In grammatica, il modo corretto di scrivere, ossia l’impiego corretto dei segni grafici e d’interpunzione in una determinata lingua, e l’insieme delle norme che lo regolano.
Teoricamente l’o. di una lingua [...] di semplificazione o di chiarificazione vivamente sentite. In Francia e Spagna, come anche nei paesi di lingua portoghese, nederlandese, tedesca, si sono avuti più volte interventi governativi o, secondo i casi, accordi tra i governi interessati ...
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(o Sorbi) Popolazione slava, fissatasi in Lusazia probabilmente verso la fine del 6°secolo. Dalla fine dell’8° sec. i S. furono oggetto di attacchi da parte dei Tedeschi, che con Ottone I li assoggettarono [...] indipendente, i S. ebbero invece una notevole autonomia culturale dalla Repubblica Democratica Tedesca. Nella Germania odierna godono di alcuni diritti riservati alle minoranze.
La lingua soraba (o sorabo) appartiene al gruppo occidentale delle ...
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Grecista italiano (Roma 1871 - ivi 1938), prof. di lingua e letteratura greca nelle univ. di Milano e di Roma. Concepì un vasto disegno di versione di tutta la poesia classica greca, che iniziò con la [...] alcune opere drammatiche (Drammi satireschi, 1914; Il carro di Dioniso, 1927; ecc.). Vivaci polemiche suscitarono i suoi attacchi, d'impronta nazionalistica, contro la filologia tedesca (Minerva e lo scimmione, 1917). Accademico d'Italia (dal 1929). ...
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Denominazione complessiva (ted. Plattdeutsch o Niederdeutsch) dei dialetti parlati nella Germania settentrionale. Dai dialetti del territorio medio-tedesco e alto-tedesco questi si staccano per la conservazione [...] allacciano anche i dialetti nederlandesi e fiamminghi.
La più antica lingua letteraria basata sul b. è il sassone antico (➔ con gli altri Stati l’alto-tedesco, e l’impiego di questo come lingua letteraria venne sostenuto dalla Bibbia di Lutero ...
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Germanista tedesco (Dülken, Renania, 1886 - Lipsia 1968). Dal 1927 prof. all'univ. di Lipsia. Esordì con studî di dialettologia tedesca (Studien zur Dialektgeographie des Niederrheins, 1913), in cui, come [...] Romana (1932, 2a ed. 1966), ha sostenuto la corrispondenza tra aree linguistiche e fatti storici. I legami tra lingua e cultura ha cercato di dimostrare in Die Grundlagen des Meissnischen Deutsch, ein Beitrag zur Entstehungsgeschichte der deutschen ...
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Filologo (Verona 1885 - Berkeley, California, 1961), figlio di Leo Samuele; prof. a Heidelberg (1909-32), a Roma (1932-38) e in varie università americane (1939-50); socio straniero dei Lincei (1957). [...] Ha pubblicato numerosi libri e saggi di filologia, storia e varia erudizione in lingua italiana, tedesca, inglese e francese, tra i quali riguardano più particolarmente l'Italia gli importanti studî su B. Guarini (1908), sulla prosa scientifica ...
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(ted. Mitteldeutsch) Gruppo di dialetti tedeschi della Germania mediana che comprende il medio-francone, il francone renano, lo slesiano, il sassone superiore e il turingio, e che rappresenta, specialmente [...] seconda rotazione consonantica, condizioni fonetiche intermedie tra l’alto-tedesco e il basso-tedesco. Il m. ebbe una parte fondamentale nella formazione della lingua letteraria tedesca, sia perché i caratteri di intermediarietà ne facilitavano l ...
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trigramma Sequenza di tre lettere assunta a indicare un solo fonema, per ogni posizione di esso nel contesto di una lingua o solo per alcune posizioni. Così, per es., nell’ortografia italiana, il t. sci, [...] che rappresenta davanti ad a, o, u il fonema š; nell’ortografia tedesca, il t. sch, che rappresenta lo stesso fonema š in qualsiasi posizione. ...
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Glottologo (Bratislava 1857 - Budapest 1943), prof. (1886) di lingua e letteratura ungherese a Kolozsvár, poi (dal 1893) di linguistica uraloaltaica a Budapest. Tra le numerose opere, il dizionario dei [...] dialetti ungheresi (1893-1901) e i manuali di linguistica ugro-finnica (versione tedesca: Finnisch-ugrische Sprachwissenschaft, 1910 e 1922). ...
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tedesco
tedésco agg. e s. m. (f. -a) [lat. mediev. theodiscus, riferito in origine alla lingua, e foggiato sul ted. ant. theod «popolo, volgo» secondo il modello di vulgaris «volgare»] (pl. m. -chi). – 1. agg. e s. m. a. Lingua t., dialetti...
tedeschismo
s. m. [der. di tedesco]. – Parola, locuzione o costrutto peculiari della lingua tedesca introdotti in altra lingua (cfr. il più comune germanismo).