CORELLI, Dario Franco
Giancarlo Landini
Tenore, nacque ad Ancona l’8 aprile 1921 da Remo Pilade Adriano (1887-1983) e Natalina Adria Marchetti (1889-1950).
Le origini della famiglia, appartenente alla [...] nel 1967 e Carmen nel 1968 al Comunale di Firenze, cantata stavolta in francese (salvo la Romanza del fiore in italiano, convinto com’era che la lingua originale gli spostasse la posizione delle note), per qualche recita a Parma (Tosca e La forza ...
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Arnaldo Daniello (Arnaut Daniel)
Antonio Viscardi
Trovatore, nacque nella Dordogna, nel vescovado di Périgord, e precisamente nel castello di Ribérac. Limosino, dunque. Quanto ai dati cronologici, si [...] . ha foggiato è di gran lunga superiore a tutte le lingue letterarie fino allora create sia dai poeti che dai prosatori d'arte. A ogni modo, da quei critici, un'attività di A. come romanziere distinta da quella di poeta lirico è stata documentata con ...
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DUPRÈ THESEIDER, Eugenio
Sofia Boesch
Nacque a Rieti il 22 marzo 1898, da Francesco e da Fanny Rettig.
La famiglia era di origine francese (i due cognomi sono attestati sia uniti sia alternati nella [...] attività dovette molto giovare allo storico la conoscenza delle lingue e in particolare di quella tedesca.
Conseguita la 1946-47, ma 1954), e insieme una supplenza di filologia romanza ("L'Italia del Duecento nella poesia trobadorica"). Ma già dal ...
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La grammaticalizzazione è il fenomeno per cui forme linguistiche libere (per es., parole) perdono gradualmente l’autonomia fonologica e il significato lessicale, fino a diventare forme legate con valore [...] veicola le informazioni di carattere lessicale.
Un altro esempio è rappresentato dallo sviluppo del ➔ futuro nelle lingueromanze. L’italiano e le lingueromanze non hanno continuato la forma latina del futuro (il tipo amabo «amerò» e legam «leggerò ...
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Tradizionalmente prosodia è un termine della metrica classica, dove designa lo studio del verso (gr. prosōidía «accento, modulazione della voce», comp. di prós «accanto» e ōidḗ «canto»). Inizialmente indicante [...] all’interno del piede è la prima, benché in altre lingue possa essere l’ultima); il piede può anche indicare un L’origine del raddoppiamento fonosintattico. Saggio di fonologia diacronica romanza, Basel - Tübingen, Francke.
Nespor, Marina & ...
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I fenomeni fonetico-fonologici che si verificano nella lingua parlata a confine di parola vanno sotto il nome, ormai tradizionale, di fonetica sintattica o fonotassi. Nella linguistica più recente si preferisce [...] del raddoppiamento fonosintattico. Saggio di fonologia diacronica romanza, Basel - Tübingen, Francke.
Marotta, significato per lo sviluppo dell’italiano moderno, in Tendenze attuali nella lingua e nella linguistica italiana in Europa, a cura di A. D ...
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Le semivocali sono suoni di tipo vocalico che, nei dittonghi (➔ dittongo) e nei trittonghi (➔ trittongo), si combinano alle ➔ vocali propriamente dette. Una suddivisione più fine oppone le semivocali alle [...] precede /k/ (b[ɔ]no «buono», [k]esto «questo»). Nella lingua, invece, il passaggio di [wɔ] → [ɔ] è stato accettato nei in italiano, in Id., Saggi di linguistica e filologia italiana e romanza (1946-1976), Roma, Salerno Editrice, 3 voll., vol. 1°, ...
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Le completive sono frasi subordinate che svolgono la funzione di ➔ soggetto, oggetto diretto (➔ oggetto) o complemento indiretto del verbo della frase reggente, come negli esempi seguenti:
(1) che sono [...] compaiono negli esempi, e cioè complementatore + verbo di modo finito (1-3) e complementatore + infinito (4-6), ricorrono anche in altre lingueromanze: a (3) voglio che mi dica la verità corrispondono il fr. je veux qu’il me dise la vérité, lo spagn ...
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Il participio è un modo non finito del verbo (➔ modi del verbo), suddiviso in una forma detta passata (amato) e una presente (amante), entrambe continuazioni dirette delle forme equivalenti latine (amatus [...] parlata), il passato prossimo si va sostituendo al ➔ passato remoto (allo stesso modo di quel che accadde in francese; ➔ lingueromanze e italiano) e arriva così a indicare un tempo passato senza legame al momento dell’enunciato:
(4) sono andato al ...
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COLLENUCCIO (Coldonese, da Coldenose), Pandolfo
Eduardo Melfi
Nacque il 7 genn. 1444 a Pesaro da Matteo di Giovanni da Coldenose.
Nulla si sa della sua, prima educazione. Più documentati sono invece [...] scioltezza e la vivacità con cui viene usato il latino, lingua che il C. stesso dichiarò di sentire a sé più 610; M. Santoro, La polemica pliniana frail Leoniceno e il C., in Filologia romanza, III (1956), pp. 162-205; e Ch. G. Nauert jr., Humanists ...
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romanza
romanża s. f. [dal fr. romance (femm.), che a sua volta è dallo spagn. romance (masch.) e dal provenz. romans, che risalgono all’avverbio lat. pop. *romanice «al modo dei Romani, in lingua latina»]. – 1. In letteratura, componimento...
romanzamento s. m. 1. Narrazione in forma di romanzo di argomenti o testi propri di altri generi di scrittura. | Per estensione, con connotazione negativa, trattamento romanzato o romanzesco di determinati eventi o concetti. 2. Trasposizione...