Nato il 27 luglio 1835 a Val di Castello, in quel di Pietrasanta, da Michele, medico di sentimenti liberali, e da Ildegonda Celli, crebbe nella Maremma pisana, a Bolgheri e a Castagneto, educato fortemente [...] tedeschi; poi s'adoperò molto per capire ugualmente gl'Inglesi. L'incarico delle lingue e letterature neolatine, tenuto per molti anni, gli fu incentivo a imparare il provenzale e lo spagnolo; e se non diventò mai un maestro di quella materia così ...
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La d. nasce nel 19° secolo con ritardo rispetto alla linguistica tout court, e non soltanto perché ne forma un sottoinsieme ancillare, dedito all'indagine sulle varietà (di frequente segnate da inferiorità [...] "scoverta", cfr. G. I. Ascoli, P. Meyer e il franco-provenzale, in Archivio Glottologico Italiano, 2 (1876), pp. 385-95; e G. Rohlfs, La struttura linguistica dell'Italia, in Studi e ricerche su lingue e dialetti d'Italia, Firenze 1937, pp. 6-25 (e v ...
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LINGUAGGIO
Giulio Bertoni
. La linguistica (v.) non si è sottratta, com'è naturale, al destino di tutte le scienze. In questi ultimi decenni alcuni problemi sono tramontati, altri sono sorti all'orizzonte. [...] variare di tempi e che non ha valore oggettivo. L'assunzione a lingua sociale, per una lunga scala di gradi, si compie in virtù la lucertola nell'Emilia? Chi chiamò dapprima in franco-provenzale martí (martello) il dente molare? Chi disse la ...
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Il cibarsi di carne umana. Gli scrittori antichi avevano già raccolto notizia di tale usanza fra alcuni popoli lontani: Erodoto (IV, 18, 106; VI, 26) per l'Asia interna, Strabone (XV, 710) per l'India, [...] del cadavere dei nemici, specialmente del cervello e della lingua, credendo di assimilarsi in tal modo le virtù e la novella del Decameron (IV, 9) che, seguendo una fonte provenzale, narra come un marito tradito dia da mangiare alla propria moglie il ...
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. Col titolo di canzoni di gesta (chansons de geste) si designano da ottanta a novanta poemi francesi medievali eroici, che costituiscono, nel loro complesso, ciò che comunemente si dice epopea nazionale [...] , che, si potrebbe dire, ha fornito gli schemi e la lingua all'epopea di Francia. Egli ha notato che la leggenda di Orlando Antiochia ci è rimasto anche un frammento di un poema provenzale. La conquista di Gerusalemme è narrata nel poema Jérusalem. ...
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. Sebbene non sia sempre possibile distinguere la letteratura propriamente fiamminga da quella dei Paesi Bassi del Nord (v. belgio: Letteratura; olanda: Letteratura; paesi bassi: Letteratura), che hanno [...] derivata da un romanzo francese e di poesie liriche d'ispirazione provenzale. Sebbene si servisse del suo dialetto limburghese, era orientato verso Bassi del Nord (1815) rimette in onore la lingua popolare; ma per poco, poiché la rivoluzione del 1830 ...
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Nacque a Toledo il 23 novembre 1221, morì a Siviglia il 4 aprile 1284. Figlio di Ferdinando il Santo e di Beatrice di Svevia, successe al padre sul trono di Castiglia e León (i giugno 1252). Nessuno dei [...] 'ispirano alla tradizione popolare galiziana e qualcuna alla provenzale. Liriche e narrative, animate da un ingenuo Murcia e di Toledo accomunava uomini di varie patrie, di varie lingue, di varie religioni tutti volti ad attingere, in un nobile ...
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DICTAMINUM Nel Medioevo l'arte del comporre ebbe per oggetto principale l'epistolografia, e la scuola mirò a rendere il giovane esperto a scrivere lettere. Tutti i precetti dati dagli antichi retori sull'invenzione, [...] più celebri furono le artes del cardinale Transmundo, di Ponzio il Provenzale, di Giovanni Anglico, di Pietro di Blois, di Guido Faba, la sua efficacia anche sulla prosa letteraria delle nuove lingue romanze, specie sull'italiana. In Italia si cercò ...
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Fondatore della glottologia romanza, nato a Giessen il 15 marzo 1794; morto a Bonn il 29 maggio 1876. Frequentò il ginnasio e l'università di Giessen, dove, sotto la guida di F.G. Welcker, si dedicò dapprima [...] romanza. L'unità linguistica del mondo neolatino apparve allora pienamente dimostrata. L'ipotesi di una lingua intermediaria (il provenzale) fra latino e romanzo fu distrutta con argomenti e prove irrefutabili. Le parti trattate con maggiore ...
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VILLENA, Enrique de
Alfredo Giannini
Scrittore spagnolo, nato nel 1384, morto nel 1434; fu della stirpe reale d'Aragona per parte di padre e di quella di Castiglia per parte di madre. Avrebbe potuto [...] meno pesanti sono le traduzioni che fece, le prime in lingua castigliana, dell'Eneide di Virgilio e della Divina Commedia, amnbedue giuntoci frammentario, di precettistica poetica d'origine provenzale intitolato Arte de trobar, suggerito forse dal ...
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