salute (saluta; saluto)
Alessandro Niccoli
È una delle parole chiave del lessico dantesco, con 56 occorrenze complessive, variamente distribuite (Rime 8; Rime dubbie 1; Vita Nuova 17, di cui 5 nella [...] di " saluto " e di " salvezza ", presenti anche nel provenzale la salut, durava ancora ai tempi di D. accanto alla forma il valore di " saluto " è infatti largamente attestato nella lingua del tempo; a voler prescindere dall'ambito dello Stil nuovo, ...
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cariatide.
Valerio Mariani
Lucia Onder
Non risulta che le frequenti immagini umane introdotte in funzione di sostegno di architravi e capitelli nell' architettura medievale venissero dette c. come [...] del Convegno di studi michelangioleschi, ibid. 1966.
caribo. - Dal provenzale garip, che si trova attestato solo nelle Leys d'Amors, IV (1928) 224-230; L. Spitzer, Parole di D.: c., in " Lingua nostra " XV (1954) 65-66; F. Mazzoni, Il canto XXXI del ...
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CANELLO, Ugo Angelo
Tullio De Mauro
Nato il 21 giugno del 1848 a Guia, presso Valdobbiadene (prov. di Treviso), da Alvise e da Regina Piazza, frequentò ginnasio e liceo nel seminario di Ceneda; di famiglia [...] Nel 1872 apparve la Storia di alcuni participi in italiano e nelle lingue romanze, in Rivista di filologia romanza, I (1872), pp. importanti anche le traduzioni della Fiorita di liriche provenzali (Bologna 1881);ma soprattutto fu significativo il ...
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raggiare (raiare, solo al pres. indic. III singol., in rima; radiare)
Antonietta Bufano
Significa " mandar raggi ", " riplendere ", e ricorre per lo più come intransitivo, con usi analoghi a quelli di [...] luoghi: Pg XVI 142 Vedi l'albor che per lo fummo raia, " idest resplende e razzeggia " (Landino. " E' forma provenzale-sicula ", come afferma il Parodi [Lingua 226], che ricorre, sempre in rima, anche in Pd XV 56 e XXIX 136); Pd VIII 53, dove Carlo ...
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gallicismi
Bruno Migliorini
Intendiamo per gallicismi quei vocaboli o quei costrutti entrati nella compagine dell'italiano per influenza del francese settentrionale (francesismi) o del provenzale (provenzalismi). [...] nelle opere di D. che si possono considerare con sicurezza o con molta probabilità di origine provenzale o con semantica influenza da quelle lingue (p. es. argento, ira, valore). Non sono incluse nell'elenco le voci probabilmente giunte d'oltralpe ...
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GALVANI, Giovanni
Francesca Brancaleoni
Nacque a Modena il 24 giugno 1806, figlio secondogenito di Giuseppe e Giuseppina Conti. Precocissimo, ancora fanciullo studiò la geometria, la retorica e la fisica, [...] Novellino provenzale (Bologna 1870), versione italiana di diverse razos di trovatori in lingua d'oc (1873), pp. 444 s.; P. Risi, Dei tentativi fatti per spiegare le antiche lingue italiche e specialmente l'etrusca…, Milano 1863, cap. V, e pp. 35, 70 ...
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COSSEZEN
Mario Pagano
Rimatore del sec. XII, originario dell'Italia settentrionale, e solitamente considerato il primo trovatore italiano; di lui si ignorano sia la data di nascita sia quella di morte.
Le [...] ), pp. 270-272; A. Viscardi, Letter. comparate, in Problemi e orientamenti critici di lingua e di lett. italiana, Milano 1948, p. 24; A. Monteverdi, La poesia lirica provenzale, Roma 1949, p. 103; A. Viscardi, Leorigini, Milano 1957, pp. 589-591; Id ...
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Pier della Vigna, attività poetica
Benoît Grévin
Pur essendo quasi certo che P. abbia svolto un'attività propriamente poetica, oltre al suo incarico a capo della cancelleria imperiale, è estremamente [...] d'amore, i cui temi sono ispirati alla lirica provenzale, non si discostano nelle tematiche o nella struttura da produzioni alle altre attività di Pier della Vigna.
La poesia cortese in lingua siciliana, per i suoi temi e la sua tecnica, forma un ...
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Lo doloroso amor che mi conduce
Mario Pazzaglia
. Canzone (Rime LXVIII) di tre stanze con fronte e sirma, concatenatio e combinatio, sullo schema 6 + 8, abc, abc: CDEeFEGG e congedo, hilmmnn, che non [...] 11) in ogni stanza (e nel congedo), secondo un modulo provenzale, che però D. non ha usato altrove e neppure illustrato nel 1959), 25-31 e 77-78; M. Pazzaglia, Note sulla metrica delle prime canzoni dantesche, in " Lingua e Stile " 3 (1968) 319-331. ...
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tripharius
Pier Vincenzo Mengaldo
Con ydioma tripharium D. distingue due diverse e successive realtà linguistiche. La prima è quella lingua che recarono con sé in Europa i transfughi di Babele, e che [...] altra lingua, e precisamente quella dell'Europa meridionale, triforme perché divisa nei tre rami della lingua d'oc, o provenzale, IX 2 in cui D. deduce l'unità di origine delle lingue ‛ romanze ' dalla comunanza di molti vocaboli: Et quod unum ...
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