Le Origini: Testi latini, italiani, provenzali e franco-italiani – Introduzione
Antonio Viscardi
Il presente volume vuole offrire un quadro quanto più possibile preciso della cultura letteraria italiana [...] quadro di una civiltà medievale che si esprime in due letterature distinte e separate dall'oggetto e dalla lingua, la dotta o latina, la volgare o romanza, dialettica e teologica la prima, poetica la seconda; invano pochi anni più tardi Gaston Paris ...
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Fare storia della lingua
Luca Serianni
Rispetto ad altri settori contigui, come la storia letteraria o anche la linguistica (almeno nella sua lunga fase prescientifica), la storia della lingua ha origini [...] 26-28 ottobre 1999, a cura di G. Alfieri, Firenze 2003, pp. 179-98.
L. Serianni, Storia esterna delle lingueromanze: l’italiano, in G. Ernst, M.-D. Gleßgen, Ch. Schmitt et al., Romanische Sprachgeschichte. Ein internationales Handbuch zur Geschichte ...
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Stil nuovo
Mario Marti
Con questa formula scolastica la moderna storiografia della letteratura italiana significa i temi e i modi espressivi di un gruppo di giovani poeti toscani vissuti a cavallo dei [...] tolto l'uno a l'altro Guido / la gloria de la lingua, Pg XI 97-98).
In questa prospettiva può assumere valore almeno " Dolce stil novo ", in " Filologia Romanza " III (1956) 254-264 (poi in Civiltà e poesia romanze, Bari 1958, 113-126); G. Favati, ...
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oc (oco)
Pier Vincenzo Mengaldo.
È in D. che si trovano le prime attestazioni compatte, non solo italiane, di ‛ lingua d'oc ' e simili (oc deriva da hoc è vale in prov. antico " sì ") nel senso di " [...] sic è stato derivato dall'italiano sì, e insomma la gramatica ha attinto più all'italiano che alle altre due lingue ‛ romanze ' (v. GRAMATICA). L'argomentazione si lega a un'altra subito successiva e di maggior portata. Seguiamo lo sviluppo del brano ...
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SCUOLA POETICA SICILIANA, FORTUNA E TRADIZIONE
LLino Leonardi
"Oggi il termine di Siciliani vale a designare i rimatori, di qualsiasi regione italiana, che appartennero a quella corte o le gravitarono [...] canzonieri: definizione di genere e problemi di edizione, in Id., La doppia verità. Fenomenologia ecdotica e lingua letteraria del Medioevo romanzo, Firenze 2002, pp. 155-173; la già citata monumentale edizione interpretativa nelle Concordanze della ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
I giuristi e il diritto feudale
Mario Montorzi
I teorici del diritto arrivano ben tardi sui campi dell’esperienza feudale: non è infatti possibile parlare da subito dell’esistenza di un vero e proprio [...] dalla singola parola volgare, alla struttura generale della lingua romanistica.
Si perviene, in tal modo, a Castellani, Pagare il fio, in Id., Saggi di linguistica e filologia italiana e romanza (1946-1976), 2° vol., Roma 1980, pp. 27-40.
E. Cortese, ...
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ROSSINI, Gioachino Antonio
Reto Müller
ROSSINI, Gioachino Antonio. – Nacque a Pesaro il 29 febbraio 1792, da Giuseppe e da Anna Guidarini (l’atto di battesimo reca il nome «Giovacchino Antonio»; Rossini [...] Mosè e Maometto/ Siège, l’afflato estatico della romanza di Mathilde o l’incantesimo sonoro del finale quarto nel Cambridge 2004; F. Rossi, «Quel ch’è padre, non è padre...». Lingua e stile nei libretti rossiniani, Roma 2005; Ph. Gossett, Divas and ...
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gramatica
Pier Vincenzo Mengaldo
Nella comparazione tra le dieci scienze e i dieci cieli che D. svolge in Cv II XIII 7 ss., la Gramatica, prima tra le scienze del Trivio e del Quadrivio (e cfr. la prim'arte [...] D. non dica in nessun luogo (né avrebbe potuto dimostrarlo se lo pensava) che il latino è più simile alle lingue ‛ romanze ' che a quelle ‛ germaniche ', tuttavia di fatto mette in rilievo lui stesso questa stretta somiglianza quando, in VE I VIII ...
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GRAF, Arturo
Giuseppe Izzi
Nacque ad Atene il 19 genn. 1848 da Adolfo, agiato commerciante tedesco di Norimberga, e da Serafina Bini, anconetana, il primo di fede luterana, la seconda cattolica. Né [...] E. Monaci, che nel 1872 aveva fondato la Rivista di filologia romanza, e con A. Messedaglia, puntò alla carriera universitaria, ottenendo nel , l'ottonario; in tal modo non solo la lingua diventa più colloquiale e intimistica ma anche il metro ...
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Dante Alighieri, Opere minori: De vulgari eloquentia - Introduzione
Pier Vincenzo Mengaldo
Scritto successivamente all'esilio (I, VI, 3) e alla pace di Caltabellotta (II, VI, 4), preannunciato anzi [...] dà anzi una particolare formulazione, suggeritagli dall'esperienza concreta delle letterature romanze, indicando come si è visto la priorità dei poeti nella costituzione di una lingua letteraria che poi rimane come exemplar ai prosatori: dove è forse ...
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romanza
romanża s. f. [dal fr. romance (femm.), che a sua volta è dallo spagn. romance (masch.) e dal provenz. romans, che risalgono all’avverbio lat. pop. *romanice «al modo dei Romani, in lingua latina»]. – 1. In letteratura, componimento...
romanzamento s. m. 1. Narrazione in forma di romanzo di argomenti o testi propri di altri generi di scrittura. | Per estensione, con connotazione negativa, trattamento romanzato o romanzesco di determinati eventi o concetti. 2. Trasposizione...