Il suo nome completo è Girgis ibn Mīkhā'īl ibn 'Amīrah. Libanese, patriarca maronita, ed erudito noto in Europa per una sua grammatica siriaca. Studiò a Roma dal 1584 al 1595; fu poi vescovo di ‛Edhēn [...] , al decreto di papa Clemente V, che introduceva nei seminarî l'insegnamento della lingua siriaca. Essa reca un titolo siriaco e uno in lingualatina: Grammatica syriaca, sive chaldaica, Georgii Michaelis Amirae Edeniensis e Libano, Philosophi, ac ...
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Glossografo di età e origine incerta (visse probabilmente nel sec. II o III d. C., e, secondo un'ipotesi, sarebbe stato originario di Narbona). La sua importanza per la conoscenza della lingualatina e [...] anello della catena che da Verrio Flacco all'epitomatore carolingio ci conserva un filone ben individuato della glossografia latina, con preziose notizie linguistiche e antiquarie.
Ediz.: Il Cod. Farnesiano fu pubblicato in facsimile da A. Thewrewk ...
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Calzatura usata in Grecia, a forma di stivaletto allacciato sul dinanzi, simile all'embás (ἐμβάς), che era di provenienza asiatica e imprigionava il piede aderendo alla gamba, e terminando con un risvolto [...] , l'uno e l'altro morbidi, così da adattarsi perfettamente alla forma della gamba.
La parola endromís, col passare nella lingualatina, muta significato. Il nome è dato dai Romani a un mantello analogo alla laena, di stoffa pesante, atta a proteggere ...
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Nacque a Veracruz, nel 1729, e nel 1747 entrò nella Compagnia di Gesù. Insegnò a Messico latino e retorica, e predicò agli indigeni nella loro lingua nahoa; professore di filosofia all'Avana, accrebbe [...] nelle Instituciones teológicas (Venezia 1789 segg.), molto elogiate da Menéndez y Pelayo. La sua biografia, pubblicata in lingualatina, fu tradotta in castigliano da G. García Icazbalceta (Messico 1889), con ricche notizie bio-bibliografiche. La sua ...
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Nacque in questa città nel 1425 dalla nobile famiglia dei Caraccioli del Leone. La madre lo votò dalla più tenera età alla vita religiosa, ed egli infatti si addisse assai presto all'ordine francescano. [...] a Lecce nel 1495.
Fu un virtuoso della predicazione, ma i sermoni che di lui ci sono rimasti, sia in lingualatina (Sermones de adventu, Opus quadragesimale, De laudibus sanctorum) sia in volgare (Specchio della fede cristiana), non ci conservano che ...
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Scrittore e teologo, nato a Noventa presso Padova il 3 novembre 1745, morto ivi il 6 agosto 1831. A quattordici anni entrò nel seminario di Padova, dove insegnò poi lettere dal 1767 al 1774, indi storia [...] ecclesiastica, finalmente teologia dogmatica dal 1784 al 1813. Pubblicò coi tipi del seminario molte opere in lingualatina: Assertiones tres, 1781 (sul sacrifizio di Abramo, il voto di Iefte, il libro di Giobbe); De linguis; De visu Nabuchodonosoris ...
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Erudito tedesco, poeta in lingualatina, nato a Küstrin il 21 giugno 1587, morto a Lipsia il 16 settembre 1658. Della sua erudizione classica sono documento, oltre le edizioni di Claudiano, Rutilio e Stazio [...] ; Amabilium libri IV, 1613; Opuscula varia poetica, 1623 ecc.), se mostrò di saper padroneggiare con una certa sicurezza la lingua e la metrica, indulse apertamente al gusto del tempo, mirando soprattutto a "far meraviglia". Fu, nel bene e nel male ...
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. Così viene indicata una raccolta di canti (Lieder) composti da chierici girovaghi, i cosiddetti goliardi (v.) o clerici vagantes, del XII e del XIII secolo. La maggior parte di essi è in lingualatina; [...] ma ve ne sono non pochi in tedesco, e altri in cui le due lingue si alternano e s'intrecciano. Il manoscritto di questa raccolta, che ora si trova a Monaco di Baviera, venne scoperto nell'abbazia di Benediktbeuren (di qui il nome suo). Queste poesie ...
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Storico polacco, nato nel 1495, morto nel 1575, benemerito per il contributo portato allo sviluppo della lingua letteraria polacca. Prefissosi il compito di eliminare la lingualatina, allora dominante [...] in Polonia, e di promuovere la lingua e la cultura polacca, cominciò prima a tradurre e poi a scrivere opere originali in polacco. La più notevole è la Kronika świata wszystkiego (Cronaca del mondo intero; 1551), compilazione, senza valore ...
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Grammatico e teologo del sec. XIII, nato probabilmente a Béthune, autore del Grecismus, onde fu detto "il grecista". L'opera, composta nel 1212, in 15 libri di esametri, espone con tentativi di sistemazione [...] critica le norme ortografiche, grammaticali, sintattiche, retoriche, metriche ed etimologiche della lingualatina: il titolo deriva dai frequenti riferimenti che E. fa con la lingua greca. È sua l'Antiheresis, trattato teologico che investe in forma ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
latinita
latinità s. f. [dal lat. latinĭtas -atis]. – 1. a. L’essere latino, cioè l’appartenenza (e il sentimento di appartenenza) alla nazione, alla tradizione, alla civiltà, alla cultura, alla lingua latina: l. di un popolo, di una regione;...