Si assumono come riferimenti cronologici simbolici di questa voce il 1211, anno del primo documento fiorentino conservato, e il 1375, anno della morte di Boccaccio.
Il Duecento è il secolo nel quale il [...] gli anonimi, fra poeti in siciliano toscanizzati e imitatori che scrivevano in toscano, e soprattutto la lingua dei siciliani non è conoscibile organicamente, ma se ne devono indagare le caratteristiche analizzando la forma toscanizzata; ulteriore ...
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Si intendono per volgari medievali d’Italia le varietà linguistiche diverse dal latino scritte in Italia nel medioevo e nel primo Rinascimento prima dell’imporsi del fiorentino, chiamato ben presto toscano [...] nei cosiddetti rimatori siculo-toscani (seconda metà del Duecento). Nella loro produzione l’impronta siciliana della prima lirica volgare è mantenuta, e la lingua delle loro poesie è simile a quella delle copie toscane della prima Scuola (Coluccia ...
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Per lingua delle cancellerie o cancelleresca può intendersi, in senso stretto, quella della corrispondenza ufficiale delle cancellerie tardomedioevali e rinascimentali e, in senso lato, quella di statuti, [...] 10 statuti del XIV secolo e 30 del XV sono in lingua volgare. A Firenze i volgarizzamenti di importanti statuti come quello 808). Un esempio di corrispondenza trilingue (latina, catalana, siciliana), è offerto da un carteggio del duca di Montblanc, ...
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La predicazione è stata lo strumento di comunicazione di massa che più a lungo e capillarmente ha operato in Europa e in Italia, importante sia come veicolo di conoscenza religiosa e orientamento morale, [...] tua, la Mamma tua, la speranza tua (Gregorio 1965: XVII).
La Chiesa siciliana promuove addirittura predica e catechesi in dialetto: «Le prediche saranno sempre in lingua materna, anzi universalmente i Padri, anche fuori le Missioni, non useranno l ...
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Il termine koinè (meno diffusa la variante grafica coinè) proviene dal greco koinē´, femminile dell’agg. koinós «comune» accordato con diálektos s.f. «lingua», indicante la lingua letteraria usata dai [...] delle manifestazioni di un sistema a base siciliana caratterizzato da una notevole pluralità di Argo, 1996, 2 voll., vol. 2º, pp. 467-506 (1a ed. in Lingue e culture dell’Italia meridionale (1200-1600). Atti del Convegno di Fisciano 1990, a cura ...
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Contrariamente a ciò che avviene per altre lingue (per es., francese, tedesco, inglese), non è abituale periodizzare l’italiano. Tuttavia il concetto di italiano antico, opposto a quello di italiano moderno [...] (accanto alle forme genuinamente fiorentine vorrei, vorrebbe e avrebbero), dovute all’influsso della lirica siciliana e rimaste a lungo nella lingua letteraria.
La frase iniziale del sonetto dantesco riportato nel § 2 mostra un ordine delle parole ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Luca Pacioli
Pier Daniele Napolitani
Frate francescano, erede della tradizione delle scuole d’abaco, intimo di artisti quali Leonardo da Vinci, professore nei più importanti centri dell’Italia fra Quattro [...] importante il ruolo delle corti, a partire da quella siciliana dell’imperatore Federico II e da quella papale di R. Petti, Firenze 2002, pp. 121-59.
R. Sosnowski, Origini della lingua dell’economia in Italia: dal XIII al XVI secolo, Milano 2006.
M. ...
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La lingua del testo teatrale è un tipo di ➔ lingua scritta in cui gioca un ruolo primario la dimensione dell’oralità: il testo si realizza infatti nel divenire di un evento, lo spettacolo teatrale, caratterizzato [...] 1963) e Persone naturali e strafottenti (1973); per quella siciliana, Vitaliano Brancati con La governante (1952).
Nel corso 2004: 19) impronta la produzione del toscano Ugo Chiti. La lingua delle sue commedie più celebri – che compongono i cicli La ...
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Per monolinguismo si intende l’uso di un solo codice o varietà linguistica, e più specificamente nell’uso letterario di un unico registro stilistico o modulo espressivo omogeneo e selezionato da parte [...] , con una calibrata dichiarazione dei propri antecedenti volgari, in lingua di sì e d’oc, si trova invece in Triumphus in condutto, tien in ten, pensier in penser, elimina la rima siciliana (con l’eccezione di voi : altrui), stabilizza le rime per ...
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I notai rivestono un ruolo centrale nelle fasi iniziali della storia linguistica dell’italiano. Alla loro penna si devono infatti molti dei primi documenti in volgare, a partire dal Placito capuano del [...] in volgare: molti dei principali poeti della ➔ Scuola poetica siciliana erano alla corte di Federico II prima di tutto in di notai, su ordine dei loro signori (➔ cancellerie, lingua delle). I documenti volgari nelle cancellerie di Milano, Mantova, ...
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sicilianismo
s. m. [der. di siciliano]. – Parola, locuzione, costruzione sintattica, o anche particolarità fonetica o morfologica, peculiare del dialetto siciliano, in quanto compaia in contesti non siciliani; per es., con riguardo al lessico,...
fonologia
fonologìa s. f. [comp. di fono- e -logia]. – 1. Nella linguistica tradizionale, sinon. di fonetica nella sua accezione più generale, come dottrina dei suoni di cui è costituita la parola, significato precisatosi poi in quelli di...