STEFANO PROTONOTARO
CCorrado Calenda
Persino il nome di questo rimatore è di problematico accertamento. Intanto parrebbe che esso vada rettificato in "di Protonotaro": non un cognome o una qualifica [...] p. 297; A. Fratta, Le fonti provenzali dei poeti della scuola siciliana. I postillati del Torraca e altri contributi, Firenze 1996, pp. 86-90; A. Castellani, Grammatica storica della lingua italiana, I, Introduzione, Bologna 2000, pp. 492-494; C. Di ...
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SCARAVELLI, Luigi
Mauro Visentin
– Discendente da antiche famiglie blasonate (il padre era marchese e la madre baronessa), nacque a Firenze il 19 luglio 1894 da Enrico, piemontese, e da Elisa Stabile, [...] un’abitudine consolidata per le figlie delle nobili casate siciliane.
La formazione scolastica di Luigi avvenne, pertanto, un periodo in Germania, per perfezionare la conoscenza della lingua e approfondire i temi del pensiero contemporaneo tedesco, a ...
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ITTAR, Stefano
Maria Grazia D'Amelio
Nacque a Ovruč, in Volinia (allora Polonia, oggi Ucraina) nel 1724 da Jan e Anna, della quale non è noto il cognome.
La storiografia locale conferma il dato sostenendo [...] , l'I. aveva realizzato nel 1786 la villa Agata, tipologicamente riconducibile alle ville siciliane, su commissione del barone G.F. Bonnici; mentre per conto della Lingua di Provenza, tra il 1786 e il 1790, costruì alcune residenze da affitto (ancora ...
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LIPINSKY, Angelo
Lanfranco Mazzotti
Nacque a Roma il 26 apr. 1904 da Sigmund, pittore e incisore tedesco di origine ebraica, e da Elenita Kümpel, di confessione protestante. Il padre, trasferitosi nel [...] primo importante oggetto da attribuire all'arte orafa normanno-siciliana, la stauroteca del duomo di Cosenza, donata da realizzata. Nell'estrema scarsità della produzione specialistica in lingua italiana, l'opera fu ben presto considerata un ...
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MORSO, Salvatore
Ivana Bruno
– Nacque a Palermo il 6 febbraio 1766 da Girolamo e da Angela Scarpuzza.
Malgrado l’umile origine familiare riuscì a studiare e a laurearsi in filosofia il 29 marzo 1784. [...] maltese Giuseppe Vella, il quale approfittando della carenza di studi sulla storia siciliana del periodo arabo e, millantandosi conoscitore di quella lingua, aveva spacciato per registro della cancelleria araba del governo di Sicilia, traducendolo ...
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DI GIOVANNI, Giovanni
Giovanna Di Fazio
Nacque a Taormina (Messina) da Giovanni Battista e da Caterina Corvaja il 23 giugno 1699. Dopo aver conseguito a ventidue anni, presso l'università di Catania, [...] a' buoni studi, ed a quello in particolare della lingua greca" (Scinà, I, p. 186).
Rientrato a Palermo Narbone, Mons. G. D., la sua vita e le sue opere, in Nuove Effemeridi siciliane, s. 3, V (1877), pp. 227 ss.; L.A. Muratori, Epistolario, a ...
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RUGGIERI APUGLIESE
CCorrado Calenda
La figura del giullare senese R., autore di cinque componimenti noti, deve farsi parzialmente rientrare nell'ambito dei poeti 'siciliani' in ossequio alla norma, [...] e altri contributi, Firenze 1996, p. 86; R. Antonelli, La tradizione manoscritta e la formazione del canone, in Dai siciliani ai siculo-toscani. Lingua, metro e stile per la definizione del canone. Atti del Convegno (Lecce, 21-23 aprile 1998), a cura ...
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STEFANO di Protonotaro
Claudio Lagomarsini
STEFANO di Protonotaro (Stefano Protonotaro). – Nativo di Messina; non si conosce la data di nascita di questo poeta della scuola siciliana, che comunque è [...] medievali, VI-VII (1984), pp. 103-107; G. Sanga, La rima trivocalica. La rima nell’antica poesia italiana e la lingua della Scuola poetica siciliana, Venezia 1992, pp. 202 s.; L. Catalioto, Terre, baroni e città in Sicilia nell’età di Carlo I d’Angiò ...
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SAUGET, Roberto
Piero Del Negro
de. – Nacque il 3 aprile 1786 a Monteleone Calabro (oggi Vibo Valentia) da Ludovico e da Maria Rosaria Dillon.
La famiglia apparteneva alla nobiltà minore del Regno di [...] scoppiò la rivoluzione a Palermo, Sauget «comandò la spedizione contro i Siciliani» (D’Ayala, 1854, p. 405, in sede di commento pp. 398-400; P. Del Negro, La guerra e la lingua italiana nello specchio dei dizionari militari del Settecento e del primo ...
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lombardismi
Ghino Ghinassi
Prescindendo qui dalle relazioni di D. con i territori ‛ lombardi ', e dal suo giudizio sulle parlate di essi, per cui v. LOMBARDIA, diremo che una certa conoscenza dei volgari [...] una tradizione illustre, come, tipicamente, quella siciliana; e nell'Italia del nord, dominata romagnolo), non sono del tutto estranei all'area toscana e mediana: v. Parodi, Lingua 229-230, e R. Urciolo, The Intervocalic Plosives in Tuscan (-P-, -T ...
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sicilianismo
s. m. [der. di siciliano]. – Parola, locuzione, costruzione sintattica, o anche particolarità fonetica o morfologica, peculiare del dialetto siciliano, in quanto compaia in contesti non siciliani; per es., con riguardo al lessico,...
fonologia
fonologìa s. f. [comp. di fono- e -logia]. – 1. Nella linguistica tradizionale, sinon. di fonetica nella sua accezione più generale, come dottrina dei suoni di cui è costituita la parola, significato precisatosi poi in quelli di...