ZINGERLE, Ignaz Vincenz, dal 1890 nobile von Summersberg
Emma Mezzomonti
Filologo e scrittore, nato il 6 giugno 1825 a Merano, morto il 17 settembre 1892 a Innsbruck.
Compiuti gli studî liceali a Merano [...] alla filologia germanica all'università di Innsbruck, che lo ebbe bibliotecario e dal 1859 professore ordinario di lingua e letteratura tedesca. Autore di liriche (Frühlingszeitlosen, 1848, Von den Alpen, 1850), s'interessò presto alla storia e alla ...
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MANACORDA, Guido
Scrittore, nato ad Acqui il 5 giugno 1879. Compiuti gli studî alla Scuola normale di Pisa, all'Istituto superiore di Firenze e all'estero, fu prima direttore delle biblioteche universitarie [...] di Catania e di Pisa e poi titolare di Lingua e letteratura tedesca a Napoli e a Firenze. Partecipò come volontario alla prima Guerra mondiale.
E autore di numerose opere di critica (La poesia latina del rinascimento germanico, 1907; La selva e il ...
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GIACOMINO Pugliese
Giuseppina Brunetti
Con questo nome è conosciuto uno dei principali poeti della scuola siciliana, la cui identificazione è tuttora controversa e la cui attività poetica è da collocare [...] alcuni brani di carattere liturgico e della Constitutio di Enrico è un "tedesco", la varietà linguistica del testo esemplato (evidentemente sovrapposta alla lingua "siciliana" del poeta) è italiana settentrionale con elementi friulani (Brunetti, 2000 ...
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Il Rinascimento. Il metodo e l'ordine del sapere
Cesare Vasoli
Il metodo e l'ordine del sapere
Prodromi di un dibattito
La ricostruzione del lungo dibattito cinquecentesco sui criteri fondamentali [...] le dottrine. Ma non si potrà ignorare un altro celebre umanista tedesco, Johannes Sturm che, oltre a tutto, fu, per alcuni anni nel 1556, in occasione della edizione in lingua francese e in lingua latina della nuova versione delle sue dottrine ...
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Temistio
Città e dinastia
Federico Fatti
Costantino è, in Temistio, il creatore di Costantinopoli1. Non è l’uomo mandato dal Dio dei cristiani per la salvezza dell’Impero, come in Eusebio di Cesarea [...] cristiano.
Ignaro di latino – la lingua degli apparati dello Stato, votati all’ ; H. Leppin, W. Portmann, Themistios. Staatsreden, Stuttgart 1998 (con trad. tedesca delle orazioni 1-19); R.M. Errington, Themistius and His Emperors, in Chiron ...
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Giandomenico Romagnosi, Carlo Cattaneo, Giuseppe Ferrari: Opere
Ernesto Sestan
Che cosa significhi Gian Domenico Romagnosi nella storia della cultura italiana è rimasto alquanto nel vago, anche dopo [...] e buona, da qualunque paese, da qualunque lingua ci arrivi, sia nostra, e immantinente, e come se fosse germinata sul nostro terreno». E non esitava a riconoscere che le letterature francese, inglese e tedesca erano «molto innanzi alla nostra, la ...
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Cronachistica
Lidia Capo
È necessario premettere che non esiste una cronachistica che abbia come oggetto specifico Federico II, e meno ancora una commissionata o ispirata da lui.
Nel primo caso gli [...] traduzioni e di redazioni di opere nei vari volgari (soprattutto tedesco e francese), pensate per un pubblico più ampio.
L'uso sorta di rivolta universale contro la Chiesa ‒ "ovunque la lingua della gente si scioglie" ‒ per l'odio contro Innocenzo e ...
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Critica letteraria
RRené Wellek
di René Wellek
Critica letteraria
sommario: 1. Il termine e il concetto di critica. 2. Teoria della letteratura. 3. Critica pratica e storia della letteratura. 4. Procedimenti [...] ricordare ai critici il divieto affisso in alcune sale da concerto tedesche al tempo della sua giovinezza: Das Mitsingen ist verboten" jakobsoniana di differenti tipi di sistemi metrici in molte lingue (v. Jakobson, 1923) ha rivoluzionato tutta la ...
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Lo studio dell'antichità classica nell'Ottocento – Introduzione
Piero Treves
Quando, conformemente al modulo sallustiano dei cronisti di Guglielmo il Conquistatore, Dino Compagni delineava l'animo, [...] vivo come un dovere civile l'assillo di quel problema della lingua che troppi ridussero allora e di poi a mero problema accademico, la tesi riesumata indipendentemente ai dì nostri da un illustre tedesco), è il simbolo e l'espressione d'un qualche ...
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Motti e Facezie del Piovano Arlotto: Prefazione
Gianfranco Folena
Le cose che a fanciulli e ad ignoranti
vanno per man, soglion perder sua forma
e mutar spesse volte soi sembianti.
Vien poi chi per [...] studioso benemerito di tradizioni popolari ne fece in un agile tedesco[3]: e traducendo da un testo corrotto riuscì pure a mercanti, artigiani e notai; e anche qualche spunto comune di lingua di taverna. In quella galleria di caricature, incise con la ...
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tedesco
tedésco agg. e s. m. (f. -a) [lat. mediev. theodiscus, riferito in origine alla lingua, e foggiato sul ted. ant. theod «popolo, volgo» secondo il modello di vulgaris «volgare»] (pl. m. -chi). – 1. agg. e s. m. a. Lingua t., dialetti...
tedeschismo
s. m. [der. di tedesco]. – Parola, locuzione o costrutto peculiari della lingua tedesca introdotti in altra lingua (cfr. il più comune germanismo).