WARTBURG, Walther
Linguista, nato a Riedholz presso Soletta il 18 maggio 1888. Prese la libera docenza nel 1922 a Berna e nel 1929 fu chiamato alla cattedra di filologia romanza a Lipsia. Dal 1935 insegna [...] der preuss. Akad., Berlino 1928), W. ha volto il suo acume anche al problema della formazione dei territorî delle lingueromanze (Die Ausgliederung der romanischen Sprachräume, in Zeit. f. rom. Phil., 1936). Nel campo della linguistica generale sono ...
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PUSCARIU, Sextil
Dan Simonescu
Filologo romeno, nato nel 1877. Studiò filologia romanza a Lipsia, Parigi e Vienna; nel 1908 divenne professore universitario a Cernăuţi, in Bucovina, allora sotto gli [...] (1920) lesse un importante discorso: Locul limbii române între limbile romanice (Il posto della lingua romena fra le lingueromanze). Dirige il Museo della lingua romena e il suo bollettino Dacoromania.
I principali problemi ai quali si è applicato ...
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MICHAËLIS de VASCONCELLOS, Carolina
Mario Pelaez
Nacque a Berlino, di famiglia tedesca, il 15 marzo 1851; morì a Oporto il 16 novembre 1925. Giovanissima dimostrò una singolare attitudine agli studî [...] matrimonio fece rivolgere la sua attività principalmente agli studî di lingua e letteratura portoghese. Nel 1911 fu nominata insegnante di l'anno appresso passò alla cattedra di filologia romanza a Coimbra.
Le sue pubblicazioni molto numerose sono ...
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PORĘBOWICZ, Edward
Letterato polacco, nato a Varsavia il 20 febbraio 1862. Studiò prima in patria e dal 1883 all'estero - in Germania, Francia, Italia, Spagna -; nel 1890 si laureò a Vienna e nel 1899, [...] rappresentante del barocco nella poesia polacca", 1893) e sulle letterature romanze (da rilevare le monografie su S. Francesco d'Assisi, . Fra queste emerge la versione in terza rima in lingua polacca della Divina Commedia (Varsavia 1899-1904; 3ª ...
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STORM, Eduard
Giuseppe Gabetti
Poeta norvegese, nato a Vaage nel Gudbrandsdal il 21 agosto 1749, morto a Copenaghen il 29 settembre 1794. Dopo la pubblicazione del poema Indfødsretten (1778) gli fu [...] ripreso i modi del canto popolare, così continuò il tono popolare anche in gran parte delle liriche e romanze scritte più tardi in lingua danese: la sua più celebre composizione, Sinklarsvise (1781), esercitò notevole influenza sulla rinascita della ...
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TAGLIAVINI, Carlo
Glottologo, nato a Bologna il 18 giugno 1903; prof. di glottologia nell'univ. di Padova (dal 1935); direttore della rivista Studî rumeni (1927-33); alterna a una rigorosa attività scientifica, [...] linguistica albanese, ungherese, rumena, ecc., e in modo particolare romanza, volgendo le sue ricerche ad aree conservative o marginali.
Ha pubblicato tra l'altro: Grammatica della lingua rumena (Heidelberg 1923), Rümanisches Lesebuch (ivi 1923), Il ...
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MAZZEO di Ricco
Fortunata Latella
MAZZEO di Ricco. – Nacque nella prima metà del XIII secolo. L’indicazione del suo nome e della provenienza, Messina, proviene dai codici contenenti le sue liriche, [...] Frauenlieder, München 1989, pp. 124-127, 229 s.; Concordanze della lingua poetica italiana delle origini, a cura di d’A.S. Avalle, italiana, in Capitoli per una storia del cuore. Saggi sulla lirica romanza, a cura di F. Bruni, Palermo 1988, pp. 79- ...
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TEODORO di Antiochia
Laura Minervini
TEODORO di Antiochia (al-ḥakīm Thādhūrī, Teodoro il sapiente). – Secondo il Mukhtaṣar ta’rīkh al-duwal (Breve storia delle dinastie) dell’autorevole teologo e storico [...] ), pp. 391-404; M.-D. Glessgen, Contatti di cultura e contatti di lingua nelle traduzioni dall’arabo in Italia, in Atti del XXI Congresso internazionale di linguistica e filologia romanza, Palermo... 1995, a cura di G. Ruffino, IV, Tübingen 1998, pp ...
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Lirici del Settecento - Introduzione
Mario Fubini
Due poeti che il lettore cercherà invano in questo volume vanno considerati quasi i poli della nostra raccolta: Metastasio e Parini. Ne son rimasti [...] rigetta come troppo studiato e difficile; non si conosce la lingua, non l'artifìcio e il meccanismo del verso, non l prosa poetica e descrittiva aveva preso l'avvio per il suo romanzo sin dai primi tentativi della Laura. Si rammenti la lettera famosa ...
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Aggregazioni insediatine e strutture urbane
Guido Rosada
Il territorio
"Capire" Venezia può voler dire, per chi vi è nato, un atto d'amore sentito e dovuto verso un grembo di storia infinita che tuttavia [...] , "Studi mediolatini e volgari" (Istituto di Filologia Romanza, Università di Pisa), 13, 1965, pp. 143 Histria" (A.A., 28), Udine 1986, p. 19 (pp. 15-42); Id., La lingua, pp. 403 s.
284. Cf. Plinius, Naturalis Historia, III, 126: "[...> Natiso ...
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romanza
romanża s. f. [dal fr. romance (femm.), che a sua volta è dallo spagn. romance (masch.) e dal provenz. romans, che risalgono all’avverbio lat. pop. *romanice «al modo dei Romani, in lingua latina»]. – 1. In letteratura, componimento...
romanzamento s. m. 1. Narrazione in forma di romanzo di argomenti o testi propri di altri generi di scrittura. | Per estensione, con connotazione negativa, trattamento romanzato o romanzesco di determinati eventi o concetti. 2. Trasposizione...