Storico danese, nato circa il 1145 (s'ignora l'anno della morte). Apparteneva ad una delle principali famiglie della Danimarca. In gioventù, studiò probabilmente in Francia, forse a Parigi. Aveva una grande [...] conoscenza degli antichi autori romani e usò con abilità la lingualatina. Non aveva attitudine alla vita ecclesiastica, ed era soprattutto un capo e un guerriero ai servizî del re. Il suo capolavoro è una breve storia dei Danesi, Historia Danorum, ...
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Glottologo, nato a Carrara il 15 settembre 1887. Fu nominato nel 1927 professore di glottologia nell'università di Cagliari, donde fu chiamato a Pavia nel 1928 e di qui, nel 1938, a Bologna.
La sua produzione [...] su problemi metodologici nel campo della geografia linguistica. Tra le sue opere: Il dileguo delle brevi atone interne nella lingualatina, in Annali università toscane, n. s., voll. VII e VIII; Manuale dei dialetti italici (Osco, Umbro e dialetti ...
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Nato a Silstedt presso Wernigerode (Prussia) nell'ottobre 1686, morto ad Altenau nel Harz il 10 luglio 1766. Figlio di un sarto di villaggio, frequentò con l'aiuto di amici le scuole di latino a Wernigerode [...] , dal 1725 alla morte parroco di Altenau, pubblicò, oltre a dissertazioni teologiche e storiche, scritte in lingualatina, i due volumi dal titolo Historisch-chronologische Nachricht und praktische Beschreibung des Maschinenwesens in Oberharz, a cui ...
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KLOTZ, Christian Adolf
Giovanni Vittorio Amoretti
Scrittore e filologo tedesco, nato il 13 novembre 1738 a Bischofswerda (Sassonia), morto il 31 dicembre 1771 a Halle. Studiò a Lipsia, e dopo avere [...] aspramente criticate dal Herder (Kritische Wälder, n. 2 e n. 3) e dal Lessing (Briefe antiquarischen Inhalts e Wie die Alten den Tod gebildet). Conosceva bene la lingualatina e in latino scrisse molte poesie e satire (Carmina omnia, Altenburg 1776). ...
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Filologo, nato a Parigi il 18 luglio 1813, morto a Royat il 31 agosto 1885. Successe al Boissonade nella cattedra di letteratura greca all'università di Parigi, di cui fu titolare dal 1855 al 1884.
Le [...] et les Romains (Parigi 1866); Les papyrus gr. du musée du Louvre (Parigi 1866, in collaborazione con A. Letronne); studî di grammatica comparata; edizioni di Longino (Parigi 1837), Varrone (De lingualatina, Lipsia 1837), Iperide (Parigi 1868), ecc. ...
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Contemporaneo di Cicerone che espose, a scopo di volgarizzazione, la filosofia e specialmente la fisica di Epicuro. Molto probabilmente fu il primo a usare, per tale fine, la lingualatina. I suoi scritti [...] ebbero successo, ma Cicerone (cfr. Acad. post., I, 5; Tusc., IV, 6 segg., ecc.) ne aveva scarsa stima, specialmente per il loro difetto di eleganza stilistica.
Bibl.: Klebs, Amafinius, in Pauly-Wissowa, ...
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Pedagogista (Casteltermini 1726 - Palermo 1810). Primo segretario di stato a Napoli, poi dal 1788 direttore generale delle scuole normali (elementari) in Sicilia; in gioventù professò il razionalismo del [...] del Locke. Negli Elementi di filologia italiana e latina (3 voll., 1796-1805), sostenne che l'educazione deve fondarsi sull'insegnamento della lingua materna, non iniziare con lo studio del latino, sì che l'apprendimento delle nozioni sia progressiva ...
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Figlio di Francesco, fu detto Aretino, dalla sua patria, Arezzo, dove nacque nel 1370. Trasferitosi a Firenze, con i suoi, non dopo il 1396, ivi iniziò lo studio del greco col Crisolora e frequentò le [...] , di memorie, di cronache, alcune non giunte sino a noi, critico oculato quanto nessun altro prima di lui. La lingua è la latina, elegante e chiara, senza vane sovrabbondanze, ma non sempre l'autore riesce, nonostante la sua abilità, a ritrarre con ...
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La produzione filosofica dopo il 1945 ha senza dubbio risentito fortemente della seconda guerra mondiale, del trauma che essa aveva rappresentato nella vita delle nazioni soprattutto europee. La sua conclusione [...] in questa direzione che conviene volgere lo sguardo nei paesi di lingua inglese, se si vogliono cogliere i frutti di una ricerca, di molti altri paesi, dall'Unione Sovietica all'America latina, dalla Polonia al mondo orientale. Basterebbe pensare ai ...
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Linguista, nato a Genova il 19 luglio 1897. Nominato professore incaricato a Firenze nel 1924, è dal 1927 titolare di glottologia, prima a Cagliari, poi a Padova e Firenze. Ha curato la pubblicazione, [...] nostra.
I suoi interessi principali sono stati da prima la linguistica generale (Adattamento e distinzione nella fonetica latina, Firenze 1923), poi i rapporti fra lingua e cultura nell'Italia antica (Gli antichi italici, ivi 1931; Storia della ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
latinita
latinità s. f. [dal lat. latinĭtas -atis]. – 1. a. L’essere latino, cioè l’appartenenza (e il sentimento di appartenenza) alla nazione, alla tradizione, alla civiltà, alla cultura, alla lingua latina: l. di un popolo, di una regione;...