La dispietata mente, che pur mira
Mario Pazzaglia
. Canzone (Rime L) di cinque strofe con fronte e sirma, sullo schema 6 + 7, abc, abc: cdeedff, con concatenatio e combinatio, e congedo ghh. A parte [...] è in forma di epistola e corrisponde al genere provenzale (e anche guittoniano) dei breus o letras; . Foster e P. Boyde, II, Oxford 1967, 47-51; M. Pazzaglia, Note sulla metrica delle prime canzoni dantesche, in " Lingua e Stile " III (1968) 319-331. ...
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FRANCO da Perugia
Paolo Vian
Non si conoscono la data e il luogo della nascita di F., avvenuta forse a Perugia o nel suo contado poco dopo la seconda metà del XIII secolo; non è nota neppure la data [...] il tartaro e predicando ai tartari nella loro lingua. Sempre valendosi delle conoscenze linguistiche acquisite, F. un soggiorno in Persia (1314-15), risiedeva allora nella città provenzale. Sulla base di queste informazioni, Giovanni XXII il 1º apr ...
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stanza (stanzia)
Ignazio Baldelli
La s. nella canzone dantesca è già stata ampiamente illustrata (v. CANZONE). Qui si aggiunge sulle s. isolate e su alcune particolarità strutturali.
1. Due sono le s. [...] RIMA; TERNARIO); registra parole di tradizione lirico-provenzale, che più tardi D. abbandonerà, come addimoranza venuto al punto de la rota, v. RIMA (e I. Baldelli, Ritmo e lingua di Io son venuto al punto de la rota, in Critica e Storia Letteraria. ...
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DIETAIUTI, Bondie
Liana Cellerino
Nacque nella prima metà del sec. XIII, probabilmente a Firenze: fiorentino lo dice infatti il cod. Vat. lat. 3793, unico testimone del suo piccolo corpus poetico.
Nessuna [...] certa solennità retorica. L'amore per la tradizione provenzale e l'interesse per il giudice Guido s' . 326, 572 s.; V. Nannucci, Manuale della letter. del primo secolo della lingua ital., Firenze 1874, I, pp. 200, 484; A. Gaspary, La scuola poetica ...
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sembiante (sost.)
Alessandro Niccoli
Vocabolo proprio della tradizione lirica provenzaleggiante e stilnovistica; ricorre in tutte le opere di D., compresi il Fiore e il Detto; è usato al singolare e [...] di " somiglianza ", e riflette i valori appunto del provenzale semblan.
Nel suo significato più ampio vale " aspetto CLXVI 12.
La locuzione ‛ mostrare s. ' è frequente nella lingua del tempo con il significato di " mostrare esternamente ", " dare a ...
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BIADENE, Leandro
Aldo Menichetti
Nato a Treviso il 23 apr. 1859 da Alberico ed Amalia Mercato, compì gli studi superiori a Bologna, dove ebbe a maestro G. Carducci; conseguì nel 1883 la libera docenza [...] nozze Morpurgo-Franchetti); di Cortesie da tavola in latino e in provenzale,per nozze Cassin-D'Ancona, Pisa 1893; di frammenti di Bonetti, Asolo 1887, e le osservazioni, del 1896, su La lingua di Pietro da Barsegapè,poi nelle Varietà citate, pp. 77-86 ...
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uccello (augello)
Emilio Pasquini
Come in genere negli scrittori due-trecenteschi, convivono in D. i due allotropi, l'esito monottongato (più schiettamente volgare) di *avicellus attraverso il tardo [...] semidotto ‛ augello ' con la sonora per prestito dal provenzale auzel. Non mancano oscillazioni tra forme intere e apocopate che nel polimorfismo uno fra i caratteri costitutivi della nostra lingua fin dalle origini.
Tuttavia vi prevale di gran lunga ...
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CALVO (Calvi, Calbo), Bonifacio
Mario Cacciaglia
Nacque a Genova, da nobile famiglia, nella prima metà del sec. XIII; non esercitò incarichi pubblici in patria, né risulta che ne abbia esercitati durante [...] i suoi diritti e i suoi possedimenti contro le insidie del re di Navarra e di Aragona; di essi uno è un sirventese-discordo scritto in tre lingue: in provenzale le strofe I e IV e la "tornada", probabilmente in un catalano orecchiato la strofa II, in ...
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Promuntorium Ytaliae
Pier Vincenzo Mengaldo
. È la località con cui D. indica in VE I VIII 8 il limite (o uno dei limiti) in direzione sud-est (o est senz'altro) della zona d'Europa occupata da chi [...] parla la lingua di sì, fissando l'opposto estremo occidentale al confine fra la Marca Genovese e i parlanti provenzale: Qui autem sì dicunt a praedictis finibus [scil. Januensium] orientalem [scil. Europae meridionalis partem] tenent, videlicet usque ...
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FACCO, Giacomo
Nicola Balata
Nacque a Campo San Martino (Padova) nel 1676; dopo aver studiato il violino, forse con A. Corelli o con uno dei discepoli di questo (secondo un'ipotesi avanzata dal Subirá), [...] napoletana rappresentate da A. Scarlatti, F. Provenzale e tanti altri compositori che contribuirono alla stesso José Herrando, l'autore del primo Método de violin scritto in lingua castigliana.
Il F. morì a Madrid il 16 febbraio 1753.
Compose ...
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