GUERRA MONDIALE, SECONDA
Mentre il conflitto si estendeva così al Pacifico ed all’Indiano, l’anno 1941 si chiudeva con una serie di importanti manifestazioni diplomatiche. Tra il 3 e il 5 dicembre il [...] Uniti, dopo avere ascoltato l’esposizione del punto di vista polacco, si limitò a suggerire a Mikolajczyk di recarsi personalmente a tutti i documenti, presentati alla Corte nella lingua originale dei singoli documenti. Sono queste, indubbiamente ...
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SAVOIA
Armando TALLONE
Armando TALLONE
Walter MATURI
. L'origine della Casa di Savoia è controversa e offre ancora argomento a discussioni. Comunemente se ne dà come capostipite Umberto I, soprannominato [...] ora si dubita fortemente che tale sia stato Filippo Senzaterra. La lingua ufficiale era la latina tanto di qua quanto di là dalle Cominciata la guerra, che fu detta di successione polacca, Carlo Emanuele III assunse il comando delle forze alleate ...
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TURCHI.
Ettore ROSSI
Carlo TAGLIAVINI
Ernst KUHNEL
Egon WELLESZ
Sommario: Etnologia e storia (p. 519); Le lingue turche (p. 523); La lingua 'osmānlï (p. 526); Letterature (p. 527); Arte (p. 533); [...] turca nel 1919 si estendeva al 2 per cento dei musulmani.
Polonia. - Vi sono circa 7000 Tatari musulmani di lingua russa e polacca, detti Lipka, discendenti dai Tatari dell'Orda d'Oro stanziativisi nel sec. XV per invito di un granduca di Lituania ...
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ROMANTICISMO
Giuseppe GABETTI
Giovanni MAVER
Giulio Carlo ARGAN
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. Movimento spirituale che, tra la fine del Settecento e la metà dell'Ottocento, si estese a tutti i popoli d'Europa, determinando [...] linguaggio nascono a un solo parto: la poesia è "la lingua madre del genere umano".
Ogni elemento intellettualistico esula così dalla opere trovano lettori attenti e docili anche fra i Polacchi e i Russi. Non mancano neanche influenze reciproche ...
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SOCIOLOGIA
Raymond Boudon
Costantino Cipolla
Roberto Cipriani
Filippo Barbano
Filippo Barbano
(XXXI, p. 1019; App. III, II, p. 761; IV, III, p. 356)
Logica ed epistemologia della sociologia. - Le [...] i loro studi valendosi della cultura sociologica di lingua inglese o, in particolare, statunitense. Fra le Firenze 1968 (F. Alberoni); W.I. Thomas, F. Znaniecki, Il contadino polacco in Europa e in America, 2 voll., Milano 1968 (L. Gallino); ...
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METRICA (gr. μετρική [τέχνη]; da μέτρον "misura")
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Ambrogio BALLINI
Giorgio PASQUALI
Salvatore BATTAGLIA
Nicola FESTA
Andreas HEUSLER
Roman JAKOBSON
È il complesso dei [...] nettamente le differenze quantitative; in cèco l'accento è legato alla sillaba iniziale, in polacco alla penultima, e quindi irrilevante in ambedue queste lingue dal punto di vista della costituzione della parola; in serbo-croato l'accento è legato ...
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SERBO-CROATI
Pier Gabriele GOIDANICH
Giovanni MAVER
I Serbi e i Croati, popoli Slavi meridionali, facenti parte della Iugoslavia, hanno in comune, nei limiti che si dirà, la lingua letteraria che, [...] dire che tale produzione, a parte il suo valore documentario (nei secoli XVI e XVII non vi sono, in lingue slave, che due letterature: la polacca e la serbo-croata di Dalmazia e Ragusa), sia del tutto priva di valore artistico. I poeti dalmati, pur ...
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Verità
Massimo Dell'Utri
(XXXV, p. 164)
In sintonia o in contrasto con la tradizione, buona parte della riflessione novecentesca sul concetto di v. può essere vista come un tentativo di esplicitare [...] della verità.
Nell'ambito della cosiddetta Scuola logica polacca S. Leśniewski aveva sintetizzato l'interpretazione classica mediante una sua traduzione, nel caso l'enunciato appartenga a una lingua diversa da quella in cui si articola lo schema), in ...
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NOVELLA
Bruno LAVAGNINI
Ferdinando NERI
Salvatore ROSATI
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. Impossibile definire con sufficiente precisione la novella, che nei varî tempi e paesi assume aspetti diversi. Accenneremo qui ai fatti [...] , favole di Luqmān), e fu tradotto in tutte le lingue letterarie d'Europa, ottenendo veramente il fine annunziato dal titolo abbiano creato un tipo speciale di novella. Fra i novellieri polacchi della fine del sec. XIX e del principio del secolo XX ...
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GASTRONOMIA (gr. γαστήρ "ventre, stomaco" e νόμος "regola")
Ugo Enrico PAOLI
Mariano Edoardo CANNIZZARO
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È il complesso delle regole e delle usanze relative alla preparazione dei cibi: regole e [...] ), diverse carni ghiacciate, parecchi cibi comuni alla cucina polacca.
Bibl.: Antichità classica: V. Hehn, Kulturpflanzen u 1863; LVII Ricette d'un libro di cucina del buon secolo della lingua, a cura di S. Morpurgo, Bologna 1890; Le Viandier de ...
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polacco
(ant. pollacco) agg. e s. m. (f. -a) [dal pol. polak, connesso con lo slavo pole «campo, pianura»] (pl. m. -chi). – 1. agg. Della Polonia, territorio e stato dell’Europa centrale: la storia, la letteratura p.; le danze p.; i profughi...
l, L
(èlle) s. f. o m. – Undicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola (L) deriva, come per il lambda greco (Λ), da una modificazione di quella che aveva nell’alfabeto fenicio, mentre la minuscola è derivata dalla maiuscola...