In grammatica, il modo corretto di scrivere, ossia l’impiego corretto dei segni grafici e d’interpunzione in una determinata lingua, e l’insieme delle norme che lo regolano.
Teoricamente l’o. di una lingua [...] a esigenze di semplificazione o di chiarificazione vivamente sentite. In Francia e Spagna, come anche nei paesi di linguaportoghese, nederlandese, tedesca, si sono avuti più volte interventi governativi o, secondo i casi, accordi tra i governi ...
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Undicesima lettera dell’alfabeto latino.
linguistica Il nome italiano elle e quello latino el sono costituiti dal suono stesso della lettera con una vocale d’appoggio; il nome greco λάμβδα deriva invece [...] speciali combinazioni come l’italiano gl(i), lo spagnolo ll, il portoghese e provenzale lh, il croato lj, l’ungherese ly.
In punto di articolazione, essendo pronunciata con il dorso della lingua aderente al palato: la stessa differenza che corre tra ...
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Prima di affrontare la descrizione del sistema fonologico dell’italiano, occorre illustrare brevemente il significato del termine fonologia. Lo studio dei suoni prodotti dall’apparato fonatorio è l’oggetto [...] (tecnicamente, bimorico). Si noti che in italiano, francese, spagnolo, portoghese e russo il nucleo è occupato esclusivamente da vocali; in altre lingue (ad es., inglese o anche certe lingue slave come lo sloveno) in questa collocazione si trovano ...
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La sintassi si occupa dei modi in cui le parole possono combinarsi, delle strutture (o costruzioni) che così si ottengono e degli effetti che tali combinazioni hanno su altri piani, come quello della ➔ [...] posizione dei clitici rispetto al verbo è più variata che in altre lingue, come effetto di un’evoluzione più vistosa. Essa dipende dalla forma in italiano (come in altre lingue romanze, soprattutto il portoghese) varie formule incorporano una scissa ...
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Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] si conserva femminile solo in sardo (e in portoghese), mentre altrove passa al maschile (in tosc. esempi ricorrono in fior. già nella seconda metà del XIV secolo. Normale, nella lingua letteraria, è l’oscillazione tra il tipo -eva, -iva e il tipo ...
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Il soggetto (dal lat. subiĕctu(m) «che sta sotto», calco del gr. hypókeímenon) indica una funzione grammaticale fondamentale nella frase, insieme a quelle di ➔ oggetto e di predicato (➔ predicato, tipi [...] il soggetto è sempre espresso, anche quando non argomentale;
(b) lingue a soggetto nullo, come l’italiano, lo spagnolo o il latino del soggetto. Le varietà romanze meridionali (il portoghese, lo spagnolo, parte dell’occitanico, il catalano ...
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Insieme alle ➔ consonanti, le vocali (dal lat. (litteram) vocālem «lettera provvista di voce») sono una delle due fondamentali categorie di foni linguistici (➔ fonetica; ➔ fonologia).
Per definire le vocali [...] «partita (di merce)» ~ long /lõ/ «lungo»), in portoghese e anche in alcuni dialetti piemontesi, lombardi, liguri, emiliani, veneti seconda formante (F2) è collegata al grado di avanzamento della lingua: più sono elevati i valori di F2 (e maggiore è ...
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Il lessico è l’insieme dei lessemi (o, con termine non tecnico, delle parole) di una lingua. Come altre lingue nazionali, che vengono usate da secoli per molte delle principali funzioni comunicative, anche [...] portoghese nei confronti dell’italiano sia stato soprattutto un tramite di esotismi, entrati nella nostra lingua di lessemi ereditati dal latino, un 12% di lessemi provenienti da altre lingue e un 35% di lessemi formati in italiano. Più di un terzo ...
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La grammaticalizzazione è il fenomeno per cui forme linguistiche libere (per es., parole) perdono gradualmente l’autonomia fonologica e il significato lessicale, fino a diventare forme legate con valore [...] vais manger «sto per mangiare, mangio tra poco»; in portoghese la prima persona plurale del verbo ir «andare» seguita da gli ismi) è diventato un nome astratto, parallelo ai casi di altre lingue (ingl. the isms, ted. die Ismen). O si consideri ancora ...
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Le completive sono frasi subordinate che svolgono la funzione di ➔ soggetto, oggetto diretto (➔ oggetto) o complemento indiretto del verbo della frase reggente, come negli esempi seguenti:
(1) che sono [...] aver speso tanti soldi [completiva obliqua]
Anche nelle altre lingue romanze la forma con infinito semplice alterna con quella complementatore + infinito. In francese, spagnolo e portoghese (Bach, Brunet & Mastrelli 2008: 326), diversamente dall ...
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portoghese
portoghése agg. e s. m. e f. [dal port. portuguez, lat. mediev. Portucalensis]. – 1. agg. e s. m. e f. Del Portogallo, stato dell’Europa occid., nella parte della penisola iberica che si affaccia sull’oceano Atlantico: il popolo...
lusismo
luṡismo s. m. [dal port. lusismo, der. di luso = lusitano «portoghese»]. – In linguistica, vocabolo, locuzione o costrutti proprî del portoghese, soprattutto in quanto usati in una lingua diversa.