Letteratura
In poesia, unità di discorso avente una struttura metrica e un disegno ritmico e delimitata da una pausa virtuale, di solito isolata, nella tradizione grafica occidentale, mediante un a capo [...] da 6 piedi giambici (detto perciò anche senario giambico). Corrisponde al trimetro giambico dei Greci, che fu adattato all’indole della lingualatina da Livio Andronico, prendendo a modello il trimetro comico. Ciò spiega alcune libertà del senario ...
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Michele Tagliabracci
Nacque a Fano attorno al 1544 da Francesco e Mattea, primogenito di cinque fratelli tra i quali Francesco, sacerdote e letterato; non sono note le circostanze che indussero il D. [...] solo da quegl’huomini, che non hanno cognitione della linguaLatina, ma da donne etiandio potesse esser facilmente intesa», ponendosi ironico e contestatorio, la predilezione per la «lingua Fanesa» "emendata" dalle influenze toscane. Consapevole di ...
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Umanista, medico e filosofo (n. Verona 1476 0 1478 - m. Incaffi 1553). Studiò a Padova con Giovanni Aquila, Gabriele Zerbo, Pietro Trampolino e con Girolamo e Marcantonio della Torre. Negli anni [...] , particolarmente apprezzata dai contemporanei che non esitarono a considerarlo, come scrisse Benedetto Varchi, tra i massimi poeti in lingualatina. Il Syphilis sive De morbo gallico, pubblicato a Verona nel 1530 e dedicato a Pietro Bembo, è un ...
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Umanista tedesco (Pforzheim 1455 - Bad Liebenzell, Württemberg, 1522). Dotato di cultura poliedrica e di carattere equilibrato e più che altro disposto a una grande apertura verso le innovazioni nel campo [...] Senofonte (1520), di Eschine e Demostene (1522) e il Vocabularius breviloquus della lingualatina (1475). Fu famoso anche come poeta, in virtù soprattutto delle commedie in latino Scenica progymnasmata o Henno (1497) e Sergius (1507). Il nome R. fu ...
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À rebours Romanzo (1884) dello scrittore francese, di origine olandese J.-K. Huysmans (1848-1907). La figura del protagonista, Jean des Esseintes, può essere considerata quella dell'esteta per antonomasia.
Approfondimento [...] où une sorte de sensibilité maladive remplace la santé plantureuse des époques classiques". All'Huysmans piace la lingualatina della decadenza per il suo gusto deliquescente, gli piacciono i paesaggi gualciti da qualche brutale violenza: la ...
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Filologo classico e studioso della cultura ottocentesca italiano (Parma 1923 - Firenze 2000), figlio di Sebastiano senior. Profondo conoscitore della storia della filologia classica, oltre che della linguistica, [...] . Leopardi (1955, 2a ed. 1978); La genesi del metodo di Lachmann (1963, 2a ed. 1980); Contributi di filologia e di storia della lingualatina (1978); Per la storia della filologia virgiliana antica (1986); Nuovi contributi di filologia e storia della ...
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Leonardi, Claudio. – Medievista italiano (Sacco di Rovereto, Trento, 1926 - Firenze 2010). Dal 1960 al 1969 è stato scriptor per i codici latini presso la Biblioteca Apostolica Vaticana; dal 1968 professore [...] , in collab. con G. Pozzo (1988); Il Cristo. Testi teologici e spirituali in lingualatina da Agostino ad Anselmo di Canterbury, voll. III, IV, V (1989-1992); Medioevo latino. La cultura dell’Europa cristiana (2004); l’edizione critica di scritti di ...
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Filologo classico italiano (Pesaro 1920 - Roma 2000). Prof. (dal 1956) nelle univ. di Urbino e (dal 1963) di Roma, socio nazionale dei Lincei (dal 1992). Si è occupato in particolare di letteratura latina [...] per la scuola è testimoniato, oltre che da interventi su riviste di settore, anche da una Sintassi latina (1985) e dal Vocabolario della lingualatina (1966), scritto in collab. con L. Castiglioni. È stato direttore della Rivista di filologia e di ...
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Erudito e poeta tedesco (Halgehausen, Assia, 1488 - Marburgo 1540). Studiò a Erfurt, entrando a far parte del locale circolo umanistico sorto attorno a Muziano. A Erfurt, nel 1517, ottenne una cattedra [...] una volta a Erfurt, che abbandonò definitivamente, per trasferirsi a Marburgo, nel 1536. Scrisse quasi esclusivamente in latino, dominando la lingua in modo tale da meritare, da parte di Lutero, l'appellativo di rex poetarum. Al suo grande talento ...
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Filologo latino (n. Berito, od. Beirut, nella seconda metà del sec. 1º d. C.). Si dedicò specialmente allo studio della letteratura latina arcaica rimettendola in onore, in contrasto con le tendenze grammaticali [...] temuto. Fu grammatico e critico del testo: Svetonio c'informa di una messe di osservazioni critiche di P. sulla lingualatina arcaica e sappiamo che curò edizioni critiche di Lucrezio, Virgilio, Orazio, Terenzio e Persio. La sua autorità fu grande ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
latinita
latinità s. f. [dal lat. latinĭtas -atis]. – 1. a. L’essere latino, cioè l’appartenenza (e il sentimento di appartenenza) alla nazione, alla tradizione, alla civiltà, alla cultura, alla lingua latina: l. di un popolo, di una regione;...