Madonna, quel signor che voi portate
Eugenio Chiarini
Stanza isolata di canzone (cobla esparsa), attribuita a D. solo in due codici del sec. XVI (ma di cui uno è il Vaticano 3214, " copia accurata di [...] provenzali e provenzaleggianti, più o meno filtrati attraverso la lirica siciliana e toscana del Duecento. Il tema di base, è ricco d'avvenire.
Bibl. - M. Corti, Studi sulla sintassi della lingua poetica avanti lo stilnovo, in " Atti e Mem. Accad. La ...
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riviera (rivera)
Alessandro Niccoli
La presenza di questo vocabolo nella sola Commedia attesta l'adesione a una tradizione letteraria di origine trobadorica e ‛ siciliana ', ma largamente confermata [...] di " fiume " e di " riva di un fiume ", che aveva nella lingua d'origine.
Nella più generica accezione di " luogo aperto ", " campagna ", il vocabolo ricorre nell'anonima canzonetta ‛ siciliana ' Quando la primavera 3 (in Confini, Poeti I 167), in G ...
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fiata
Lucia Onder
Voce di probabile derivazione lirico-siciliana; ha per lo più il valore di " volta ", termine che D. usa più raramente.
Preceduto da un numerale o da un aggettivo di quantità, il termine [...] la voce e rallegrano li atti, la locuzione a la fiata non è gallicismo e non significa " tutti insieme ", ma " talvolta " (cfr. Parodi, Lingua 274, dove sono addotti vari esempi per sostenere questa interpretazione, e Barbi, in " Bull. " X [1902] 6). ...
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Tragemi d'este focora, se feste a boluntate
Fabrizio Beggiato
Terzo verso del contrasto di Cielo d'Alcamo Rosa fresca aulentissima, citato in VE I XII 6 come esempio di siciliano non illustre ma secundum [...] terrigenis mediocribus, in quanto D. ravvisa nella lingua di questo componimento elementi dialettali che non ne consentono l'accostamento alle poesie dei maggiori esponenti della lirica d'arte siciliana. L'osservazione dantesca che motiva il livello ...
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mucciare
Alessandro Niccoli
Solo in If XXIV 127 Dilli che non mucci, / e domanda che colpa qua giù 'l pinse, comunemente interpretato come " non fugga ", " non scappi ".
Il verbo era di molte parlate [...] dell'Italia settentrionale, lombarde e venete (v. Parodi, Lingua 282; un esempio anche nella Canzone d'Auliver 23, in 11; B. Maier, in Lect. Scaligera I 846 n.; C. Musumarra, Un sicilianismo nella D.C.: " Dilli che non mucci " (Inf. XXIV 127), in ...
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flaillo
Bruna Cordati Martinelli
Una sola occorrenza, in Pd XX 14 O dolce amor... / quanto parevi ardente in que' flailli, / ch'avieno spirto sol di pensier santi! Nonostante i suggerimenti di alcuni [...] Questi ritiene che la forma flailli, ibridata, in seguito all'uso della rima siciliana, dal gallicismo flaelli (flavel, " flauto ") indichi senza dubbio uno strumento musicale (Lingua 273 e 394).
Per il Pagliaro, invece, " non pare che la parola nel ...
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Marti, Mario
Critico e filologo (nato a Cutrofiano, Lecce, nel 1914), professore (dal 1963) di lingua e letteratura italiana nelle università di Lecce, Bari, di nuovo Lecce; tra i temi principali della [...] Commedia e un saggio sulle simbologie luministiche nel Purgatorio).
Saggi di notevole impegno sui rapporti tra D. e la scuola siciliana o i poeti perugini del Trecento, sul giudizio dantesco sopra Guido delle Colonne, sono raccolti nel volume Con D ...
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aulire (ulire)
Enrico Malato
Forma ipercorretta di ‛ olere ', con la sostituzione del dittongo latineggiante au ad o (ma cfr. Rohlfs, Grammatica I 167): comune nella lingua del Due e Trecento, specialmente [...] presso la scuola lirica siciliana, dalla quale sembra che sia passato presso i toscani (cfr. DEI, sub v.), il verbo è usato in Pg XXVIII 6 su per lo suol che d'ogne parte auliva, e in Fiore XXI 2 quel prezioso fior, che tanto aulia, sempre nel senso ...
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bellore
Luigi Vanossi
. La voce appare in Detto 394 E chi di lui è preso, / sì vuoi ch' e' sia appreso / d'ogne bell'ordinanza / che 'l su' bellor dinanza (si rilevi l'ardua aequivocatio). Si tratta [...] di ipergallicismo di tradizione siciliana (da riportare alla nota fioritura di varianti suffissali della nostra Bibl. - M. Corti, I suffissi dell'astratto -or e -ura della lingua poetica delle origini, in " Atti dell'Accademia dei Lincei " S. VIII ...
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aolente
Enrico Malato
. Usato in Fiore XIII 14 e guardi il fior che sì gli par aolente, nel senso di " olezzante ", attestato in Giacomino da Verona De Ierusalem 143 " quella dona... / è plu aolente [...] ". Più comune era nella lingua poetica del Due e Trecento la forma ‛ aulente ', participio di ‛ aulire ' (v. ULIRE): cfr. per es. la Rosa fresca aulentissima di Cielo d'Alcamo, la Rosa aulente di una canzonetta anonima siciliana (in Contini, Poeti I ...
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sicilianismo
s. m. [der. di siciliano]. – Parola, locuzione, costruzione sintattica, o anche particolarità fonetica o morfologica, peculiare del dialetto siciliano, in quanto compaia in contesti non siciliani; per es., con riguardo al lessico,...
fonologia
fonologìa s. f. [comp. di fono- e -logia]. – 1. Nella linguistica tradizionale, sinon. di fonetica nella sua accezione più generale, come dottrina dei suoni di cui è costituita la parola, significato precisatosi poi in quelli di...