Cultura ebraica
Piero Morpurgo
Una valutazione della cultura ebraica e del suo rapporto con la produzione federiciana non può prescindere dalla profonda influenza che il mondo ebraico ebbe nel contesto [...] noi l'avevamo letto tradotto dall'arabo in ebraico ‒ riacquistata la salute, a istruzione di molti dalla lingua ebraica nella latina l'abbiamo voltato" (Torraca, 1902, pp. 247-248).
La tradizione ricordata da Manfredi permette anche di sottolineare ...
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La corrispondenza epistolare comincia a diffondersi nella prima metà del Duecento, in concomitanza con la diffusione degli usi scritti del volgare, in seguito a due mutamenti di carattere materiale: l’inizio [...] di essere stato istruito a comprendere «i caratteri latini e non gli uncini mercanteschi» (Petrucci 2008: Fayard.
D’Achille, Paolo (1994), L’italiano dei semicolti, in Storia della lingua italiana, a cura di L. Serianni & P. Trifone, Torino, ...
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Dal punto di vista linguistico il fascismo riveste grande interesse, perché il regime si propose di disciplinare l’intero repertorio linguistico italiano, non limitandosi al controllo della lingua nazionale [...] (1924) adoperò generalmente un registro medio. Il programma radiofonico La lingua d’Italia, con S. Bertoni e A. Panzini, in essi vi furono talvolta riprese calcate sulla nomenclatura latina del tipo Sterzing → Vipiteno, oppure adattamenti ...
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I rapporti tra lingua e musica sono strettissimi, sia perché gran parte della produzione poetica, non soltanto italiana, è stata concepita in funzione dell’accompagnamento musicale (dall’antica tragedia [...] trattatistica, soltanto a partire dal Settecento il tedesco superò l’italiano come lingua della musicologia, fino al secolo precedente appannaggio quasi esclusivo del latino e dell’italiano (Rossi 1994: 77), quest’ultimo specialmente nell’attività ...
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Per monolinguismo si intende l’uso di un solo codice o varietà linguistica, e più specificamente nell’uso letterario di un unico registro stilistico o modulo espressivo omogeneo e selezionato da parte [...] di un’attività umanistica singolarmente precoce e precorritrice. Il latino è anche la lingua abituale della comunicazione e della riflessione in prosa (lingua internazionale della cultura al di sopra delle frammentazioni linguistiche nazionali ...
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Il termine classicismo, che appare all’inizio dell’Ottocento, deriva dell’aggettivo sostantivato classico, a sua volta prosecuzione del lat. classicus, nell’accezione di «autore eccellente, da imitare». [...] italiane ha come premessa la teoria dell’imitazione fiorita nella tradizione retorica latina tardo-medioevale (Marazzini 1999: 33-35) e fondata sulla riduzione della lingua alla letteratura e, in particolare, a quella dei ‘buoni’ autori, sulla quale ...
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Si dice spesso che la lingua franca parlata dal X secolo negli ambiti marittimi e mercantili del Mediterraneo avesse una base italiana o spagnola nel bacino occidentale e una base veneziana in quello orientale [...] , Aragona, Castiglia, Inghilter-ra e Germania), quando si trasferì a Rodi avvertì la necessità di una lingua interetnica meno ostica del latino. Nel 1446 un cavaliere italiano, Giacomo De Soris, aggiunse una nota allo Statuto rivelando che verba ...
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La definizione di lingua pedantesca si basa sul fatto che proprio la lingua presiede alla costituzione della figura del Pedante in diverse commedie (e di differente area regionale) del Cinquecento (➔ Umanesimo [...] lì illoti). Ma è proprio il complesso delle operazioni attuate da Scroffa sulla lingua che rinvia all’Hypnerotomachia: l’uso di ➔ latinismi e ➔ grecismi (per via latina), i procedimenti di latinizzazione, l’abuso parasintetico e suffissale (senza pur ...
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La prima poesia macaronica nasce come ‘genere’ a Padova alla fine del XV secolo, caratterizzata dallo scontro di elementi linguistico-culturali popolareggianti e rusticali con la tradizione latino-umanistica; [...] un lessico di base volgare-dialettale si mescida con il sistema morfosintattico latino, rispecchiando la lingua in uso nella scuola: basti pensare alle lezioni in un latino ricco di inserti dialettali di Pietro Pomponazzi (Mantova 1462 - Bologna 1525 ...
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I glossari sono uno dei più antichi tipi di vocabolario, nato e sviluppatosi nel medioevo europeo, con qualche epigono più tardo. Si tratta di opere di varia natura, la cui struttura può variare dalla [...] da Frasca 1949), dall’ebraico (gli esempi sono parecchi), da un’altra lingua romanza (francese o provenzale) o dal tedesco a un volgare italoromanzo.
I glossari monolingui latini sono il tipo più antico e fungono da modello per quelli bilingui o ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
latinita
latinità s. f. [dal lat. latinĭtas -atis]. – 1. a. L’essere latino, cioè l’appartenenza (e il sentimento di appartenenza) alla nazione, alla tradizione, alla civiltà, alla cultura, alla lingua latina: l. di un popolo, di una regione;...