TOMASI, Isabella (in religione Maria Crocifissa della Concezione)
Sara Cabibbo
– Nacque ad Agrigento il 29 maggio 1645, seconda dei sei figli di Giulio Tomasi e di Rosalia Traina, duchi della città siciliana [...] sminuzzarle scorze d’aranci verdi ed alle volte leccava con la lingua alcuni schifosi sputi, ed altre cose simili» e non era di religiosi e donne dell’aristocrazia romana e siciliana, divenendo al contempo oggetto di devozione popolare da ...
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fuori (fuor; fori, for; fora; fore; furi)
Mario Medici
Sia come preposizione sia come avverbio la forma ‛ fuori ' (‛ fuor ' dominante in poesia, e non assente in prosa: Cv III VII 5, due volte) è la [...] del resto tutte forme di tradizione o di influenza lirico-siciliana, come indica la mancanza del dittongo. È interessante la If XVII 74 Qui distorse la bocca e di fuor trasse / la lingua.
Nella condizione di moto da luogo o provenienza (reale o in ...
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anafora
Francesco Tateo
. Figura retorica appartenente al genere della repetitio, e designata appunto in latino col nome di repetitio, o anche di iteratio e relatio: consiste nel ripetere la medesima [...] quando D. lamenta l'estinguersi della fioritura della scuola siciliana: Quid nunc personat tuba novissimi Federici? Quid cornua fan soggiorno, XXI 37-39).
Bibl. - C. Segre, Il " Convivio " di D.A., in Lingua, stile e società, Milano 1963, 265-270. ...
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io (eo)
Riccardo Ambrosini
1. Del pronome di prima persona singolare con funzione di soggetto le forme sono ‛ eo ', chiaro tributo alla tradione poetica siciliana, fugacemente e, almeno nelle edizioni, [...] si rintracciano facilmente nelle produzioni della scuola siciliana: limitatamente all'opera di Giacomo da ond'io tremando tutto mi raccoscio; XVIII 126 ond'io non ebbi mai la lingua stucca; XXIX 45 ond'io li orecchi con le man copersi; Pd XX 17 ...
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muovere
Bruno Bernabei
Per la morfologia, si rileva un uso assai frequente di forme non dittongate accentate sulla radice, per probabile influenza latina e lirico-siciliana. Con non meno di trecento [...] non move occhio per cantare osanna (entrambe esprimenti un guardare fisso, senza distrazioni). A tali usi si richiamano anche: Vn XIX 2 la mia lingua parlò quasi come per se stessa mossa; Cv I VIII 9 (seconda occorrenza), III III 6; If X 75, 88 e 133 ...
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ZANOBI da Strada
Valentina Rovere
ZANOBI (Zenobi, Zenobio) da Strada. – Nacque nel 1312 a Strada dell’Impruneta, a qualche chilometro da Firenze, da Giovanni di Domenico Mazzuoli da Strada (che non [...] con Zanobi al fine di ottenere una copia del De lingua latina di Varrone (la ottenne entro il 1355 e . 5859), l’importante codice Vat. lat. 10690 testimone della cronaca siciliana dello pseudo Ugo Falcando da cui proprio Zanobi fece trarre il Par ...
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MONACI, Ernesto
Domenico Proietti
– Nacque il 20 febbr. 1844, da Anacleto e da Rosa Panunzi, a Soriano nel Cimino (presso Viterbo), dove il padre era «governatore» della tenuta della famiglia Chigi. [...] ed., ibid. 1905); e i Fascicoli di documenti per lo studio delle lingue e letterature romanze (ff. 1-2, ibid. 1910-12). Quale negava la toscanizzazione dei testi della Scuola poetica siciliana, affermando l’esistenza, sin dagli inizi del XIII ...
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MACCHIA, Giovanni
Enrico Guaraldo
Nacque a Trani il 14 nov. 1912 da Vito, presidente di corte d'assise, e Giuseppina Francavilla.
Trascorse l'infanzia in una famiglia numerosa: ai figli nati da queste [...] uscita nel 1956.
Nel 1948 il M. vinse la cattedra di lingua e letteratura francese all'Università di Catania. Nel 1949 fu chiamato all , il mito creatosi intorno a una celebre villa siciliana nel Settecento, arredata per volontà del proprietario, il ...
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RONCAGLIA, Aurelio
Stefano Asperti
– Nacque a Modena l’8 maggio 1917 da Gino, professore di scuola secondaria e appassionato musicologo, e da Giuseppina Lucenti.
Il padre, nato a Modena il 7 maggio [...] 1975, pp. 1-36; Per il 750° anniversario della Scuola poetica siciliana, in Atti della Accademia nazionale dei Lincei, Rendiconti, cl. di scienze I, Palma de Maiorca 1982, pp. 109-122; Lingue nazionali e koinè latina, in La Storia: i grandi ...
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LANCIA (Lanza), Corrado
Patrizia Sardina
Di nobile famiglia, originaria del Piemonte, trasferitasi nell'Italia meridionale al seguito degli Svevi, nacque presumibilmente verso la metà del secolo XIII. [...] , abile oratore e profondo conoscitore della lingua catalana, dato che sin da piccolo 351; H. Wieruszowski, La corte di Pietro d'Aragona e i precedenti dell'impresa siciliana, in Id., Politics and culture in Medieval Spain and Italy, Roma 1971, pp ...
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sicilianismo
s. m. [der. di siciliano]. – Parola, locuzione, costruzione sintattica, o anche particolarità fonetica o morfologica, peculiare del dialetto siciliano, in quanto compaia in contesti non siciliani; per es., con riguardo al lessico,...
fonologia
fonologìa s. f. [comp. di fono- e -logia]. – 1. Nella linguistica tradizionale, sinon. di fonetica nella sua accezione più generale, come dottrina dei suoni di cui è costituita la parola, significato precisatosi poi in quelli di...