Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Scipione Maffei
Maria Teresa Fattori
Riformatore, polemista e trattatista, eclettico e collezionista, Scipione Maffei s’impegnò nell’opera di rinnovamento della cultura italiana con lo studio dell’antichità [...] della ‘presenza’ romana nel periodo postimperiale, attraverso la lingua e la cultura latine, le antiche famiglie romane, l’esiguità degli apporti demografici, artistici e architettonici dei Longobardi.
Il confronto tra l’antico e il presente, cifra ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Carlo Denina
Frédéric Ieva
Nel 1874 l’editore milanese Giulio Bestetti pubblicò una mediocre e incompleta edizione in un solo volume dell’opera più nota di Carlo Denina, Delle rivoluzioni d’Italia (3 [...] , dove gli fu assegnata la cattedra di eloquenza italiana e lingua greca.
Nel 1777 tentò di far stampare a Firenze una sua dei barbari è di segno positivo, e l’arrivo dei Longobardi in Italia nel 568 è considerato, come ha rilevato Arnaldo Marcone ...
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Antroponimo è il nome proprio di persona e antroponimia (settore dell’onomastica) è l’insieme dei nomi propri di persona (ma anche dei ➔ cognomi), come pure lo studio di questi.
Rispetto al comune termine [...] Tra V e IX secolo i nomi germanici, specie di tradizione longobarda e franca, prendono piede in tutto il mondo romanzo. «Per nome, vale a dire un rapporto con un termine significativo della lingua, può essere un motivo di scelta, come nel caso di ...
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Si intende con toponimo il nome proprio geografico (o nome locale, o nome di luogo). Si adoperano anche altri termini a seconda del tipo di toponimo: per es., agiotoponimo è quello che trae origine dal [...] e ora affievolito; a parte le forme ormai stabili nella lingua, ora i nomi stranieri mantengono la veste originaria per quanto . Ad altre etnie giunte in Italia, anche al seguito dei Longobardi, si rifanno nomi locali come Sassinoro, in Romagna e in ...
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I nomi di parentela (detti anche, raramente, singenionimi, dal gr. syngenḗs «parente, consanguineo») sono nomi che indicano legami di parentela (ma non, necessariamente, di consanguineità) tra le persone, [...] padre prevale babbo (cfr. Dante, Inf. XXXII, 9: «né da lingua che chiami mamma o babbo»), mentre in Abruzzo, Campania e Puglia al 19, 20; LEI 1979-: ad vocem), di probabile derivazione longobarda;
(c) generazione di Ego:
(i) fratello, sorella; ...
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Con germanismi si intendono tutti i ➔ prestiti lessicali provenienti da lingue germaniche, antiche e moderne (che hanno origine comune dal germanico, una lingua completamente ricostruita; Arcamone 1994: [...] vanga al posto di bipalium). La documentazione in tutte le lingue romanze assicura che si tratta in molti casi di voci molto panco, panca / banco, banca (i primi di origine longobarda, i secondi di provenienza francone attraverso il latino medievale). ...
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Mantova
Adolfo Cecilia
Giancarlo Savino
Pier Vincenzo Mengaldo
(Mantua). – Città della Lombardia, posta nella bassa pianura padana, sulla riva destra del Mincio, ove questo forma un vasto lago che [...] le gravi sofferenze derivate alla città dalla guerra tra Longobardi e Bizantini; dopo l'espugnazione avvenuta per opera tradizione trecentesca toscana e si avviò a produrre nella nuova lingua una nuova letteratura cortigiana ".
In seguito, opere di D ...
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Il termine interferenza si riferisce all’azione di un sistema linguistico su un altro e agli effetti provocati dal contatto tra lingue, e si usa in una duplice accezione: per indicare i ➔ prestiti di elementi [...] serie omogenee; per es., fra i ➔ germanismi di origine longobarda si incontrano molti termini anatomici: anca, guancia, milza, schiena, dall’apprendente alle prese con lo studio di una lingua straniera. In tale quadro le difficoltà sono dipendenti in ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La grandiosa attività di riforma politica e culturale, artistica e giuridica conosciuta [...] incontra Carlo, re dei Franchi, già divenuto anche re dei Longobardi e patrizio di Roma, il quale aveva cominciato ad arruolare New Roman); è così che dai molti latini locali, lingue semi-vernacolari lasciate alla deriva nel periodo romano-barbarico, ...
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ZACCARIA, papa
Paolo Delogu
ZACCARIA, papa. – Di origine greca, figlio di un Policronio, è l’ultimo della serie di papi di origine orientale che pontificarono a Roma tra la seconda metà del VII e la [...] Gregorio Magno, per renderli fruibili ai fedeli di lingua greca, che erano numerosi in Roma. Era avvertito 1955, pp. 426-439.
O. Bertolini, Roma di fronte a Bisanzio e ai Longobardi, Bologna 1941, pp. 479-513; Id., I rapporti di Z. con Costantino V ...
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longobardo
(ant. langobardo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. mediev. Langibardi o Langobardi o Longobardi (plur.), nome di origine discussa, che secondo alcuni significherebbe «quelli dalla lunga barba» (cfr. ted. lang «lungo» e Bart «barba»),...
traccia
tràccia s. f. [der. di tracciare] (pl. -ce). – 1. Segno lasciato nel terreno, su una superficie o in altro ambiente, da qualcosa che vi passa sopra o attraverso, che vi poggia con forza: le t. del carro sul terreno, degli sci sulla...