PIRANDELLO, Luigi
Simona Costa
PIRANDELLO, Luigi. – Secondogenito di Stefano, commerciante di zolfo, e Caterina Ricci Gramitto, nacque a Girgenti (Agrigento dal 1927) il 28 giugno 1867, in una cascina [...] anno di svolta per il teatro pirandelliano, con le rappresentazioni in lingua di Così è (se vi pare), assurto, già nel di O. Frau - C. Gragnani, Milano 2002, cui si aggiungono Provenzale: Bonn a/Rh. 1889-90: manoscritto, Palermo 1998; Taccuino di ...
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Filosofia
Alfonso Maierù
Nella cronaca attribuita a Niccolò Jamsilla, Federico II è presentato come studioso di filosofia e promotore degli studi filosofici: "giacché era studioso di filosofia, ch'egli [...] "che riguardano gli uomini civili e onesti", come "la scienza della lingua, la morale, la meditazione" e simili; la parte volgare comprende per le tre religioni del libro. Jacob Anatoli, ebreo provenzale che faceva parte della corte e si era legato d ...
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Il lessico è l’insieme dei lessemi (o, con termine non tecnico, delle parole) di una lingua. Come altre lingue nazionali, che vengono usate da secoli per molte delle principali funzioni comunicative, anche [...] Francia e nel Mediterraneo orientale (➔ mercanti e lingua). Ma un ruolo di primo piano fu svolto soprattutto dal superstrato culturale costituito dalla letteratura provenzale e francese. Esempi di provenzalismi del lessico comune sono bandiera, bugia ...
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Si assumono come riferimenti cronologici simbolici di questa voce il 1211, anno del primo documento fiorentino conservato, e il 1375, anno della morte di Boccaccio.
Il Duecento è il secolo nel quale il [...] può però almeno dire che quello dei poeti doveva essere non un ‘siciliano puro’, bensì una lingua elaborata per la poesia, composita, ricca di provenzalismi e di latinismi, e che doveva ricorrere a forme alternative, come per es. amuri, propriamente ...
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I primi esempi di uso letterario dell’italiano da parte di uno scrittore straniero sono i due componimenti del trovatore provenzale Raimbaut de Vaqueiras (che tra il 1180 e i primi del Duecento vive e [...] già in grado di giocare sapientemente sul polimorfismo di una nascente lingua di ➔ koinè (per es., per la prima persona singolare in un senso che si colloca all’incirca tra il sirventese provenzale e l’epos dantesco della Commedia.
Quest’ultimo è del ...
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Il termine ortografia (dal gr. ortographía, comp. di orthós «retto, corretto» e -graphía «scrittura») identifica l’insieme delle convenzioni normative che regolano il modo di scrivere una lingua considerato [...] fonetica non è infatti, arbitraria, ma dipende dall’idea di lingua che si ha in un certo periodo.
Dato che non esisterebbe latino e di altri modelli linguistici influenti, come il provenzale, si rivelano, infatti, insufficienti per trascrivere i ...
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CONTINI, Gianfranco
Paola Italia
Nacque a Domodossola il 4 gennaio 1912 da Riccardo (nato a Chiari, provincia di Brescia), impiegato ferroviario, e da Maria Cernuscoli (nata a Rivolta d’Adda, in provincia [...] specializzazione intrapresi, base degli studi filologici successivi: la poesia provenzale e francese (da Per la conoscenza di un serventese 1970] e nel 1950 con La stilistica di Giacomo Devoto [in Lingua Nostra, XI, 1950, 2-3, pp. 51-57) che tuttavia ...
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EQUICOLA, Mario
Paolo Cherchi
Nacque ad Alvito (Frosinone) verso il 1470.
Della sua famiglia e del suo vero cognome non abbiamo notizie sicure. Secondo il Santoro - a tutt'oggi il maggior biografo dell'E. [...] ; G. Schizzerotto, Cultura e vita civile a Mantova fra '300 e '500, Firenze 1977, pp. 5-27 (sui codici provenzali dell'E.); M. Vitale, La questione della lingua, Palermo 1978, pp. 58 s., 119 s.; G. Pillinini, La Chronica de Mantua di M. E. e la sua ...
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COLOCCI, Angelo
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Nacque a Iesi (prov. di Ancona) da Niccolò, che apparteneva ad antica famiglia cittadina, e da una sorella di Floriano Santoni. Fortunata era il nome che il Lancellotti attribuiva [...] e del portoghese, egli trova legittimamente posto anche fra i primi studiosi della lirica provenzale.
Oltre all'aver preservato e studiato preziosi testi delle lingue iberiche francese (gli appartennero un dizionario latino-francese del sec. XIV, Vat ...
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Si intendono per volgari medievali d’Italia le varietà linguistiche diverse dal latino scritte in Italia nel medioevo e nel primo Rinascimento prima dell’imporsi del fiorentino, chiamato ben presto toscano [...] d’Italia (ma c’era probabilmente anche un toscano, Paganino). La lingua usata da tutti è un siciliano non localizzato in nessun centro preciso dell’isola, nobilitato dal provenzale, da cui i poeti traevano il modello letterario per la loro produzione ...
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