Il periodo ipotetico (detto meno spesso costrutto condizionale) è una costruzione formata da due frasi, la principale (detta apodosi, cioè «conseguenza») e una subordinata ipotetica (detta protasi, cioè [...] nella loro struttura formale, a se paghi non ti denuncio e naturalmente esaltano l’implicito se non paghi ti denuncio. Il ladro che standard francese si je pouvais, je le ferais (➔ lingue romanze e italiano), è invece attestato solo sporadicamente ...
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Melchiorre Cesarotti (Padova, 1730 - Selvazzano, presso Padova, 1808) fu uno dei maggiori rappresentanti dell’Illuminismo italiano in campo linguistico. Nacque e studiò a Padova, dove divenne insegnante [...] differenze di ceto e di pronuncia, per le quali la lingua dei colti e dei nobili è diversa da quella del volgo III): i primi sono frutto di pura convenzione o di un moto naturale degli organi fonatori (egli osserva che i suoni labiali sono i più ...
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La compresenza di più lingue negli usi dei parlanti dà luogo a una situazione di contatto linguistico. Una definizione classica di contatto linguistico si trova nell’opera di Uriel Weinreich che ha aperto [...] che in passato, un risultato del contatto fra l’italiano e le lingue materne degli immigrati, che per lo più apprendono spontaneamente la nostra lingua in contesto naturale, è il formarsi presso gruppi di immigrati di varietà etniche di italiano ...
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La commutazione di codice (ingl. code-switching) è il passaggio da una lingua a un’altra all’interno del discorso di uno stesso parlante. Non va confusa con l’alternanza di codice, che è invece la scelta [...] nei confronti del discorso bilingue, sentito come comportamento naturale e quindi non stigmatizzato.
La commutazione di codice così Cinquecento, ma risponde all’esigenza d’inventare quella lingua parlata che ai suoi tempi non esisteva ancora. In ...
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Gli impersonali sono verbi caratterizzati dalle seguenti proprietà:
(a) appaiono in costrutti privi di soggetto esplicito;
(b) nei tempi semplici il verbo è alla III persona singolare (piove, bisogna);
(c) [...] (o meteorologici) denotano il verificarsi di un evento naturale privo di agente: indicano per lo più fenomeni atmosferici personali di taluni predicati caratterizza anche stadi antichi della lingua. Nel fiorentino del Duecento, ad es., verbi ...
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Graziadio Isaia Ascoli, nato a Gorizia nel 1829 da ricca famiglia ebraica e formatosi nell’ambiente plurilingue della città, si dedicò da autodidatta allo studio delle lingue e della linguistica, pubblicando [...] Milano nel 1907.
Fonti essenziali per lo studio della lingua e delle idee linguistiche di Ascoli sono, oltre alla sua di inediti traslati attinti alle scienze naturali e applicati alla linguistica (selezione naturale, inocular l’istinto, la ...
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Vittorio Alfieri (Asti 1749 - Firenze 1803) è il maggior scrittore italiano di tragedie. Nacque nel Piemonte sabaudo, da nobile famiglia e studiò alla Reale Accademia di Torino, dove compì, come dice egli [...] difficoltà d’esprimersi in toscano era somma, e la natural ripugnanza a sparlar di sé non minore» (Alfieri Fassò, Torino, UTET (1a ed. 1968).
Alfieri, Vittorio (1983), Appunti di lingua e letterari in Opere di Vittorio Alfieri da Asti, a cura di G.L. ...
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grammatica
Franco De Renzo
Le norme che regolano una lingua
Nell'opinione di molti la grammatica rappresenta una parte dello studio della lingua, spesso fatta di faticosi esercizi o di regole da imparare [...] , che per noi può essere difficoltoso, è un fatto assolutamente naturale per i parlanti di quelle lingue. Esso avviene cioè in modo spontaneo, semplicemente usando la lingua: senza la necessità di alcun insegnamento specifico, come appunto dimostra ...
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Torquato Tasso (Sorrento 1544 - Roma 1595) affrontò nella sua opera il più ampio ventaglio di generi testuali, sia in prosa che in versi. Sono in prosa i ventisei Dialoghi di vario argomento (la nobiltà, [...] di stile. La Crusca infatti, che nel fiorentino trecentesco naturale e schietto, autarchico, aveva fondato il proprio integralismo ideologico (➔ accademie nella storia della lingua), non poteva consentire con il classicismo inquieto e ad altissimo ...
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Vincenzo Monti nacque ad Alfonsine di Fusignano (Ravenna) nel 1754. Dal 1778 risiedette a Roma, dove cominciò la carriera letteraria; nel 1797 si trasferì a Milano. Durante il regime napoleonico ebbe numerosi [...] V, 279, scandaglio V, 280). Frequentissimo è il ricorso ai latinismi, che per Monti costituisce un dato naturale e intrinseco nella lingua italiana, come ravvisato anche nello Zibaldone da Leopardi (p. 14), che giudicava la sua eleganza e sobrietà ...
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lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...
lingua elettronica
loc. s.le f. Apparecchiatura informatica in grado di rilevare e analizzare gli elementi costitutivi di una sostanza, anche alimentare. ◆ Costituita da centinaia di microsensori chimici, la lingua elettronica riesce a distinguere...