Umanesimo Periodo storico le cui origini sono rintracciate dopo la metà del 14° sec., e culminato nel 15°: tale periodo si caratterizza per un più ricco e più consapevole fiorire degli studi sulle lingue [...] dell’uomo la meta finale dell’U., era naturale che presto o tardi, svanita l’antistorica speranza di una resurrezione pura e semplice della lingualatina, ci si accorgesse che essa non poteva essere raggiunta se non attraverso l’adozione della ...
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Umanista tedesco (Pforzheim 1455 - Bad Liebenzell, Württemberg, 1522). Dotato di cultura poliedrica e di carattere equilibrato e più che altro disposto a una grande apertura verso le innovazioni nel campo [...] Senofonte (1520), di Eschine e Demostene (1522) e il Vocabularius breviloquus della lingualatina (1475). Fu famoso anche come poeta, in virtù soprattutto delle commedie in latino Scenica progymnasmata o Henno (1497) e Sergius (1507). Il nome R. fu ...
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Filologo classico e studioso della cultura ottocentesca italiano (Parma 1923 - Firenze 2000), figlio di Sebastiano senior. Profondo conoscitore della storia della filologia classica, oltre che della linguistica, [...] . Leopardi (1955, 2a ed. 1978); La genesi del metodo di Lachmann (1963, 2a ed. 1980); Contributi di filologia e di storia della lingualatina (1978); Per la storia della filologia virgiliana antica (1986); Nuovi contributi di filologia e storia della ...
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Filologo latino (n. Berito, od. Beirut, nella seconda metà del sec. 1º d. C.). Si dedicò specialmente allo studio della letteratura latina arcaica rimettendola in onore, in contrasto con le tendenze grammaticali [...] temuto. Fu grammatico e critico del testo: Svetonio c'informa di una messe di osservazioni critiche di P. sulla lingualatina arcaica e sappiamo che curò edizioni critiche di Lucrezio, Virgilio, Orazio, Terenzio e Persio. La sua autorità fu grande ...
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Filologo e scrittore (Camaiore 1862 - Firenze 1927), scolopio (1884). Allievo di G. Vitelli, insegnò (dal 1903) lingualatina e greca all'Istituto di studî superiori di Firenze; socio corrispondente dei [...] egloghe e della Quaestio de aqua et terra per le Opere di Dante della Società dantesca italiana (1921), delle poesie latine di Pascoli, di testi papiracei, ecc. Collaborò al Giornalino della domenica, dove pubblicò Le pìstole d'Omero (poi raccolte in ...
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biologia Nella classificazione zoologica e botanica, nome con cui vengono indicati nell’uso comune animali o piante, in contrapposizione al nome scientifico con cui sono designati nella classificazione [...] più diffusa di un genere (per es., Beta vulgaris, la barbabietola da orto). linguistica Latino v. Particolare varietà della lingualatina (➔ latino), contrapposta al latino letterario e detta anche latino popolare o preromanzo, che è alla base delle ...
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In linguistica, legge che regola l’accentazione di parola nella lingualatina classica, nella quale infatti l’accento non è libero (né quindi distintivo), bensì condizionato dalla quantità della penultima [...] sillaba. L’accento cade sulla penultima se questa è lunga; cade sulla terzultima se la penultima è breve: monē′re ma lègĕre. Le eccezioni a questa legge sono solo secondarie e dovute a varie cause: caduta ...
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Glottologo e filologo (Hall, Tirolo, 1850 - Igls, Innsbruck, 1915); prof. a Innsbruck di filologia classica (dal 1879) e di linguistica comparata (1887-1911). Dopo aver iniziato con un saggio sulla lingua [...] di Omero e di Esiodo (1874), si rivolse spec. alla storia della lingualatina (Lateinische Grammatik, 1885; Historische Grammatik der lateinischen Sprache, 1894-95; Geschichte der lateinischen Sprache, 1910). Ha studiato anche la storia e la ...
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Grammatico greco (4º sec. d. C.); è autore di una Ars, grammatica per l'apprendimento della lingualatina, col testo greco a fronte. La parte greca è giunta lacunosa, la parte latina tratta delle 8 parti [...] del discorso. Già nell'antichità fu unita a questa e attribuita a torto a D. un'altra opera bilingue, Hermeneumata, di varia cultura, di fonte greca, scritta nel 3º sec. d. C ...
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Neologismo
Giovanni Adamo
Valeria Della Valle
Origine del termine
Formato sulla base dell'aggettivo greco néos ("nuovo") e del sostantivo lógos ("parola, espressione"), il termine neologismo designa [...] abbellire e impreziosire l'eloquio.
La diffusione del cristianesimo conformò la lingualatina con espressioni prima sconosciute, riflesso di nuove esperienze e dottrine. Il latino più tardo, arricchito di espressioni e parole nuove, provenienti anche ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
latinita
latinità s. f. [dal lat. latinĭtas -atis]. – 1. a. L’essere latino, cioè l’appartenenza (e il sentimento di appartenenza) alla nazione, alla tradizione, alla civiltà, alla cultura, alla lingua latina: l. di un popolo, di una regione;...