Il soggetto (dal lat. subiĕctu(m) «che sta sotto», calco del gr. hypókeímenon) indica una funzione grammaticale fondamentale nella frase, insieme a quelle di ➔ oggetto e di predicato (➔ predicato, tipi [...] , Bulzoni, pp. 51-89.
Vanelli, Laura, Renzi, Lorenzo & Benincà, Paola (1985), Tipologia dei pronomi soggetto nelle lingueromanze, «Quaderni patavini di linguistica» 5, pp. 49-66.
Zamboni, Alberto (2000), Alle origini dell’italiano. Dinamiche e ...
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Pronuncia è il termine correntemente usato, anche dai non specialisti, per designare il modo di articolare i suoni di una lingua (si parla infatti di pronuncia della erre, di difetto di pronuncia, ecc.) [...] come il francese e l’inglese, le differenze tra grafia e pronuncia sono piuttosto limitate (➔ lingueromanze e italiano). Si vedano le tabelle seguenti, che riportano i ➔ grafemi dell’italiano e la corrispondente realizzazione fonologica: sono pochi ...
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Per i grammatici antichi, il termine consonante (gr. stoikhêion [o grámma] sýmphōnon, lat. littera consonans) indicava una lettera che (per es., gr. β, γ, δ, lat. b, c, d) si riteneva non potesse essere [...] della consonante (sēpiam > se[pːp]ia).
La derivazione dal latino volgare ha portato talvolta a esiti diversi nelle lingueromanze (si pensi, ad es., alle occlusive sorde, conservate in italiano ma indebolite nella parte occidentale dell’area ...
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Per secoli l’italiano, fuori di Toscana, è stato imparato sui libri: per questo si è sottratto ai processi di trasformazione caratteristici delle lingue che si sono sviluppate dall’alto medioevo a oggi [...] anche alla continuità delle attestazioni, è possibile seguire l’evoluzione di un suono qualsiasi dal latino alle lingueromanze, per es. della [e] del latino volgare (< ē, ĭ del latino classico):
lat. ital. fr ...
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di Christoph Schwarze
I clitici (dal gr. klíno «flettersi») costituiscono una categorie di parole variegata, caratterizzate essenzialmente dal fatto di essere brevi o brevissime (monosillabe o bisillabe); [...] è detta il suo ospite.
L’insieme dei clitici è un caratteristica tipologica importante dell’italiano (➔ lingueromanze e italiano). In alcune lingue esistono forme alternative non clitiche, dal significato identico: ad es., il lat. -que, che segnala ...
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La grammaticalizzazione è il fenomeno per cui forme linguistiche libere (per es., parole) perdono gradualmente l’autonomia fonologica e il significato lessicale, fino a diventare forme legate con valore [...] veicola le informazioni di carattere lessicale.
Un altro esempio è rappresentato dallo sviluppo del ➔ futuro nelle lingueromanze. L’italiano e le lingueromanze non hanno continuato la forma latina del futuro (il tipo amabo «amerò» e legam «leggerò ...
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Tradizionalmente prosodia è un termine della metrica classica, dove designa lo studio del verso (gr. prosōidía «accento, modulazione della voce», comp. di prós «accanto» e ōidḗ «canto»). Inizialmente indicante [...] all’interno del piede è la prima, benché in altre lingue possa essere l’ultima); il piede può anche indicare un L’origine del raddoppiamento fonosintattico. Saggio di fonologia diacronica romanza, Basel - Tübingen, Francke.
Nespor, Marina & ...
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I fenomeni fonetico-fonologici che si verificano nella lingua parlata a confine di parola vanno sotto il nome, ormai tradizionale, di fonetica sintattica o fonotassi. Nella linguistica più recente si preferisce [...] del raddoppiamento fonosintattico. Saggio di fonologia diacronica romanza, Basel - Tübingen, Francke.
Marotta, significato per lo sviluppo dell’italiano moderno, in Tendenze attuali nella lingua e nella linguistica italiana in Europa, a cura di A. D ...
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Le semivocali sono suoni di tipo vocalico che, nei dittonghi (➔ dittongo) e nei trittonghi (➔ trittongo), si combinano alle ➔ vocali propriamente dette. Una suddivisione più fine oppone le semivocali alle [...] precede /k/ (b[ɔ]no «buono», [k]esto «questo»). Nella lingua, invece, il passaggio di [wɔ] → [ɔ] è stato accettato nei in italiano, in Id., Saggi di linguistica e filologia italiana e romanza (1946-1976), Roma, Salerno Editrice, 3 voll., vol. 1°, ...
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Le completive sono frasi subordinate che svolgono la funzione di ➔ soggetto, oggetto diretto (➔ oggetto) o complemento indiretto del verbo della frase reggente, come negli esempi seguenti:
(1) che sono [...] compaiono negli esempi, e cioè complementatore + verbo di modo finito (1-3) e complementatore + infinito (4-6), ricorrono anche in altre lingueromanze: a (3) voglio che mi dica la verità corrispondono il fr. je veux qu’il me dise la vérité, lo spagn ...
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romanza
romanża s. f. [dal fr. romance (femm.), che a sua volta è dallo spagn. romance (masch.) e dal provenz. romans, che risalgono all’avverbio lat. pop. *romanice «al modo dei Romani, in lingua latina»]. – 1. In letteratura, componimento...
romanzamento s. m. 1. Narrazione in forma di romanzo di argomenti o testi propri di altri generi di scrittura. | Per estensione, con connotazione negativa, trattamento romanzato o romanzesco di determinati eventi o concetti. 2. Trasposizione...