FIRPO, Luigi
Andrea Romano
Nacque a Torino il 4 genn. 1915, da Oreste e Angiola Ramella. La famiglia, di modeste condizioni, apparteneva ad un vecchio ceppo piemontese con lontane origini liguri. Frequentò [...] Indossando i panni del "giudice severo e senza peli sulla lingua" (Bobbio, 1990, p. 4), con le sue ". Atti del Convegno in memoria di L. F. (Torino, 8-10 marzo 1990), Firenze 1992, si vedano: M. Isnardi Parente, Il Botero di L. F. (pp. 473-484); A.E. ...
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HELBIG, Wolfgang
Horst Blanck
Nacque a Dresda (Germania) il 2 febbr. 1839 da Gustav, storico, e da Emma von Müller.
Già in giovane età mostrò vivo interesse per l'arte antica, frequentando nella sua [...] come insegnanti E. Curtius, H. Sauppe e F. Wieseler; nel 1857 si trasferì a Bonn, attirato dalle lezioni di F. Ritschl, F.G. Welcker imponeva per le adunanze e per le pubblicazioni l'uso della lingua tedesca, l'H. e l'Henzen videro compromessi il ...
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FRANCESCHI, Caterina
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Narni (oggi in prov. di Terni) il 26 genn. 1803 da Antonio, già ministro della Repubblica Romana (1798-99), e da Maria dei conti Spada.
A cinque anni [...] di ginnastica, il ballo, la musica vocale, il disegno, l'igiene e i lavori femminili, ai quali si potevano aggiungere le lingue straniere, la pittura, il pianoforte e l'arpa. Tutti questi studi miravano al perfezionamento morale della fanciulla al ...
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LUPORINI, Cesare
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Nacque a Ferrara il 20 ag. 1909 da Luigi e Rosa Mongini. Rimasto in tenera età orfano del padre, un ufficiale di carriera morto durante la prima guerra mondiale, compì i suoi studi [...] le lezioni di M. Heidegger e aveva conosciuto N. Hartmann. Si segnalò nel mondo degli studiosi dapprima con una serie di saggi alla Scuola normale superiore di Pisa, come lettore di lingua tedesca in sostituzione di P.O. Kristeller, emigrato negli ...
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GUGLIELMINETTI, Amalia
Marziano Guglielminetti
Nacque il 4 apr. 1881, da Pietro e da Felicita Lavezzato, a Torino presso l'abitazione del nonno paterno, Lorenzo.
Quest'ultimo, nato nel 1826 a Sambughetto, [...] amante (1923), Tipi bizzarri (1930). A fianco delle novelle si può collocare anche la produzione di fiabe, che comincia nel racconto rosa: gli anni Venti ed oggi, in Lingua letteraria e lingua dei media nell'italiano contemporaneo. Atti del Convegno ...
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CHIESA, Francesco
Paolo Petroni
Discendente di una famiglia di artisti, nacque a Sagno, presso Chiasso, nel Mendrisiotto (Canton Ticino), il 5 luglio 1871 da Innocente e da Maddalena Bagutti.
Il nonno, [...] , se così si può dire, ma anche come consolatore". La sua adesione alla vicina cultura lombarda, di cui quella ticinese è, secondo Dante Isella, un paragrafo particolare, e ai problemi unitari postrisorgimentali, compreso quello della lingua, lo ...
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DINI, Ulisse
Marta Menghini
Nacque a Pisa il 14 ott. 1845 da Pietro e da Teresa Marchioneschi. Alunno della Scuola normale superiore, fu allievo all'università pisana di E. Betti e O. F. Mossotti, e [...] della rappresentazione geodetica di una superficie sopra un'altra. Essa si collega ad una questione posta dal Beltrami, e il D. presto molto raro e nel 1892 ne fu pubblicata una traduzione in lingua tedesca da J. Lüroth e A. Schepp.
I motivi che ...
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PAVESI, Stefano
Maria Chiara Bertieri
PAVESI, Stefano. – Nacque a Casaletto Vaprio (vicino a Crema, all’epoca Repubblica di Venezia) il 22 gennaio 1779, secondogenito di Giambattista e di Rosa Bonizzoli.
Svolse [...] detta del censore, Pavesi «ha, per così dire, imparata la lingua che parla, cerca d’esprimere la parola, e dove lussureggi un una minuziosa analisi dell’opera; 1824, p. 41). Il successo si rinnovò pochi mesi dopo con l’opera che permise a Pavesi di ...
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ACCIAIUOLI, Niccolò
Emile G. Léonard
Nato il 12 sett. 1310, a Monte Gufoni in Val di Pesa, da Acciaiuolo e da Guglielmina de' Pazzi, era di un ramo bastardo, essendo suo padre, come dice Filippo Villani, [...] sue lettere di massime - sempre le stesse - in questa lingua.
Sposò nel 1328 Margherita degli Spini, dalla quale ebbe quattro parea aver fatto a tempo di guerra e di pace, tanto si lodava e vantava, che ogni uomo che l'udia tediando facea ...
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BRUTO, Gian Michele
Domenico Caccamo
Nato a Venezia nel 1517, apparteneva a un'antica famiglia veneziana dell'ordine dei cittadini, già segnalatasi nelle lettere. Intorno al 1540 si recò a Padova, dove [...] essere buon cattolico: "è uomo da far del male per aver lingua e penna gagliarda et esperienza molta de le cose del mondo" E. Kuntze, ibid., VII, Kraków 1960, pp. 416, 682. Del B. si sono occupati: G. M. Mazzuchelli, Gli Scrittori d'Italia, II, 4, ...
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lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...
lingua-ponte
(lingua ponte), loc. s.le f. Lingua utilizzata come veicolo di comunicazione tra persone che parlano idiomi diversi. ◆ L’italiano, parlato da oltre 56 milioni di abitanti, lingua di uno dei Paesi fondatori dell’Unione, alquanto...