Aimeric de Peguilhan (Namericus de Peculiano)
Fabrizio Beggiato
Trovatore (secc. XII-XIII), tolosano, citato da D. fra i dictatores illustres in VE II VI 6. Secondo la biografia provenzale A. era figlio [...] , The troubadours of D., Oxford 1902, 172-173; C. De Lollis, D. e i trovatori provenzali, in " Flegrea " I (1899) 322 ss.; E. Monaci, Poesie in lingua d'oc e in lingua d'oïl allegate da D. nel " De vulgari eloquentia", Roma 1909; E. Hoepffner, D. et ...
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Bartsch, Karl Friedrich Adolf Konrad
W. Theodor Elwert
, Filologo tedesco (Sprottau, Slesia, 1832 - Heidelberg 1888); studiò lingue classiche a Breslavia e, dopo la morte del Lachmann, germanistica [...] si recò a Parigi, Londra e Oxford alla ricerca di manoscritti provenzali. Nel 1858 fu chiamato a Rostock a coprire la cattedra di " XXIV [1942] 92). Il B. trovò anche la traduzione in lingua tedesca di una terzina dantesca (If III 1-3) in un codice ...
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Identità fonetica nella terminazione di due o più parole, a partire dalla vocale tonica, particolarmente percepibile qualora tali parole si trovino a breve distanza in un testo in prosa o in fine di verso [...] effetto : distretto o core : maggiore, r. impossibili nella poesia provenzale), ma talvolta anche e chiusa con i (avere : servire) e dei suoni in r. ovvero alla loro frequenza nella lingua, si suole distinguere tradizionalmente tra r. ricche o care ...
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Tredicesima lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
La forma maiuscola (N) è simile a quella già posseduta dall’alfabeto fenicio. La forma minuscola deriva da quella della minuscola antica romana e [...] il suono ordinario dell’italiano e di quasi tutte le altre lingue, salvo davanti a consonante; una n palatoalveolare, come in francese dal digramma gn, in spagnolo da ñ, in portoghese e in provenzale da nh, in ceco da ň ecc.; una n velare, come ...
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Le lingue e i dialetti che si sono svolti da un comune fondamentale strato latino nelle regioni più profondamente latinizzate e in cui la latinità non fu sopraffatta (come invece avvenne nella Rezia settentrionale, [...] Diez in 6 gruppi (portoghese, spagnolo, francese, provenzale, italiano e romeno) è fondata su criteri politici più che linguistici, dato che il punto di partenza è la lingua letteraria e l’unità culturale e nazionale; e anche l’ampliamento di ...
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(fr. Limousin) Regione storica della Francia occidentale. Consiste in un altopiano inclinato da E a O (alt. media 500-200 m), limitato a N dai monti della Marche e a S dai monti del Limosino. L’altopiano [...] (1790) posero fine all’autonomia della regione.
Nel 13° sec. era detta limosino la lingua dei trovatori provenzali, cioè ogni varietà del provenzale perché la lingua letteraria ebbe nel L. grande voga e impulso. In questo senso il termine fu ripreso ...
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Componimento lirico di origine provenzale, che incontrò grande fortuna, soprattutto nella lirica in lingua d’oïl (pastourelle). Ha generalmente lo schema fisso di un contrasto amoroso tra un cavaliere [...] (per lo più l’autore stesso) e una pastora che talvolta accetta, più spesso respinge, i doni e l’amore di quello. Lo schema metrico è quello della ballata, con melodia diversa nel ritornello rispetto alla ...
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Poeta provenzale, sacerdote e, per un breve periodo, frate minore (n. Saint-Antonin de Rouergue, Tarne-et-Garonne, 1300 circa). È autore di alcuni componimenti di argomento religioso e morale, nei quali [...] deplora e satireggia, seguendo una tradizione già largamente fissata e portata a livello d'arte in lingua d'oc da Peire Cardenal, i costumi del clero e in genere vizî e difetti di gruppi d'ogni ceto. Notevoli tra questi, un componimento di 293 versi, ...
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Trovatore provenzale (m. 1173), conte d'Orange e signore di Courthezon (Valchiusa). Può considerarsi, con Marcabruno e Arnaldo Daniello, uno dei maggiori esponenti del trobar clus, con forti cadenze di [...] sottigliezze stilistiche. Restano di lui circa quaranta liriche, un sirventese e una tenzone con Giraldo di Borneil, l'esempio più antico di disputa letteraria composta in una lingua moderna. A lui Beatrice de Dia indirizzò alcune liriche d'amore. ...
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Poeta tedesco (n. presso Maastricht metà sec. 12º). Con l'Eneit, rifacimento del francese Roman d'Énéas, importò in Germania la poesia cortese di argomento classico. Ha rilievo per l'affermazione della [...] rima pura e di una lingua libera da influssi dialettali e soprattutto per la diffusione della nuova concezione cortese dell'amore, pia leggenda del Servatius si rivela uno stile prevalentemente epico. I Lieder rivelano un chiaro influsso provenzale. ...
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