ZARLINO, Gioseffo
Alfredo Bonaccorsi
Teorico della musica e compositore, nato a Chioggia nel 1517, morto il 4 febbraio 1590 a Venezia. Votato alla vita ecclesiastica, ebbe la prima tonsura il 4 aprile [...] , C. Merulo, A. Gabrieli, G. Guami, e, al secondo organo, G. Gabrieli
Scrisse, secondo G. Caffi, 25 libri in lingualatina, che andarono purtroppo smarriti. Un Prologus in musica, appartenente forse a quest'opera, incomincia con le parole: Musica est ...
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Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 100 (2020)
Katelijne Schiltz
ZARLINO (Zerlini, Cerlino), Gioseffo (Iseppo). – Nacque a Chioggia verso il 1520 da Giovanni de’ Zerlini (morto post 1537) e sua moglie Maria (morta nel 1561), originari di Alessandria; ebbe una sorella (Pradella, 2018, pp. 61-64). A lungo si è ritenuto che Zarlino fosse nato nel ... ...
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Musicista e teorico (Chioggia 1517 - Venezia 1590). Cantore, organista e direttore della cappella di S. Marco a Venezia, è considerato per i suoi lavori musicologici il maggiore teorico del Cinquecento; fornì un contributo fondamentale alla sistemazione dell'armonia con il riconoscimento della base ... ...
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ODE (ᾠδή)
Gino FUNAIOLI
Ferdinando NERI
Antichità classica. - Nel suo vero significato è canto, concomitanza di poesia e di musica, parola e melodia fuse insieme, compagine di parole e d'inflessioni [...] 'ode classica risorgono nelle letterature moderne per opera degli umanisti italiani, i quali ne composero nuovamente in lingualatina e attraverso lo studio della grecità offrirono l'esempio di Pindaro: Giangiorgio Trissino, Luigi Alamanni, Antonio ...
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OSCHI
Giacomo Devoto
. La nazionalità nata dalla fusione dei Sanniti con gli Opici, in seguito all'eliminazione della potenza etrusca nella seconda metà del sec. V ha assunto il nome di osca per un [...] ha resistito efficacemente al processo di disintegrazione dei diversi stati autonomi e ostili, e all'azione livellatrice della lingualatina durante i primi secoli dell'alleanza e della dominazione romana. Solo le devastazioni della guerra sociale e ...
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SENARIO
Giorgio PASQUALI
Mario PELAEZ
. Il senario è il trimetro dei Greci, quale lo adattò genialmente all'indole della lingualatina e al senso ritmico dei Romani Livio Andronico. Ch'egli abbia [...] sulla 3ª e 5ª. Il secondo tipo è comune nella poesia spagnola fin dalle origini e si trova già nella poesia ritmica latina medievale. Dell'uno e dell'altro tipo si hanno esempî nell'antica poesia italiana profana e sacra. I frequente nelle canzonette ...
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SATURNIO, VERSO
Giorgio Pasquali
. È (ed era già dagli antichi) chiamato così il verso in cui erano composti i più antichi carmi della letteratura latina: elogia quali quelli degli Scipioni e di A. [...] da una singola persona, ancorché il nome di questa sia e debba rimanere ignoto. Essa ubbidì allo spirito della lingualatina come secoli più tardi Livio Andronico, trasformando i modelli greci in quello stesso modo in cui Livio Andronico mutò il ...
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VIVES, Giovanni Ludovico
Giovanni Calò
Nato a Valenza in Spagna nel marzo 1492, morto a Bruges il 6 maggio 1540. Andò nel 1509 a Parigi, di là nel 1512 a Bruges, sede di una colonia spagnola, e quindi [...] opera è il primo grande sistema pedagogico che segna il passaggio dall'Umanesimo all'età moderna. Per l'esercizio della lingualatina V. compilò la Linguae latinae Exercitatio (1538) in dialoghi, che ebbe molte edizioni col titolo di Colloquia. Da ...
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PIETRO di Gand
Ezequiel A. Chavez
Nato forse nel 1479, morto il 29 giugno 1572. È il primo fra i grandi apostoli e civilizzatori dell'America e uno dei più forti difensori della libertà degl'Indiani. [...] veniva insegnata per mezzo di grandi rappresentazioni alle quali s'invitavano gl'Indiani dei paesi circonvicini; la lingua spagnola e la lingualatina con la collaborazione del francese frate Arnaldo da Basacio. Si dava poi un'istruzione in cose ...
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PYTHAGORAS (Pitagora Reggino)
Carlo Albizzati
Scultore greco, nativo di Samo, ma vissuto a Reggio (Rhègion), in Magna Grecia, tanto che gli antichi lo chiamarono "Reggino": sopra una base di statua, [...] dedicazione. A Taranto, la famosa Europa sul toro esisteva ai tempi di Cicerone (In Verrem, IV, 60, 135; Varr., De lingualatina, V, 31; Taziano, Contra Graecos, 53). Filottete si può credere che fosse il "ferito zoppicante", il quale, secondo Plinio ...
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PLÈIADE
Ferdinando Neri
. Scuola poetica francese della seconda metà del sec. XVI, composta d'amici e compagni letterarî di P. de Ronsard (v.). Questi nominò dapprima "la Brigade" un gruppo di poeti [...] l'epopea (con la Franciade), e attinse nella lirica una grande altezza; il Du Bellay, poeta squisito anche in lingualatina, passò dal petrarchismo delle sue prime opere, alla sincera ispirazione dei Regrets: i1 Baïf, compagno di studî dei primi ...
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OBRADOVIĆ, Dositej
Giovanni Maver
Scrittore serbo, nato, pare, nel 1742 a Čakovo nel Banato romeno, morto a Belgrado il 28 marzo 1811. Cresciuto in una zona bilingue (da qui la sua non comune sensibilità [...] Hopovo nel Sirmio. Non vi resiste però a lungo ("non c'è vita, ove non c'è scienza e ove non c'è la lingualatina"): nel 1760 è a Zagabria, poi in Dalmazia, dove, insegnando a leggere e a scrivere, risparmia un centinaio di zecchini, compila la sua ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
latinita
latinità s. f. [dal lat. latinĭtas -atis]. – 1. a. L’essere latino, cioè l’appartenenza (e il sentimento di appartenenza) alla nazione, alla tradizione, alla civiltà, alla cultura, alla lingua latina: l. di un popolo, di una regione;...