Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Girolamo Vitelli
Rosario Pintaudi
Chi si è occupato finora di Girolamo Vitelli ha messo in luce dello studioso sannita la sua importanza di filologo, di grecista, di insegnante simbolo del Regio Istituto [...] una poesia volgare sarda precedente alle esperienze delle scuole siciliana e toscana.
Dopo un anno di perfezionamento a Lipsia e dappertutto la scuola dove l’insegnamento di ambedue le lingue e letterature greca e latina fosse obbligatorio e di ...
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Città, Regno di Sicilia, demaniali
Andrea Romano
Le peculiari vicende del Regnum Siciliae rendono opportuna una rapida premessa sulle strutture del Regnum prima del riassetto federiciano. Va avvertito, [...] pubbliche, alla legislazione regia e a una lingua comune, si consolidavano nuclei di consuetudini 9 ss.
Id., Vito La Mantia e le fonti della legislazione cittadina siciliana medievale, in V. La Mantia, Antiche consuetudini delle città di Sicilia, ...
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MOMIGLIANO, Attilio
Enrico Ghidetti
MOMIGLIANO, Attilio. – Nacque a Ceva, in provincia di Cuneo, il 7 marzo 1883 da Felice e da Sofia Debenedetti. Frequentò la facoltà di lettere dell’Università di [...] studi veri e propri apparsi nella Rivista di Milano, Siciliana e Il Giornale d’Italia, ma anche nel Giornale storico 1951 diresse la serie dei Problemi ed orientamenti critici di lingua e letteratura italiana; nel 1951 apparve il commento ai Promessi ...
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DI SOMMA, Tommaso
Vladimiro Sperber
Nacque a Napoli il 2 marzo 1737 da Gennaro Maria principe di Colle e Maria Spinelli dei marchesi di Fuscaldo; secondogenito, ereditò il feudo di Circello e il relativo [...] non rivelò neppure doti diplomatiche. Apprese quanto bastava la lingua francese e poche altre nozioni essenziali alla bisogna. il progetto di accantonare d'un solo colpo la costituzione siciliana antica e quella nuova, la spina che più affliggeva il ...
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nuovo (novo; per l'alternanza fra le due forme, cfr. Petrocchi, Introduzione 428)
Antonietta Bufanoaut>
Le accezioni fondamentali di questo aggettivo sono quelle di " diverso dal precedente "; " inusitato [...] morto ", e così intende il Tommaseo. Cfr. anche il Parodi [Lingua 360]: " difficile è... precisare il senso di nuove, ma che " rime diverse non solo da quelle della scuola siciliana provenzaleggiante... e della scuola dottrinale teorizzante sopra l' ...
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MARZARI PENCATI, Giuseppe
Luca Ciancio
– Nacque a Vicenza il 22 luglio 1779, dal conte Francesco Antonio e da Margherita Teresa dei conti Zorzi; ebbe una sorella minore, Camilla.
La famiglia paterna, [...] di origine siciliana, nel XII secolo si era stabilita a Valdagno e poi a Vicenza, ottenendo il titolo di riconoscerne i meriti. Queste reazioni incerte dei massimi geologi di lingua tedesca accrebbero in Europa l’interesse per la struttura delle ...
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Bianchi e Neri
Guido Pampaloni
. Appellativi delle due fazioni o partiti in cui si divise la Parte guelfa fiorentina, verso la fine del sec. XIII, e in cui si identificano gl'ideali, gli interessi economico-sociali [...] venuta del Valois si metteva in relazione con la questione siciliana. I Bianchi, quindi, hanno netta la percezione del Tosa, Annali, in Cronichette antiche di vari scrittori del buon secolo della lingua toscana, a c. di D.M. Manni, Firenze 1733, 157; ...
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Ippiatria
RRiccardo Gualdo
La cavalleria diviene il fulcro dell'esercito medievale già in età carolingia, e soprattutto dal sec. XII in poi il cavallo simboleggia la nobiltà e la forza cavalleresca [...] genovesi attivi a Pisa, come conferma anche il colorito toscano occidentale della lingua (Cigni, in corso di stampa). Nel corso del sec. XIV vengono realizzate due versioni siciliane parallele ma indipendenti, individuate da De Gregorio (1905) e poi ...
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NOTAI, REGNO DI SICILIA
DDaniela Novarese-Andrea Romano
All'interno del complesso e variegato mondo degli "operatori del diritto", i notai hanno occupato, nel Regnum Siciliae, un ruolo di primo piano [...] earum, aut quibuscumque contractibus aliis in lingua arabica, greca et hebraica per manus fine del Duecento, ibid., pp. 177 ss.; H. Bresc, Il notariato nella società siciliana medioevale, ibid., pp. 191 ss.; G. Cassandro, I curiali napoletani, ibid., ...
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udire (audire; odire)
Alessandro Niccoli
1. Compare in tutte le opere, compresi il Fiore e il Detto, con un indice di frequenza abbastanza elevato (234 presenze complessive); le forme più attestate sono [...] come latinismi, perché sono attestati anche nella tradizione ‛ siciliana ' (Giacomo da Lentini) e toscana (B. Latini calco dal latino audire aliquem, di frequente u. assume nella lingua del tempo il significato di " ascoltare le lezioni di qualcuno ...
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sicilianismo
s. m. [der. di siciliano]. – Parola, locuzione, costruzione sintattica, o anche particolarità fonetica o morfologica, peculiare del dialetto siciliano, in quanto compaia in contesti non siciliani; per es., con riguardo al lessico,...
fonologia
fonologìa s. f. [comp. di fono- e -logia]. – 1. Nella linguistica tradizionale, sinon. di fonetica nella sua accezione più generale, come dottrina dei suoni di cui è costituita la parola, significato precisatosi poi in quelli di...