei luoghi. Tradizioni operistische autoctone come in Francia e nei paesi di linguatedesca non esistevano in Inghilterra, dove la penetrazione dell’opera italiana cominciò subito dopo la morte di Henry Purcell ...
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Un enunciato contiene tipicamente (ma non necessariamente) informazioni di due tipi; una parte indica qualcosa che parlante e ascoltatore sapevano già: dà cioè un’informazione data; un’altra indica qualcosa [...] infatti essere del tutto omessa. Ciò è possibile perché, come mostra del resto già la traduzione dell’esempio in linguatedesca in (24), in italiano un referente dato che funge da soggetto può essere ripreso attraverso un soggetto nullo (➔ soggetto ...
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La più antica grammatica italiana che si conosca è trasmessa, anonima, dalle prime carte del codice Reginense Latino 1370 della Biblioteca Apostolica Vaticana (nota perciò come Grammatichetta vaticana; [...] suoi dialetti di Gerhard Rohlfs, in tre volumi, arricchita nella traduzione italiana (1966-1969) rispetto all’originale in linguatedesca (1949-1954), e la Grammatica storica dell’italiano di Pavao Tekavčić (3 voll., 1972). Il materiale riunito da ...
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CECI, Luigi
Tullio De Mauro
Nacque ad Alatri (Frosinone) il 27 febbr. 1859 da Vincenzo e Maria Minocci.
Restò sempre molto legato alla sua terra: diventato accademico famoso, ad Alatri acquistò e restaurò [...] in rilievo i meriti, ma insieme segnando criticamente i limiti del grande contributo degli studiosi di linguatedesca, quali quelli della Junggrammatische Richtung.
Tra questi, il C. valorizza soprattutto il Delbrück ritenendolo consapevole della ...
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L’etimologia (gr. etymología, lat. etymologĭa) è lo studio dell’origine delle parole. La sua tradizione risale a più di 2500 anni fa: riflessioni etimologiche si conoscono già dai tempi degli antichi Indiani [...] -1960) e Carlo Salvioni (1858-1920). Impulsi importanti provennero anche dall’estero, e soprattutto dagli etimologi dei paesi di linguatedesca: accanto a Diez e Meyer-Lübke sono da menzionare Hugo Schuchardt (1842-1927), Jakob Jud (1882-1952), Leo ...
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ASCOLI, Graziadio Isaia
Tristano Bolelli
Nacque a Gorizia il 16 luglio 1829 da Leone Flaminio ed Elena Norsa. Figlio di ricca famiglia di mercanti (e mercante nella giovinezza egli stesso), non conobbeil [...] e studioso di sanscrito, consuetudine di vita. Alla sua formazione contribuì l'ambiente goriziano, che permetteva contatti coi dotti di linguatedesca ed esperienze linguistiche varie nella pratica del friulano, del veneto, dell'italiano, del ...
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Un enunciato viene definito nominale quando non è costruito attorno a una forma verbale coniugata, come in (1) (un esempio orale) e in (2) (un esempio scritto):
(1) LUC: sabato mattina / all’undici / eccotelo [...] [...]. Città céca dell’impero asburgico con una minoranza a lungo egemone di linguatedesca costituita a sua volta in buona parte da ebrei, custodi di un patriottismo tedesco che si sarebbe ritorto contro di loro quando l’antisemitismo germanico li ...
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PAVOLINI, Paolo Emilio
Carmela Mastrangelo
– Primogenito di Giovanni, insegnante di origini elbane, e di Lidia (o Lida) Vanneschi, figlia di un capitano dell’esercito, nacque a Livorno il 10 luglio [...] , diventando professore straordinario nel 1895, ordinario nel 1901. Nel 1900 gli fu affidato anche l’incarico di linguatedesca, al quale rinunciò l’anno successivo.
A Firenze Pavolini trovò un ambiente particolarmente attivo nel campo degli studi ...
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Lingue, regno d'Arles
AAlberto Varvaro
Nel Duecento, la linea di separazione tra lingue germaniche e lingue romanze non corrispondeva in nessun caso al confine tra Regno di Germania e Impero, a est, [...] e gli abitanti del Regno di Germania, e ancor meno gli imperiali, non si identificano come genti di linguatedesca. Le identità sociopolitiche sono feudali o dinastiche, non linguistiche. La circostanza che l'amministrazione imperiale, per quel tanto ...
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tedesco
tedésco agg. e s. m. (f. -a) [lat. mediev. theodiscus, riferito in origine alla lingua, e foggiato sul ted. ant. theod «popolo, volgo» secondo il modello di vulgaris «volgare»] (pl. m. -chi). – 1. agg. e s. m. a. Lingua t., dialetti...
tedeschismo
s. m. [der. di tedesco]. – Parola, locuzione o costrutto peculiari della lingua tedesca introdotti in altra lingua (cfr. il più comune germanismo).