MEDIOEVO
Giorgio FALCO
Angelo MONTEVERDI
. Il concetto di Medioevo, cioè di un periodo storico compreso fra l'antichità e l'età contemporanea, nasce tra il Quattro e il Cinquecento nelle grandi [...] in quel rinnovamento di vita intellettuale che caratterizza il periodo estremo del dominio longobardo, essi portarono nel regno franco una miglior conoscenza della lingua e delle lettere latine, una maggior coscienza dei problemi storici e religiosi ...
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UMBRIA (A. T., 24-25-26 bis)
Riccardo RICCARDI
Umberto CALZONI
Pietro ROMANELLI
Giorgio CANDELORO
Giulio BERTONI
Giovanni F. CECCHINI
Achille BERTINI-CALOSSO
Alceste BISI-GAUDENZI
Compartimento [...] la battaglia di Tagina nel 552. Con l'invasione longobarda la maggior parte della regione entrò a far parte consonantici caratteristici dei dialetti centrali-meridionali, su cui v. italia: Lingua e dialetti (in particolare la metafonesi di -i e -u ...
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Il nome, sua estensione e vicende. - Il nome Calabria non designò durante l'età classica, come ora avviene, la penisola che si diparte, a sud-ovest, fra il Mare Tirreno e lo Ionio, dalla maggiore penisola [...] M. Pollino, allorché, di fronte all'estendersi della potenza longobarda verso mezzogiorno, i Bizantini si videro ristretti al possesso della durata e la completa ellenizzazione del paese nella lingua, nel diritto e nelle istituzioni, nella liturgia e ...
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PADOVA (A. T., 24-25-26)
Arrigo LORENZI
Giuseppe FIOCCU
Attilio SIMIONI
Tammaro DE MARINIS
Roberto CESSI
Elio MIGLIORINI
Paola ZANCAN
Giusto ZAMPIERI
Città del Veneto, con 83.000 abitanti (secondo [...] di A. Palesa (1873), dalla raccolta di testi di lingua di Roberto De Visiani e dalla collezione degli autografi.
Biblioteca 5ª, I e II; R. Cessi, L'ordinamento del territorio padovano nell'età longobarda, in Boll. mus. civ. Padova, XX, pp. 3-4; E. ...
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Nacque, ignoriamo dove, probabilmente il 2 aprile del 742. Era il primogenito di Pipino il Breve, re dei Franchi, e di Bertrada, figlia di Cariberto conte di Laon. Nulla sappiamo della giovinezza. Compare [...] e in Tuscia. Risalì quindi a Pavia; radunò molti nobili longobardi ed esiliò i più pericolosi di essi in Francia. Nel luglio si stabilì alla corte franca per educare la principessa nella lingua e nei costumi orientali. Ma in seguito erano sorti ...
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INVASIONI BARBARICHE
Giovanni Battista Picotti
BARBARICHE Le invasioni germaniche. - Alla fine del sec. I d. C., Tacito, fissando lo sguardo sulle popolazioni che abitavano oltre il limes dell'Impero [...] Iuti fra questo mare e il Baltico; Turingi fra il Weser e l'Elba; Longobardi fra l'Elba e l'Oder; Rugi verso il Tibisco; Gepidi nei monti di i Normanni accolgono qui la religione cattolica, la lingua e il costume francese. Nel settentrione i Normanni ...
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Storia della conoscenza. - Il nome Alpi si trova per la prima volta in Erodoto (lV, 46), che ricorda l'Alpis e il Karpis come due affluenti del Danubio; ma è probabile che lo storico greco, piuttosto che [...] e, spesso anastomizzati fra loro, scendono con la loro lingua di ghiaccio assai lunga - rotta da crepacci e serracchi, Franchi con le armi; nel 754 e poi nel 773 i Longobardi cercano di resistere con le armi ai Franchi nelle valli della Dora ...
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Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] con essa contrastante, non era l'origine nazionale e neppure la lingua ebraica, che generalmente non era più parlata e intesa, ma a mezzodì di una linea fra Luni e Monselice (oltre la Tuscia longobarda e l'Esarcato, la Venezia, l'Istria e l'Emilia), e ...
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Per quanto perdesse il suo nome nel diventare, come Costantinopoli o Nuova Roma, la capitale dell'Impero d'Oriente, Bisanzio ebbe la sorte di essere ancora ricordata quando si volle designare l'arte, la [...] Nel 568, sull'Italia si abbatté l'invasione dei Longobardi; intorno allo stesso tempo gli Avari, popolo di origine dal sec. II a. C., fusi in un crogiuolo unico; se l'unica lingua di cultura e per lo più d'uso rimase per molti secoli la greca, ...
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Il significato moderno della parola non è quello che essa aveva in antico e che in via secondaria continua ad avere anche oggi. Arte fu per gli antichi l'opera dell'uomo in quanto si distingua dall'operare [...] una discrepanza tra le forme d'arte, come tra la lingua scritta e la lingua parlata (così si scriveva amorem quando l'm finale era letterario, specialmente nell'Italia meridionale, già nell'epoca longobarda. Si componeva in metri oraziani, e s'imitava ...
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longobardo
(ant. langobardo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. mediev. Langibardi o Langobardi o Longobardi (plur.), nome di origine discussa, che secondo alcuni significherebbe «quelli dalla lunga barba» (cfr. ted. lang «lungo» e Bart «barba»),...
traccia
tràccia s. f. [der. di tracciare] (pl. -ce). – 1. Segno lasciato nel terreno, su una superficie o in altro ambiente, da qualcosa che vi passa sopra o attraverso, che vi poggia con forza: le t. del carro sul terreno, degli sci sulla...