BARBI, Alice
Ada Zapperi
Nata a Modena il 10 giugno 1862, fu indirizzata dal padre, Enrico, buon maestro di violino, allo studio della musica, e debuttò all'età di sette anni come violinista.
Con il [...] famose arie antiche che poi pubblicò, scrisse due stornelli e una romanza, musicati da A. Bazzini e da lei stessa mirabilmente interpretati, e parlava alla perfezione diverse lingue (cantò sempre nella lingua originale ciascuna composizione), aveva ...
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Perticari, Giulio
Febo Allevi
Letterato (Savignano 1779 - Pesaro 1822), è, come il Monti (di cui sposò la figlia Costanza), espressione dell'età neoclassica. Tra i suoi studi risaltano quelli su D. [...] questo sviluppo egli avverte quasi il rapporto fra il popolo e la stessa lingua. Ma il processo riveste pur sempre un carattere letterario, e in questo in un'indagine estesa a tutta l'area romanza italo-provenzale: un'iniziale storia antologica della ...
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CAMPUS, Giovanni
Massimo Pittau
Nacque a Osilo (prov. di Sassari) il 2 dic. 1875; fu professore di scuole medie in diverse località della Sardegna e in seguito professore di liceo a Torino. Qui pubblicò [...] adeguata al grado di sviluppo della linguistica romanza o neolatina in generale, quale si aveva 1918-1919], pp. 271-284, 366-376).
La varietà nuorese o centrale della lingua sarda presenta il suono velare della c e della g anche di fronte alle vocali ...
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ebraismi
Giovanni Battista Pellegrini
Le voci di origine ebraica usate da D. risalgono tutte al latino medievale e in particolare al filone liturgico. Oltre ai pochi appellativi, saranno da tenere in [...] di D., Città di Castello 1908; A. Camilli, Il linguaggio di Nembrotte, in " Lingua Nostra " XIV (1953) 39-40; A. Menichetti, Rime per l'occhio e ipometrie nella poesia romanza delle origini, in " Cultura neolatina " XXVI (1966) 5-91 (specie 5-8); R ...
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CASASSAGIA, Bartolomeo
Renato Pastore
Nato probabilmente in Catalogna, come lo zio, il barcellonese Antonio Cariteo, in data imprecisata, il C. partecipò nel primo decennio del Cinquecento al revival [...] suo nome al primo capitolo degli studi di filologia romanza in Italia.
Le uniche notizie puntuali che lo riguardano testi; e all'ipoteca di una discreta imperizia nell'uso della lingua italiana che incide sia nel provocare la presenza di una notevole ...
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jo
Pier Vincenzo Mengaldo
Delle genti reduci da Babele che pervengono (o ritornano) in Europa recandovi un ydioma tripharium a sua volta poi variamente frazionato, un gruppo occupa septentrionalem regionem [...] Landino e del Vellutello; e cfr. anche il Dialogo sulla lingua del Machiavelli, ediz. Flora-Cordiè, II 807.
L'affinità trattato De vulg. Eloq. di D.A. (1873), poi in Versificazione romanza. Poetica e poesia medioeva'e, II (Opere IX II), Napoli 1932 ...
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Daniele Giglioli
Bilancio letterario italiano
Piacerebbe sempre a un cronista, chiamato ad assolvere il compito di dar conto di un’annata letteraria appena trascorsa, poter dire che si è trattato di un [...] come Elisabeth (Einaudi), di Paolo Sortino, dove si romanza la vicenda realmente accaduta di una giovane austriaca tenuta segregata ma anche, e per fortuna, il trattamento della lingua e della costruzione narrativa, perfettamente adeguate al loro ...
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Ispani (Yspani)
Pier Vincenzo Mengaldo
In VE I VIII 6 D., soffermandosi sul terzo ramo dell'ydioma tripharium europeo, osserva che esso è a sua volta tripharium: nam alii oc, alii oïl, alii sì affirmando [...] invece intendere " e chiamo Spagnuoli quelli che hanno poetato in lingua d'oc ". Così questo passo conferma il precedente dove Yspani causa, anche se la sua esclusione dal gruppo ‛ romanzo ' resta un tratto un po' imbarazzante della ricostruzione ...
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piano (agg. e avv.)
Alessandro Niccoli
In senso proprio ricorre in Pd XXX 3, dove, per indicare che la mezzanotte è di poco trascorsa, è usata la perifrasi questo mondo / china già l'ombra quasi al letto [...] anche in testi toscani (se ne vedano gli esempi in Parodi, Lingua 275). Ma il latino " de plano " era anche espressione e 242.
Bibl. - N. Zingarelli, Parole e forme della D.C. aliene dal dialetto fiorentino, in " Studi Filol. Romanza " I (1884) 147. ...
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Raimon Vidal de Besalù
Fabrizio Beggiato
Vidal Trovatore catalano, vissuto fra la fine del XII e la prima metà del sec. XIII. Di lui ci rimangono, oltre ad alcune liriche la cui attribuzione è però [...] e indicare i modelli da seguire per comporre poesie in lingua d'oc, in quanto R. notava che tale parlata e " Lo Donatz proenzals " secondo la lezione del ms. Landau, in " Studi Filol. Romanza " I (1885) 335-402; II (1886) 93-95; S. Santangelo, D. e ...
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romanza
romanża s. f. [dal fr. romance (femm.), che a sua volta è dallo spagn. romance (masch.) e dal provenz. romans, che risalgono all’avverbio lat. pop. *romanice «al modo dei Romani, in lingua latina»]. – 1. In letteratura, componimento...
romanzamento s. m. 1. Narrazione in forma di romanzo di argomenti o testi propri di altri generi di scrittura. | Per estensione, con connotazione negativa, trattamento romanzato o romanzesco di determinati eventi o concetti. 2. Trasposizione...