I confini dell’Italia linguistica non coincidono perfettamente con quelli dello Stato italiano. In generale, il rapporto tra comunità linguistica e spazio geografico è assai più complesso e articolato [...] soltanto il 6,5% della popolazione è infatti risultata di lingua madre italiana, mentre nel 1980 la percentuale raggiungeva il 10% soneto in spagnolo e portoghese; sonnet in francese, inglese, olandese; sonett in tedesco e in svedese; sonet in danese ...
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Con germanismi si intendono tutti i ➔ prestiti lessicali provenienti da lingue germaniche, antiche e moderne (che hanno origine comune dal germanico, una lingua completamente ricostruita; Arcamone 1994: [...] (vanga al posto di bipalium). La documentazione in tutte le lingue romanze assicura che si tratta in molti casi di voci molto latine (allergia, autismo, paritetico, schizofrenia).
Dall’olandese sono arrivate all’italiano parole dell’ambito marittimo ...
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Il dizionario (lat. mediev. dictionarium > dictio, -ionis «espressione, discorso») costituisce indubbiamente uno degli strumenti più importanti per la conoscenza e la salvaguardia delle lingue. Mediante [...] è quella dei dizionari analogici, molto diffusi invece nei paesi di lingua inglese (ma anche in Francia e in Germania). Essi raccolgono in le lingue di cultura, antiche e moderne (inglese, francese, tedesco, latino, greco, ebraico, arabo, olandese, ...
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Il termine interferenza si riferisce all’azione di un sistema linguistico su un altro e agli effetti provocati dal contatto tra lingue, e si usa in una duplice accezione: per indicare i ➔ prestiti di elementi [...] ➔ paretimologia. Un termine straniero può essere erroneamente accostato a parole note della lingua che lo accoglie: per es., l’ital. stoccafisso proviene dall’olandese stokvisch, composto di stok «bastone» e visch «pesce», con il secondo componente ...
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BAFFI, Pasquale
Armando Petrucci
Carlo Francovich
Nacque l'11 luglio 1749 a Santa Sofia d'Epiro (Cosenza), un villaggio fondato da profughi greco-albanesi alla fine del sec. XV, e l'origine greca del [...] anni, il B. fu indotto a dedicarsi intensamente allo studio della lingua e della letteratura greca, con spiccata preferenza per gli autori dei permise di venire in contatto con il grande filologo olandese F. Ruhnken, che gli fu largo di consigli ...
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Con genere e lingua ci si riferisce all’ampia problematica di studi, tipicamente interdisciplinari (in ingl. gender studies), sui risvolti sociali e culturali delle differenze sessuali e biologiche che [...] dell’uomo rispetto al ruolo subordinato delle donne. Anche nella designazione delle professioni, perfino in inglese o in olandese (lingue parlate in paesi in cui si è molto discusso e legiferato su queste problematiche), persiste, in uno strumento ...
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La punteggiatura (lat. interpunctio) è un sistema di segni convenzionali impiegato nello scritto per segnalare le relazioni logiche e sintattiche tra le diverse parti della frase, le pause della lettura [...] in catalano; pontuaçao in portoghese; interpunctie in olandese; interpunktion in svedese e in danese; nelle Etymologiae di Isidoro di Siviglia (VII sec.), il testo in lingua latina in cui la descrizione dell’interpunzione è più accurata. Isidoro ...
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I pronomi personali, come tutti i ➔ pronomi, sono una sottoclasse della categoria più generale delle cosiddette pro-forme, parole semanticamente vuote (o quasi) che servono a sostituire altre unità linguistiche [...] pronome. In altre parole, la frase può apparire senza soggetto: è una proprietà della lingua italiana, a differenza di altre lingue (come l’inglese, il francese, il tedesco, l’olandese, ecc.) in cui il soggetto va espresso obbligatoriamente.
Nella ...
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Sono espressioni cataforiche in senso stretto quelle espressioni che possono essere interpretate solo attraverso il rinvio a uno specifico elemento presente nel co-testo successivo (➔ contesto), detto [...] pittura di paesaggio inaugurata alla fine del Seicento dall’olandese Gaspar van Wittel e attecchita in Italia, da Roma Duca, Maria G. & Solarino, Rosaria (2006), Lingua italiana. Una grammatica ragionevole, Padova, Unipress.
Sabatini, Francesco ...
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I deonomastici (o deonimici; La Stella 1982; Schweickard 2002-) sono lessemi formati a partire da nomi propri. Possono essere di vari tipi secondo la base di derivazione (anche detta eponimo): si chiamano [...] Rainer 2004: 388). Da notare che con basi di altre lingue il suffisso -iano può o meno indurre un acclimatamento della risulta essere tra i più produttivi per formare etnici (cinese, olandese, bolognese, viennese), seguito da -ano (che, a differenza ...
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olandese
olandése agg. e s. m. e f. – 1. agg. Dell’Olanda, relativo all’Olanda, cioè alla regione settentr. del Regno dei Paesi Bassi; impropriamente ma correntemente l’aggettivo è esteso, in luogo di neerlandese, all’intero territorio dello...
afrikaans
‹afrikàans› s. m., oland. («africano»). – Lingua dei Boeri della Repubblica Sudafricana, che, sviluppatasi dall’olandese dei coloni del sec. 17°, è diventata, accanto all’inglese, lingua ufficiale. Differisce dall’olandese per una...