biasimare (biasmare; blasmare)
Riccardo Ambrosini
L'origine galloromanza della voce è indubbia per la concordanza con l'ambito semantico del provenzale blasmar e francese antico blasmer, oltre che per [...] latino romano e commendavano la gramatica greca (per il significato, cfr.. al § 15 molti... per ritrarre cose poste in altrui lingua e commendare quella, credono più essere ammirati che ritraendo quelle de la sua, e al § 20 ss. dispregiano lo proprio ...
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Nadal, Giovanni Girolamo
Giorgio Padoan
Letterato veneziano, appartenente alla famiglia patrizia Nadal (in versione toscana, Natali); di lui restano scarse e frammentarie notizie biografiche.
Accanto [...] il fatto che un canto, IV VIII, sia in provenzale); l'interesse principale dell'opera è offerto non tanto dalla de' Broaspini altrimenti ignota (IV VII 61-63 " Gaspar Squaro, la cui lingua bona / già lesse in tua cittate il libro mio, / che via più ...
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CASASSAGIA, Bartolomeo
Renato Pastore
Nato probabilmente in Catalogna, come lo zio, il barcellonese Antonio Cariteo, in data imprecisata, il C. partecipò nel primo decennio del Cinquecento al revival [...] 'ipoteca di una discreta imperizia nell'uso della lingua italiana che incide sia nel provocare la presenza di e opere di A. Daniello, Halle 1883, pp. 63, 83, 279;T. Casini, Un provenzalista ital. del sec. XVI, in Riv. crit. d. lett. it., I (1884), pp ...
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podestà (podesta; podestade; podestate; potestade; potestate)
Antonio Lanci **
La forma nominativale ‛ podesta ' (cfr. il provenzale podèsta), già usata prima di D. (v. Parodi, Lingua 247), si registra [...] due volte in rima (If VI 96 e Fiore LVII 2); per le varie forme con dentale sorda o sonora, da vedere, relativamente alla Commedia, Petrocchi, Introduzione 445. Il termine, usato con frequenza, vale fondamentalmente ...
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Ai faux ris, pour quoi traï aves
Vincenzo Pernicone
. Questa, che al v. 40 è detta cianson (Rime dubbie V), e che infatti della canzone rispetta la struttura metrica, meglio si direbbe un ‛ descort [...] " (Contini), che da taluni filologi (Diez, Bartsch) venne anche inteso come provenzale (prima il Novati, poi il Crescini lo riconobbero per francese). L'alternanza delle lingue corrisponde a quella delle rime.
La canzone consta di tre stanze più un ...
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Lullo
Lullo Raimondo, nome italianizzato di Ramón Llull (Palma de Mallorca 1235 - 1315) teologo, filosofo e logico catalano. Nominato nel 1247 paggio del re e successivamente siniscalco e maggiordomo [...] questo fine, con l’aiuto di un servo saraceno, studiò la lingua e la cultura araba, utile per convertire i “miscredenti”, e , filosofia e medicina e, oltre all’arabo, imparò il provenzale e il latino, assimilando così le opere di Aristotele, Platone ...
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degnare
Fernando Salsano
Il significato primario è " far degno ", " giudicar degno ". Condizionato dalla benevolenza, significa " concedere ", come in Pg I 84 se d'esser mentovato là giù degni, Rime [...] come già il Landino e secondo le conferme del Parodi (Lingua 379), intendono " ti degnasti ", con valore ironico, ma sei reputato degno "; altri, con riferimento al significato del provenzale denhar, intendono " hai potuto " (ma contro le ...
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riviera (rivera)
Alessandro Niccoli
La presenza di questo vocabolo nella sola Commedia attesta l'adesione a una tradizione letteraria di origine trobadorica e ‛ siciliana ', ma largamente confermata [...] R. è pervenuto nell'italiano attraverso il francese antico riviere e il provenzale ribiera, mantenendo in italiano i significati di " fiume " e di " riva di un fiume ", che aveva nella lingua d'origine.
Nella più generica accezione di " luogo aperto ...
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sollazzo
Francesco Vagni
La parola provenzale solatz esprime stati d'animo e comportamenti propri della concezione della vita cortese. S'intende con s. una letizia, una gioia, che va dalla pienezza [...] Lyrical Poetry of D., in " The Modern Language Review " XIX (1924) 306-314, XX (1925) 331; B. Migliorini, Storia della lingua Italiana, Firenze 1960, 137; A. Vallone, " Baldanza " - " Baldezza " dai Siciliani a D., in Atti del Convegno di Studi su D ...
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avvenire
Giovanni Aquilecchia
. Il verbo è in tutte le opere di D. (anche nel Fiore, ma non nel Detto), con grande varietà di significati.
" Accadere ", " succedere ", " verificarsi ": è il significato [...] nella prosa della Vita Nuova, rimasto proprio alla lingua odierna.
In questa accezione prevale l'uso impersonale, sarai sdegnosa / tanto quanto a la tua bontà s'avvene. Cfr. il provenzale avenir, " ed è in fondo il senso ch'è negli altri occitanismi ...
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