BORGOGNONI, Teodorico
Antonio Alecci
Figlio di Ugo, nacque a Lucca nel 1205. Ultimo di quattro fratelli, seguì nel 124 il padre a Bologna. Molto probabilmente in giovane età entrò nell'Ordine dei domenicani, [...] di Parigi, Nouv. acquis. lat. 548 e, tradotto in lingua catalana, ms. esp. 212 (94 del catalogo di Morel-Fatio cit.); di recente è stato scoperto e pubblicato un riassunto in provenzale (A. Thomas, Traduction provençale abrégée de la Mulomedicina de ...
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SESTINI, Domenico
Francesco Surdich
SESTINI, Domenico. – Nacque a Firenze il 10 agosto 1750. Non si conoscono i nomi dei genitori.
Intraprese la carriera ecclesiastica vestendo l’abito degli scolopi [...] – all’epoca capitale dell’Impero ottomano –, dove apprese la lingua turca – che allora era scritta con i caratteri arabi e cercò di imbarcarsi alla volta di Livorno su un vecchio bastimento provenzale che, dopo aver fatto sosta a Salonicco e a Scio ...
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Il monottongo è un’articolazione vocalica stabile caratterizzata da un unico timbro, in opposizione alle articolazioni vocaliche che mostrano un cambiamento qualitativo nel corso della loro produzione [...] [e] hanno poi subito i processi attivi per quelle vocali nelle singole lingue romanze: in italiano si è avuto dunque regolare dittongamento in sillaba aperta e trentini, nel romeno, nell’antico provenzale e nella maggior parte delle parlate occitane ...
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Lingue, regno d'Arles
AAlberto Varvaro
Nel Duecento, la linea di separazione tra lingue germaniche e lingue romanze non corrispondeva in nessun caso al confine tra Regno di Germania e Impero, a est, [...] Francia. Tuttavia subito verso sud erano terre d'Impero ma di lingua gallo-romanza lo Hainaut, l'intera regione vallone con Liegi e primo di Besançon del 1242. Segue di poco l'area franco-provenzale: a Lione il primo documento volgare è del 1246. L' ...
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Castiglia
Vito Tirelli
. L'accenno al regno di C. in Pd XII 53-54 funge da puro riferimento geo-politico e serve a meglio localizzare topograficamente Calaruega (Calaroga), città natale di s. Domenico.
Dopo [...] abbia voluto riflettervi un implicito giudizio di immaturità letteraria della lingua. Sorprende, a ogni modo, di non trovare alcun . Oltre che come poeta e prosatore in castigliano, provenzale e gallego-portoghese, la fama di Alfonso come protettore ...
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Il sonetto è la forma metrica più celebre e fortunata della tradizione lirica italiana (Beltrami 20024: 99-100, 274-289; per l’uso dantesco, Baldelli 1976). Nella forma tipica si compone di 14 endecasillabi [...] d’Arezzo e di Monte Andrea (➔ Duecento e Trecento, lingua del). Le articolazioni sintattiche nello spazio breve del sonetto possono stanza di ➔ canzone, secondo il tipo della cobla esparsa provenzale (tra questi, Antonelli 1989).
Per le sue doti di ...
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L’aferesi (lat. aphaeresis, dal gr. aphairéo «sottrarre») è un fenomeno fonetico che consiste nella caduta di uno o più foni all’inizio di parola (Del Popolo 20042).
L’aferesi è diffusa soprattutto nel [...] ematite), micidiale (< homicidialem), noia (dal provenzale enoja), vantaggio (dal franc. avantage).
Nell’
Berretta, Monica (1994), Il parlato italiano contemporaneo, in Storia della lingua italiana, a cura di L. Serianni & P. Trifone ( ...
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Per isola linguistica si intende una comunità (o un insieme ridotto di comunità geograficamente contigue) in cui sia tradizionalmente in uso una varietà linguistica nettamente diversa da quella praticata [...] di sopra di confini politici): quindi si definiscono penisole l’Alto Adige/Südtirol rispetto all’area transalpina di lingua tedesca o i territori di parlata provenzale che continuano al di qua delle Alpi la realtà dialettale del sud della Francia.
La ...
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Nella retorica classica e nella linguistica testuale moderna il termine anadiplosi (lat. conduplicatio, adiectio, reduplicatio, e in greco anche epanidiplōsis «reduplicazione», epanastrophē «ritorno», [...] del termine ripetuto. Così, nel recuperare la tradizione provenzale degli schemi metrici delle coblas capfinidas, Dante mostra , Luca (1989), Grammatica italiana. Italiano comune e lingua letteraria. Suoni, forme, costrutti, con la collaborazione ...
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Aimeric de Belenoi (Namericus de Belnui)
Fabrizio Beggiato
Trovatore (prima metà sec. XIII), citato da D. in VE II VI 6 fra i " dictatores illustres ", e II VII 3 fra gli autori di canzoni in endecasillabi. [...] , The Troubadours of D., Oxford 1902, 170-172; C. De Lollis, D. e i trovatori provenzali, in " Flegrea " I (1899) 322 ss.; E. Monaci, Poesie in lingua d'oc e lingua d'oîl allegate da D. nel " De vulgari eloquentia ", Roma 1909; E. Hoepffner, D. et ...
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