Per minoranze linguistiche si intendono gruppi di popolazione che parlano una lingua materna diversa da quella di una maggioranza: quest’ultima si identifica normalmente coi parlanti che hanno come lingua [...] tradizionali, quanto l’impiego storico, accanto all’italiano, di una lingua ufficiale e di cultura diversa da esso: in Valle d’Aosta , il francoprovenzale in Valle d’Aosta, l’albanese, il provenzale e il catalano (a cui va aggiunto il galloitalico di ...
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ASCOLI, Graziadio Isaia
Tristano Bolelli
Nacque a Gorizia il 16 luglio 1829 da Leone Flaminio ed Elena Norsa. Figlio di ricca famiglia di mercanti (e mercante nella giovinezza egli stesso), non conobbeil [...] critica Intorno ai recenti studi diretti a dimostrare il semitismo della lingua etrusca (in Studi orientali e linguistici, XI [1860], pp. però al 1878) su Paul Meyer e il franco-provenzale (varietà neolatina studiata nel III volume dell'Archivio, i ...
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Per monolinguismo si intende l’uso di un solo codice o varietà linguistica, e più specificamente nell’uso letterario di un unico registro stilistico o modulo espressivo omogeneo e selezionato da parte [...] ploia (Par. XIV, 27; Par. XXIV, 91), fino al discorso in provenzale del «miglior fabbro del parlar materno», Arnaut Daniel: «Ieu sui Arnaut, que con una calibrata dichiarazione dei propri antecedenti volgari, in lingua di sì e d’oc, si trova invece ...
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Pietro Bembo nacque a Venezia il 20 maggio 1470 da una grande famiglia patrizia. Studiò greco dal 1492 al 1494 a Messina alla scuola di Costantino Lascaris, quindi filosofia a Padova e a Ferrara. A Ferrara [...] provenzali presenti nella lirica antica, di cui è buon conoscitore (cfr. Carlo Pulsoni, in Morgana & Piotti & Prada 2001), sono interpretate non come prestiti letterari ma come influenza di una lingua la condanna della lingua di Dante nelle ...
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La compresenza di più lingue negli usi dei parlanti dà luogo a una situazione di contatto linguistico. Una definizione classica di contatto linguistico si trova nell’opera di Uriel Weinreich che ha aperto [...] . È verticale il contatto interno con le diverse lingue di minoranza o parlate alloglotte, come quelle delle comunità greca (➔ greca, comunità), albanese (➔ albanese, comunità), provenzale (➔ francoprovenzale, comunità), ecc., e con i vari dialetti ...
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Il territorio del Piemonte non è omogeneo dal punto di vista linguistico, e le varietà che si possono definire piemontesi non ricoprono l’intera estensione amministrativa della regione. Rimangono infatti [...] occidente le varietà delle comunità alloglotte provenzali (➔ provenzale, comunità) e francoprovenzali (➔ francoprovenzale, Roma - Bari, Laterza.
Villata, Bruno (1997), La lingua piemontese. Fonologia, morfologia, sintassi, formazione delle parole, ...
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I dialetti liguri coprono l’intero territorio della Liguria, caratterizzato da un’accentuata tendenza al particolarismo per la distribuzione dei solchi vallivi e dei crinali montani, attenuata soltanto [...] le varietà romanze a est (toscano) e ovest (provenzale), e sottolinea l’espansione legata al ruolo di (79,1%), e nel 2000 si constatavano ulteriori progressi dell’italiano, lingua prevalentemente parlata in famiglia (67,5% contro un uso del dialetto ...
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Nel mondo contemporaneo è arduo individuare un settore definibile come tecnica, anche perché il termine è entrato in concorrenza con la più moderna tecnologia, che ha soppiantato tecnica confinandola «quasi [...] linguaggi tecnici più recenti e di consumo, dall’inglese rispetto alle lingue che lo hanno preceduto. Si assiste oggi a una commistione per via degli adattamenti in italiano.
È provenzale parte della terminologia poetica e letteraria: cavalleria, ...
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Il francese è riconosciuto come lingua ufficiale, accanto all’italiano, nella regione amministrativa della Valle d’Aosta; come lingua di minoranza (➔ minoranze linguistiche), insieme con il provenzale [...] si riferisce non già al numero degli utenti reali della lingua, bensì al totale dei residenti nei 18 comuni che rivelato sensibile non solo all’influsso sostratico dei dialetti provenzali e francoprovenzali, ma anche all’apporto adstratico del ...
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La sonorizzazione è un fenomeno fonetico-fonologico per cui un suono (tecnicamente, un fono) sordo, a contatto con consonante sonora o in posizione intervocalica, diventa sonoro (➔ fonetica articolatoria, [...] uncino, insalata, in canna, non quanto.
Nella storia delle lingue romanze, la sonorizzazione delle occlusive sorde in posizione intervocalica è uno totale copertura –, anche il francese, il franco-provenzale, l’occitano, il romancio, il catalano, lo ...
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