Ventimiglia, Giovanni
Gianvito Resta
Letterato (Messina 1624 - Palermo 1665). Appartenente a una delle più illustri famiglie della città di Messina, viaggiò a lungo per l'Italia, soggiornando per qualche [...] alla polemica iniziata da Mario Claudio Arezzo.
In questa prospettiva, l'opera dantesca è vista, nei Discorsi sopra la linguasiciliana, come il momento cruciale, in cui, per la forza dell'arte di D., il primato siciliano si era trasferito ...
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Caldo, Matteo
Gianvito Resta
Frate francescano; visse a Messina negli ultimi decenni del Quattrocento e nella prima metà del Cinquecento; morì vecchissimo intorno al 1555. Fu certamente una figura di [...] , II, Palermo 1708, 55-56; C.D. Gallo, Gli Annali della città di Messina, II, Messina 1879, 448; G. Sajeva, La linguasiciliana nella poesia, I, Palermo 1924, 93-95; L. Perroni Grande, Un dantofilo messinese del '400, in Da manoscritti e libri rari ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] (1926), Testi fiorentini del Dugento e dei primi del Trecento, Firenze, Sansoni.
Schiaffini, Alfredo (1957), La lingua dei rimatori siciliani del Duecento. Lezioni dell’anno accademico 1956-57, a cura di F. Sabatini, Roma, Edizioni dell’Ateneo ...
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SCUOLA POETICA SICILIANA, METRICA
CCostanzo Di Girolamo
Se appare a tutt'oggi accettabile un'idea dei Siciliani come "colonia italiana della poesia occitanica, parallela, con qualche decennio di ritardo, [...] vasta portata è il fenomeno della rima tra vocali chiuse e aperte, dovuto esso pure, con ogni probabilità, all'origine siciliana della lingua poetica: si tratta di vere e proprie rime per l'occhio, inammissibili non solo, come si è detto, nel sistema ...
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* La voce enciclopedica Lingua scritta è stata ripubblicata da Treccani Libri con il titolo Italiano, parlare, scrivere, arricchita e aggiornata da un contributo di Giuseppe Antonelli.
La scrittura è [...] , Zanichelli, pp. 126-179.
Pagliaro, Antonino (1970), Lingua parlata e lingua scritta, «Bollettino del Centro di studi filologici e linguistici siciliani» 11, pp. 7-47.
Patota, Giuseppe (1999), Lingua e linguistica in Leon Battista Alberti, Roma ...
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A rigore, la lingua letteraria è definita e distinta da quella non letteraria soltanto dal fatto di essere scritta (anche se è esistita ed esiste una letteratura solo orale) e dalle finalità estetiche, [...] venivano parlate. Il siciliano dei primi poeti (➔ Scuola poetica siciliana) è stato ricevuto, sia pure con radicali adattamenti, anche siciliani e meridionali in cui si erano espressi i poeti più antichi. In breve, il toscano diventa la lingua ...
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Nei protocolli della linguistica moderna per linguaggio poetico si intende un particolare uso della lingua finalizzato a ottenere la comunicazione attraverso l’evidenza e la valorizzazione degli strumenti [...] comici o parodici.
Si capisce comunque che le proprietà della lingua poetica sono più evidenti e operanti nella poesia e nel . Dal suo impiego normale nei poeti della ➔ Scuola poetica siciliana è passato alla poesia di altre grammatiche in cui non era ...
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Lingua e dialetti italiani
Luca Serianni
Seguendo una tendenza già affermatasi nettamente nel secondo dopoguerra, negli anni Ottanta e Novanta l'uso dell'italiano si è consolidato, erodendo l'area dei [...] quale non si può nemmeno parlare di un dialetto locale contrapposto alla lingua - sono nell'ordine la Liguria, il Lazio, la Lombardia e umbro-marchigiana, laziale, campana, pugliese e siciliana.
La pronuncia modello, tradizionalmente fondata sul ...
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Lingua del film
Sergio Raffaelli
La parola, classificata in ambito teorico fra gli elementi non essenziali del linguaggio cinematografico, risulta di fatto una componente quasi immancabile dei film [...] Luchino Visconti adottò il chiuso dialetto dei pescatori siciliani. Le opere classiche del Neorealismo (v.), . Trifone, Torino 1994, pp. 270-90.
S. Raffaelli, La parola e la lingua, in Storia del cinema mondiale, a cura di G.P. Brunetta, 5° vol., ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] volgare siciliano, depurato da quei rimatori, pare per un momento porsi come lingua nazionale; Dante infatti riconoscerà già attuata dalla Scuola siciliana la lingua letteraria comune, non municipale. Ma occorreva per questo che il volgare siciliano ...
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sicilianismo
s. m. [der. di siciliano]. – Parola, locuzione, costruzione sintattica, o anche particolarità fonetica o morfologica, peculiare del dialetto siciliano, in quanto compaia in contesti non siciliani; per es., con riguardo al lessico,...
fonologia
fonologìa s. f. [comp. di fono- e -logia]. – 1. Nella linguistica tradizionale, sinon. di fonetica nella sua accezione più generale, come dottrina dei suoni di cui è costituita la parola, significato precisatosi poi in quelli di...