etimologia
Franco De Renzo
L'origine delle parole
Qual è l'origine della parola testa? O della parola bocca? Entrambe sono parole molto comuni, che impariamo facilmente già nei primi anni di vita. Come [...]
Da dove provengono le parole dell'italiano?
L'italiano (come anche il francese, lo spagnolo, il portoghese) è una linguaneolatina, che deriva cioè direttamente dal latino. Questo vuol dire che la maggior parte delle parole italiane sono di origine ...
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IVE, Antonio
Domenico Proietti
Nacque a Rovigno, in Istria, il 13 ag. 1851 da Pietro ed Eufemia Ruffini, in una famiglia originaria di Spalato (il cognome Ive è la forma croata corrispondente all'italiano [...] dell'I. furono prevalentemente assorbiti da ricerche dialettologiche. A cominciare da quelle sul dalmatico o veglioto (l'antica linguaneolatina parlata in Dalmazia), che sopravviveva ai tempi dell'I. nel parlato dell'isola di Veglia e verso cui l ...
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Stato dell’Europa occidentale, all’estremità ovest del Bassopiano Germanico. Si affaccia sul Mare del Nord e comprende le foci del Reno, della Mosa e della Schelda. Il territorio, in continua evoluzione [...] poetica diede un’impronta determinante alla produzione letteraria neolatina di tutto il 17° secolo. Hensius però ad aver recepito lo spirito rinascimentale promuovendo una letteratura in lingua nazionale.
Tra i primi umanisti fu anche D.V. ...
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Stato dell’Europa centrale. Confina a N con l’Austria, a NE con l’Ungheria, a SE e a S con la Croazia, a O con l’Italia; si affaccia sul Mar Adriatico per un breve tratto (46 km) a SO.
Il territorio è [...] ), nonché del lessico e della sintassi tedesca e neolatina delle parlate confinanti. L’alfabeto è quello latino opera di P. Trubar (16° sec.), si gettarono le basi di una lingua e di una letteratura slovene moderne. Ma l’entusiasmo per le nuove idee e ...
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(XV, p. 338)
Filologia classica. - Nell'ultimo sessantennio la f. classica − intesa come disciplina rivolta allo studio dei testi greci e latini antichi con particolare attenzione alla loro trasmissione, [...] del latino (si parla, senza timore di confusione, di ''neolatino'') si è segnalato, fra altri classicisti, A. Traina col libro di trascrizione porta anche i segni di una persona, di una lingua e di un ambiente che può in teoria essere identificato) e ...
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Con riferimento alla nozione di discendenza generazionale che il termine ''famiglia'' implica, la locuzione f. l. fa riferimento a gruppi di lingue che risultino in qualche modo imparentate fra loro (v. [...] base comparativa parole che legano fra loro i componenti della f. neolatina; così, per es., sulla base dell'ital. carogna, franc. caso per caso le lingue germaniche, le lingue slave, le lingue celtiche, le lingue italiche, le lingue indo-iraniche. Il ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] amore in volgare tra la fine del secolo XII e l’inizio del XIII, «Cultura neolatina» 59, 1-2, pp. 1-69.
Tavoni, Mirko (1992), Il Quattrocento, in Storia della lingua italiana, a cura di F. Bruni, Bologna, il Mulino.
Tesi, Riccardo (2005), Storia dell ...
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Lingua derivata dal latino, l’italiano fa parte della famiglia romanza (detta anche, meno spesso, neolatina) insieme a francese, spagnolo, portoghese, gallego, catalano, romeno e altre minori. A causa [...]
(e) dal fatto che la coesione (➔ coesione, procedure di) del testo è assicurata da una rete di clitici più fitta che in altre lingue romanze: basti pensare che lo spagnolo non ha un equivalente di ne, e che ad alcune formule con uno o due clitici il ...
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I primi testi volgari d’area italiana sono tradizionalmente considerati i Placiti capuani (marzo 960 - ottobre 963): un debutto tardo rispetto a quello francese (i Giuramenti di Strasburgo, primo documento [...] Francorum di Gregorio di Tours (VI sec.) e il cosiddetto «Fredegario» (VII sec.) mostrano una lingua ormai assai evoluta in direzione neolatina; varie scriptae non letterarie presentano del resto con sistematicità fenomeni non più riconducibili a una ...
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Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] proponendo la novità di un’Italia intesa «come spazio della lingua letteraria» (Bruni 2010: 76).
La prima metà del IX volgare tra la fine del secolo XII e l’inizio del XIII, «Cultura neolatina» 59, 1-2, pp. 1-69.
Väänänen, Veikko (1971), Introduzione ...
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neolatino
agg. [comp. di neo- e latino]. – Detto delle lingue (chiamate anche romanze) che si sono svolte da un comune fondamentale strato latino, nelle regioni più profondamente latinizzate dell’impero romano (e che sono, da occidente verso...