Natura e cultura nel linguaggio
Elizabeth Bates
(Center for Research in Language, University of California San Diego, California, USA)
In questo saggio vengono discussi la struttura, le origini, lo sviluppo [...] ricche di marche morfologiche. Per esempio, la lingua ungherese prevede dei suffissi di caso su ogni nome, che indicano in maniera non ambigua 'chi ha fatto cosa a chi', e delle marche speciali sul verbo che concordano con l'oggetto in defrnitezza ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] a inseguire ed esplorare il nuovo dominio dello standard, il parlato, le varietà regionali, i lessici speciali. Se gli scrittori parlano di lingua (come hanno fatto ➔ Pasolini e Calvino), non è di quella dei loro romanzi che si preoccupano, quanto ...
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Vicino Oriente antico. L'origine della scrittura e del calcolo
Denise Schmandt Besserat
Jean-Jacques Glassner
Jöran Friberg
Robert Englund
L'origine della scrittura e del calcolo
Le registrazioni [...] semiologica è illustrata dall'esercizio concreto del corpo e della mano, come pure dalla presenza di uno specialista, lo scriba.
Le attuali lingue dispongono necessariamente di un verbo che indica l'azione dello scrivere. In sumerico, questa azione è ...
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La sintassi si occupa dei modi in cui le parole possono combinarsi, delle strutture (o costruzioni) che così si ottengono e degli effetti che tali combinazioni hanno su altri piani, come quello della ➔ [...] contatti con vari livelli della lingua: in particolare, (a) siccome non c’è frase senza ➔ curva melodica, la sintassi è correlata all’➔intonazione e alla ➔ prosodia; (b) le strutture sintattiche (specialmente quelle che contengono un predicato ...
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Per focalizzazione si intende l’insieme di fenomeni che consentono di mettere una porzione di enunciato in maggiore evidenza di altre. Gli enunciati infatti non solo trasmettono informazioni, ma spesso [...] una veste comune e piana, oppure in una veste speciale e meno frequente, motivata da esigenze particolari. Ad es ginocchio mi fa male.
In italiano, come in molte altre lingue, alcune parole tendono ad apparire in concomitanza con la focalizzazione di ...
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Raffaele Simone
Lingue
E glòssama e’ fonì, fonì manechò (in griko, «La nostra lingua è voce, voce soltanto»)
Lingue minacciate
di Raffaele Simone
20 febbraio
Alla vigilia della giornata internazionale [...] Non mancano le prospettive catastrofiche: Colette Grinevald, dell’Università di Lione, nota specialista di lingue amerindiane, prevede per esempio che, entro il 21° secolo, al 90% delle lingue di uso locale, che sono non meno di tre quarti del totale ...
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di Silvia Morgana
La storia linguistica dell’Ottocento copre un arco cronologico più esteso rispetto al mero XIX secolo e va dall’arrivo dei francesi in Italia nel 1796 fino al 1915: è infatti l’inizio [...] , com’è noto, a letterati celebri come ➔ Giosuè Carducci, che declassò il problema dell’unità della lingua a una «fissazione giacobina», specialmente se da risolversi con «l’accentramento dei favellari di milioni di pensanti italiani dentro una città ...
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Le lingue dei segni nel mondo
Mauro Mottinelli
Virginia Volterra
A differenza delle lingue vocali, che usano il canale acustico-vocale, le lingue dei segni si servono della modalità visivo-gestuale. [...] nei Paesi dove la ricerca era già in atto. All’epoca la lingua dei segni non aveva neppure un nome. I sordi, che la che si è aperto ai sordi, nel secondo caso di un istituto speciale per sordi con poche classi, che si è aperto agli udenti. La ...
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L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...] quali Mario Guarnacci (Origini italiche, 1767) e Stanislao Bardetti (Della lingua dei primi abitatori d’Italia, 1772). Nelle loro tesi stravaganti venne attribuita speciale funzione ad alcuni popoli italici più o meno mitizzati. Guarnacci assegnava ...
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In pochi casi, come in quello dell’italiano moderno, nel fare la storia di una lingua ci si imbatte in un termine cronologico preciso che abbia segnato un cambiamento netto di situazione ambientale generale [...] (ottobre 1922; ➔ fascismo, lingua del) chiuse le prospettive di libera e vivace dialettica politica e creò condizioni diverse per una ‘modernizzazione’ del ceto popolare: l’inquadramento nelle organizzazioni di partito e, specialmente per i ragazzi e ...
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speciale
(ant. speziale) agg. [dal lat. specialis, der. di species «specie»]. – 1. Che concerne la specie, sempre con riferimento a ciò che distingue la specie dal genere (come contrario di generale o generico). Quindi: a. Non comune, fuori...
specialista
s. m. e f. [der. di speciale, sull’esempio del fr. spécialiste] (pl. m. -i). – Chi si è specializzato in un particolare settore di una scienza, di un’arte o di una professione: è uno s. di lingue e letterature orientali; quel regista...