Il discorso indiretto libero è una delle forme tradizionalmente riconosciute del ➔ discorso riportato, cioè uno dei modi che offre la lingua per riprodurre enunciati appartenenti a un atto di enunciazione [...] indiretto libero, è inoltre tradizionalmente considerata un procedimento letterario, di cui si sono serviti soprattutto i naturalisti francesi dell’Ottocento e poi diffuso nelle altre lingue, tra cui l’italiano. In realtà, come ricorda Bice Mortara ...
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PETROCCHI, Giorgio
Guido Lucchini
PETROCCHI, Giorgio. – Nacque a Tivoli il 13 agosto 1921 da Giuseppe e Valeria Vanni. Laureatosi in giurisprudenza all’Università di Roma nel 1942, fu bibliotecario [...] cui Tasso fu «acuto generalizzatore», e di riesaminare la lingua e lo stile del testo in rapporto sia alle sue Urbinate lat. 366.
Riassumendo in estrema sintesi, la tradizione fiorentina si poteva suddividere in cinque fasi: 1. Testo vulgato tra il ...
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BAFFI, Pasquale
Armando Petrucci
Carlo Francovich
Nacque l'11 luglio 1749 a Santa Sofia d'Epiro (Cosenza), un villaggio fondato da profughi greco-albanesi alla fine del sec. XV, e l'origine greca del [...] latina superiore e della lingua greca" nel collegio militare della Nunziatella a Napoli.
Fu colà che l'anno successivo, insieme con altri suoi corregionali, fra cui l'abate A. Jerocades, il bardo dei liberi muratori, il B. si affiliò a una delle ...
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Variazione diastratica è un tecnicismo diffuso da Eugenio Coseriu (1973) per indicare una delle fondamentali dimensioni della ➔ variazione linguistica. Il termine (formato col prefissoide dia- «attraverso» [...] dei suoi alunni rappresentava bene questo dato attraverso le due figure di Gianni, figlio di un fabbro, che si esprime, anche nello scritto, con la lingua di suo padre, e di Pierino, figlio del dottore, che, all’opposto, parla e scrive come un libro ...
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I verbi di movimento (o di moto) esprimono in vari modi il cambiamento di posizione di un’entità da un punto a un altro nello spazio o, figuratamente, nel tempo.
Darne una definizione precisa non è facile, [...] distruzione. Stilisticamente l’uso aspettuale appartiene a un livello abbastanza elevato della lingua, mentre l’uso modale appare anche nel parlato:
(23) poi lingue germaniche (come succede nei verbi inglesi) focalizzano il modo in cui il movimento si ...
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Esistono in linguistica concezioni differenti di registro. Un aspetto centrale condiviso è la correlazione tra situazione comunicativa e registro come appare formulata nella seguente definizione lessicografica: [...] diafasica (➔ variazione diafasica).
Nei primi usi di registro ricorrenti in linguistica si intendono in generale entità eterogenee come la lingua parlata o la lingua letteraria (cfr. Coseriu 2007: 196), mentre con situazione comunicativa domini ampi ...
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Le frasi temporali (dette anche, semplicemente, temporali) sono frasi subordinate (➔ subordinate, frasi) che permettono di collocare nel tempo il processo espresso dalla frase principale, instaurando un [...] Rowling, Harry Potter e la camera dei segreti, trad. it. di M. Astrologo, Milano, Salani, 1999, p. 5)
Si tratta di un costrutto diffuso anche in altre lingue romanze:
(18) francese Il n’y en a dans la poêle, mon trésor adoré, dit la tante Pétunia en ...
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Il termine onomastica (dal gr. onomastikḗ (tékhnē) «arte del denominare», a sua volta da ónoma «nome») nell’accezione moderna e specialistica designa la scienza che studia i nomi propri nel loro complesso [...] essendosi perduta la motivazione semantica che aveva in origine, quando era un nome comune.
L’onomastica si è formata nei secoli con riferimento a diverse lingue: per es., i nomi di persona della tradizione cristiana spesso risalgono all’ebraico e al ...
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Il dittongo è una sequenza di suoni formata da due vocali appartenenti alla stessa ➔ sillaba (tecnicamente, tautosillabiche): contengono dittonghi, ad es. le parole piede, fuoco, fiato, euro, baita, pausa. [...] è dotata di una durata intrinseca maggiore di [i].
Altre approssimanti vocaliche, pur esistenti nelle lingue del mondo, sono tuttavia molto più rare. Spesso si tratta di varianti di [j] o di [w]: ad es., gli allofoni desonorizzati, laringalizzati e ...
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Il termine neologismo giunse in Italia dalla Francia, dove néologisme, formato non più tardi del 1735 su elementi del greco classico significanti «nuova parola», completati dal suffisso -isme (it. -ismo), [...] Prospero Viani col Dizionario di pretesi francesismi e di pretese voci e forme erronee della lingua italiana (1858-1860); mentre sotto la bandiera del misoneismo si pose la maggior parte degli altri repertori, tra cui il Vocabolario di parole e modi ...
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lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...
lingua-ponte
(lingua ponte), loc. s.le f. Lingua utilizzata come veicolo di comunicazione tra persone che parlano idiomi diversi. ◆ L’italiano, parlato da oltre 56 milioni di abitanti, lingua di uno dei Paesi fondatori dell’Unione, alquanto...