Editoria
Ciascuna delle annotazioni apposte dall’autore o editore di un testo per fare un’osservazione, dare una notizia, chiarire un passo: n. dell’autore (N.d.A.), quando è l’autore che interviene a [...] altri (Aquila, liberto di Mecenate, Seneca ecc.), costituendo così un sistema capace di esprimere tutte le parole della lingualatina. Non è rimasto alcun monumento tachigrafico dell’età romana, ma risale ai primi secoli dell’Impero almeno una parte ...
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– Gruppo musicale italiano. Formato da due tenori e un baritono, P. Barone (n. Agrigento 1993), I. Boschetto (n. Bologna 1994) e G. Ginoble (n. Atri 1995), si è costituito nel 2009 durante la partecipazione [...] posto della classifica dei cd più venduti degli Usa. Hanno poi inciso brani in diverse lingue raggiungendo il successo anche nei Paesi di lingualatina. Anche il secondo album We Are Love del 2012 ha riscosso grandi riconoscimenti internazionali, che ...
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Medico e anatomico (Forlì 1682 - Padova 1771), considerato il fondatore dell'anatomia patologica. Laureatosi diciannovenne in filosofia e medicina a Bologna, dove fu allievo di A. Valsalva, ottenne (1711) [...] così in medicina il metodo dell'analisi epicritica. Ingegno quanto mai versatile e fecondo, M. si rivelò, in un complesso di altre opere, anche prosatore e poeta, storico e archeologo, profondo conoscitore d'agronomia e della lingualatina. ...
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Linguista (Jurkovo Selo, Žumberak, od. Croazia, 1881 - Zagabria 1956); è stato (dal 1919) prof. di filologia romanza nell'univ. di Zagabria. I suoi studî, volti al campo delle lingue romanze, dello slavo [...] toponomastica. Opere principali: Pojave vulgarno-latinskoga jezika na natpisima rimske provincije Dalmacije ("Aspetti della lingualatina volgare nelle iscrizioni della provincia romana della Dalmazia", 1915); Slavenstvo i romanstvo na jadranskim ...
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Medico (Firenze tra il 1215 e il 1223 - Bologna 1295). Insegnò medicina teorica a Bologna (dal 1260 circa), dove acquistò vasta fama come interprete dei testi classici della medicina greca e araba (quasi [...] frutto della sua esperienza di medico pratico, il volgarizzamento di un compendio dell'Etica di Aristotele e una operetta in volgare, Sulla conservazione della salute, composta per l'amico Corso Donati e dall'A. stesso tradotta poi in lingualatina. ...
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Nobile romano (m. Roma 891), fu eletto successore di Adriano III (885), con l'opposizione dell'imperatore Carlo il Grosso, che aveva forse in animo un'altra candidatura. Sotto il suo pontificato avvenne [...] l'atteggiamento più intransigente, negando la canonicità della sua elevazione al patriarcato. In rapporto con Svatopluk, principe dei Moravi, riuscì a imporre alla Chiesa morava la liturgia in lingualatina, condannando così l'opera di Metodio. ...
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Teologo calvinista e filologo (Heidelberg 1577 - Amsterdam 1649); prof. a Leida e Amsterdam. Grammatico, è autore di trattati sulla lingualatina e greca (Ars rhethoricae, 1620; Grammatica latina, 1626; [...] Grammatica graeca, 1627); erudito e storico, ha lasciato alcune opere che segnano i primi tentativi di storia della storiografia classica (De historicis graecis, 1623; De historicis latinis, 1627) e di ...
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Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] Nel 16° e 17° sec. lo spagnolo esercitò la funzione di lingua della diplomazia e della cultura in gran parte dell’Europa occidentale, funzione e goto: continua l’attività storiografica iniziata in latino dai vescovi di Toledo e di Tuy e, mentre ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] primi decenni del Cinquecento, il volgare raggiunge nella coscienza di tutti la sua piena dignità di lingua letteraria; del resto, il latino poteva conservare il suo prestigio a patto che il volgare fosse ritenuto idioma letterariamente inferiore, e ...
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Letterato e architetto (Genova 1404, da padre bandito da Firenze - Roma 1472). Appassionato di letteratura ma anche di matematica, scrittore e grande architetto, pedagogista e teorico dell'arte, uomo di [...] coronario. Anche con questa iniziativa l'A., studioso della lingua e dello stile, aprì la questione di una letteratura Di qui il trattato De pictura (1435) da lui composto in latino e poi tradotto in volgare, e dedicato al Brunelleschi, suo amico ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
latinita
latinità s. f. [dal lat. latinĭtas -atis]. – 1. a. L’essere latino, cioè l’appartenenza (e il sentimento di appartenenza) alla nazione, alla tradizione, alla civiltà, alla cultura, alla lingua latina: l. di un popolo, di una regione;...