Le lingue e i dialetti che si sono svolti da un comune fondamentale strato latino nelle regioni più profondamente latinizzate e in cui la latinità non fu sopraffatta (come invece avvenne nella Rezia settentrionale, [...] , nella Pannonia, nell’Africa e in parte in Albania) dal sostrato prelatino o da altre lingue affermatesi per motivi politici o culturali. L’area neolatina o romanza comprende dunque la Penisola Iberica, la Francia, l’Italia, il Ticino e i Grigioni ...
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Linguista e letterato (Sarzana 1895 - Viareggio 1971), prof. di glottologia classica e romanza nell'univ. di Genova (dal 1926), poi (dal 1939) di storia della lingua italiana a Roma; accademico d'Italia [...] 1975). Ha anche indagato la formazione del lessico italiano e alcuni aspetti particolari della lingua, fra i quali la terminologia religiosa e la lingua commerciale, e infine il linguaggio della poesia italiana del Novecento (cfr. Mercanti. Poeti. Un ...
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In linguistica, trasformazione fonetica di consonante, che diviene lene (tenue, lieve), acquistando sonorità (per es., lo spagn. amigo dal lat. amicum) o passando, se occlusiva, nella serie delle fricative [...] in origine era una pronuncia trascurata del latino si è poi fissata stabilmente nelle lingueromanze occidentali. Ai primordi della lingua letteraria sparirono le ultime oscillazioni, prevalendo la consonante sorda nella maggior parte delle parole ...
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Filologo italiano (Cremona 1886 - Lido di Lavinio 1967). Insegnò filologia romanza (dal 1925) a Friburgo, poi a Milano e infine a Roma. Scolaro di F. Novati, del quale condusse a termine Le origini (1926) [...] di saggi: Cento e Duecento. Nuovi saggi su lingua e letteratura italiana dei primi secoli. Sue acute primi tempi (2a ed., 1948), Manuale di avviamento agli studi romanzi (1952). Dal 1964 alla morte è stato presidente dell'Accademia dei ...
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superstrato In linguistica, in relazione a una determinata area, lo strato linguistico che, per motivi di conquista o di prestigio culturale o politico, si è in un certo periodo storico sovrapposto alla [...] di quella lingua. Il fenomeno implica quindi una fase di coesistenza della lingua sovrapposta con , introdotti in relazione a quello di sostrato, opera ampiamente la linguistica romanza, perché sono tra i più idonei a rendere conto, con il concorso ...
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Filologo e critico italiano (Modena 1917 - Roma 2001), figlio di Gino. Prof. di filologia romanza nelle univ. di Pavia (dal 1954) e Roma (dal 1956), socio naz. dei Lincei (1984) e membro di prestigiose [...] trovatori (1965); La tradizione trobadorica nella prospettiva dantesca (1966); La lingua d'oïl (1971); Il costituirsi di una tradizione lirica nel mondo romanzo (1973); Principi e applicazioni di critica testuale (1975); Introduzione alla linguistica ...
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Linguista e filologo svizzero (Zurigo 1932 - Saarbrücken 2017). Laureato in filologia romanza presso l’università di Zurigo, ha studiato anche presso la Scuola Normale Superiore di Pisa e in altre università [...] 'università di Marburgo e poi di linguistica romanza all'università di Saarbrücken, è considerato uno dei più illustri e profondi conoscitori della lingua italiana fuori dai confini nazionali. Socio corrispondente straniero dell'Accademia Nazionale ...
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Dialettologo svizzero (Neuveville, Berna, 1854 - Cergnaux-sur-Gléresse, 1926); prof. di dialettologia gallo-romanza all'École des hautes études di Parigi. Promosse il metodo della geografia linguistica, [...] suo collaboratore, in 992 comuni del territorio gallo-romanzo. Gli studî successivi, pur essendo di argomento dialettale reazioni con altri fenomeni delle aree circostanti, e in particolare di quell'area in cui domina la lingua di maggior prestigio. ...
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Filologo (Ratisbona 1898 - Monaco di Baviera 1971); studiò filologia romanza a Monaco e a Würzburg; lettore di lingua tedesca nell'università di Roma (1923-29), fu poi prof. nell'università di Monaco dal [...] Ländern (1933) studiò i riflessi lessicali della letteratura religiosa e specie della liturgia nei volgari delle lingueromanze. Nei saggi letterarî si occupò di preferenza della esperienza religiosa di poeti e pensatori (Pascal, Lamartine ...
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Glottologo (Torino 1886 - ivi 1968), fratello di Alessandro; prof. universitario dal 1925, insegnò a Cagliari, Padova (1926-29), Milano (1929-38), Tucumán (Argentina, 1941-46), Torino (1947-59). Accademico [...] contributi di dialettologia, toponomastica, filologia romanza, ecc., ma soprattutto ha approfondito questioni 1949); Pagine e appunti di linguistica storica (1957); Lingua libera e libertà linguistica. Introduzione alla linguistica storica (1963 ...
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romanza
romanża s. f. [dal fr. romance (femm.), che a sua volta è dallo spagn. romance (masch.) e dal provenz. romans, che risalgono all’avverbio lat. pop. *romanice «al modo dei Romani, in lingua latina»]. – 1. In letteratura, componimento...
romanzamento s. m. 1. Narrazione in forma di romanzo di argomenti o testi propri di altri generi di scrittura. | Per estensione, con connotazione negativa, trattamento romanzato o romanzesco di determinati eventi o concetti. 2. Trasposizione...