Filologo, nato ad Acqui Monferrato il 30 settembre 1878. Lettore di lingua italiana all'università di Strasburgo dal 1908 al 1913, incaricato (1919-1922), e poi ordinario (1926-27) in filologia romanza [...] Le canzoni di Stefano Protonotaro, in Studi Romanzi, XXII, 1932); sulla letteratura provenzale (Flamenca, Torino 1921) e sui rapporti tra le due letterature (Gli studi provenzali in Italia nel Cinquecento, Torino 1911; Provenza e Italia, Firenze 1930 ...
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La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] di complicate ed elaboratissime destrutturazioni dell’unità metrica prescelta» (Boito 1979, p. xviii). Nella lingua, compaiono inserti plurilingui (latino, provenzale) e il lessico svaria da termini ricercati come lamie e mandragore ‘streghe ed erbe ...
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I primi testi volgari d’area italiana sono tradizionalmente considerati i Placiti capuani (marzo 960 - ottobre 963): un debutto tardo rispetto a quello francese (i Giuramenti di Strasburgo, primo documento [...] sono attestati nelle fasi antiche del francese e del provenzale, ma tracce di sistemi casuali ridotti si trovano e immobile e, nella sua relazione con l’italiano (come con altre lingue) continua a mutare forma, negli ambiti e negli usi in cui via ...
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Raffaele Simone
Lingue
E glòssama e’ fonì, fonì manechò (in griko, «La nostra lingua è voce, voce soltanto»)
Lingue minacciate
di Raffaele Simone
20 febbraio
Alla vigilia della giornata internazionale [...] dialettologici non erano riconducibili, pur con diverse analogie, né alla lingua francese né a quella occitana (al tempo chiamata ‘provenzale’). Attratte nell’area culturale francese, le parlate franco-provenzali al di qua e al di là delle Alpi non ...
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L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...] romana era stata omogenea dovunque, e solo in seguito si era suddivisa in limosino, provenzale, italico, vallone, catalano. Il concetto di lingua romana comune non era nuovo, essendo già presente in Charles Dufresne Du Cange e in Fontanini. Perticari ...
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Il soggetto (dal lat. subiĕctu(m) «che sta sotto», calco del gr. hypókeímenon) indica una funzione grammaticale fondamentale nella frase, insieme a quelle di ➔ oggetto e di predicato (➔ predicato, tipi [...] in cui il soggetto è sempre espresso, anche quando non argomentale;
(b) lingue a soggetto nullo, come l’italiano, lo spagnolo o il latino, in (francese, parte dell’occitanico, il franco-provenzale, i dialetti italiani settentrionali, le varietà ladine ...
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Dante Alighieri nacque a Firenze nel maggio, o giugno, 1265, l’anno prima della battaglia di Benevento, che segna la distruzione della parte ghibellina in Italia. Di famiglia guelfa, cresce in anni segnati [...] un orizzonte più ampio, italiano ed europeo, e anche la lingua riflette questa diversa visuale.
Dopo la morte di Enrico VII : i gallicismi. Le formazioni poetiche, di origine provenzale-siciliana, che dopo gli esordi giovanili erano state espunte ...
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Il lessico è l’insieme dei lessemi (o, con termine non tecnico, delle parole) di una lingua. Come altre lingue nazionali, che vengono usate da secoli per molte delle principali funzioni comunicative, anche [...] Francia e nel Mediterraneo orientale (➔ mercanti e lingua). Ma un ruolo di primo piano fu svolto soprattutto dal superstrato culturale costituito dalla letteratura provenzale e francese. Esempi di provenzalismi del lessico comune sono bandiera, bugia ...
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Si assumono come riferimenti cronologici simbolici di questa voce il 1211, anno del primo documento fiorentino conservato, e il 1375, anno della morte di Boccaccio.
Il Duecento è il secolo nel quale il [...] può però almeno dire che quello dei poeti doveva essere non un ‘siciliano puro’, bensì una lingua elaborata per la poesia, composita, ricca di provenzalismi e di latinismi, e che doveva ricorrere a forme alternative, come per es. amuri, propriamente ...
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I primi esempi di uso letterario dell’italiano da parte di uno scrittore straniero sono i due componimenti del trovatore provenzale Raimbaut de Vaqueiras (che tra il 1180 e i primi del Duecento vive e [...] già in grado di giocare sapientemente sul polimorfismo di una nascente lingua di ➔ koinè (per es., per la prima persona singolare in un senso che si colloca all’incirca tra il sirventese provenzale e l’epos dantesco della Commedia.
Quest’ultimo è del ...
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