Il vocativo è un elemento nominale (1) o più raramente pronominale (2) che serve a richiamare l’attenzione di un destinatario rivolgendogli la parola, e a identificarlo selezionandolo fra diversi possibili [...]
Serianni, Luca (1988), Grammatica italiana. Italiano comune e lingua letteraria. Suoni, forme, costrutti, con la collaborazione di A 431-451 (poi in Id., Diglossia, prestigio e varietà della lingua italiana, Enna, Il Lunario, 1994, pp. 167-204).
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La paraipotassi è un fenomeno sintattico tipico dell’italiano delle origini (➔ sintassi; ➔ origini, lingua delle), che consiste in una combinazione tra il meccanismo sintattico della coordinazione (➔ paratassi) [...] la notte (Dante, Conv. III, v, 17)
Anche nella lingua letteraria dei secoli successivi si trovano casi di paraipotassi, come in , Luigi (1949), La paraipotassi, in Id., Sintassi romanza. Ricerche e prospettive, Varese - Milano, Istituto Editoriale ...
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La sonorizzazione è un fenomeno fonetico-fonologico per cui un suono (tecnicamente, un fono) sordo, a contatto con consonante sonora o in posizione intervocalica, diventa sonoro (➔ fonetica articolatoria, [...] inɘ], [nʣaˈlaːta], [ˈɲganːa], [noŋ ˈgwando] per uncino, insalata, in canna, non quanto.
Nella storia delle lingueromanze, la sonorizzazione delle occlusive sorde in posizione intervocalica è uno dei fenomeni più rilevanti e di più vasta portata.
A ...
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In riferimento all’apertura della bocca, allo spazio tra lingua e palato e all’apertura delle labbra le ➔ vocali possono essere aperte o chiuse (nella letteratura meno recente le prime possono esser definite [...] (Recasens 1999). Il contrario si verifica per [u].
Nelle lingue del mondo, sono di solito le vocali chiuse a perdere un corpus. Atti del XXI congresso internazionale di linguistica e filologia romanza, Palermo, 18-24 settembre 1995), a cura di G. ...
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Il termine sandhi indica i processi fonetici che intervengono tra segmenti contigui al confine di morfema o di parola: nel primo caso, si tratta di sandhi interno (alla parola) o sandhi morfologico (per [...] e sandhi esterno funziona nella misura in cui nella lingua parlata le due parole contigue intrattengano tra di loro un origine del raddoppiamento fonosintattico. Saggio di fonologia diacronica romanza, Basel - Tübingen, Francke.
Marotta, Giovanna ...
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Con il termine ritmo si indica in linguistica la successione regolare nel tempo di accenti (➔ accento) o prominenze. Il ritmo può anche essere definito come la successione ordinata e alternata di sillabe [...] sillabica, invece, è la sillaba a costituire l’elemento di riferimento temporale per il ritmo. Le lingue germaniche sono in genere isoaccentuali, le lingueromanze sono isosillabiche. L’italiano, in particolare, sembra costituire un buon esempio di ...
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I verba dicendi (espressione grammaticale latina che significa alla lettera «verbi del [o di] dire», analoga ad altre come verba iubendi «verbi del comandare») sono ➔ verbi che indicano azioni o processi [...] P. Cipriano, P. Di Giovine & M. Mancini, Roma, Il Calamo, 2 voll., vol. 2º (Linguistica romanza e Storia della lingua italiana. Linguistica generale e Storia della linguistica), pp. 865-875.
Lorenzetti, Luca (2002), Sulla grammaticalizzazione di ...
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Le consonanti laterali sono così chiamate in quanto, per produrle, la lingua assume una particolare conformazione che permette la fuoriuscita dell’aria dai suoi lati (➔ fonetica articolatoria, nozioni [...] realizzata come occlusiva sonora retroflessa [ɖː] (negli studi di filologia romanza è spesso usato il termine cacuminale al posto di retroflesso). La retroflessione è data alla punta della lingua che si solleva e si piega verso l’interno della cavità ...
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S’intende con trascrizione fonetica un sistema di rappresentazione grafica dei foni di una lingua (➔ fonetica) realizzata attraverso specifici alfabeti (➔ alfabeto fonetico), elaborati appositamente, solo [...] tra i due livelli (grafematico e fonematico), per una serie di concause storiche, è invece decisamente più alto (➔ lingueromanze e italiano): i grafemi del nostro alfabeto che hanno valore univoco sono infatti undici, anche se le incongruenze non ...
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Si chiamano dimostrativi tutti quegli elementi ➔ deittici la cui interpretazione presuppone necessariamente il riferimento a componenti della situazione comunicativa (➔ contesto). Della categoria dei dimostrativi [...] costituiscano la base di processi di grammaticalizzazione: ad es., dai dimostrativi spesso si formano gli articoli definiti, come nelle lingueromanze e in particolare in italiano (ital. il, fr. le, ecc. dal dimostrativo latino ille). Ma non è questo ...
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romanza
romanża s. f. [dal fr. romance (femm.), che a sua volta è dallo spagn. romance (masch.) e dal provenz. romans, che risalgono all’avverbio lat. pop. *romanice «al modo dei Romani, in lingua latina»]. – 1. In letteratura, componimento...
romanzamento s. m. 1. Narrazione in forma di romanzo di argomenti o testi propri di altri generi di scrittura. | Per estensione, con connotazione negativa, trattamento romanzato o romanzesco di determinati eventi o concetti. 2. Trasposizione...