La comunità che si riconosce come Ladinia Dolomitica è formata da circa 30.000 persone, insediate in cinque valli a raggiera intorno al gruppo del Sella (fig. 1), nelle Alpi centrorientali. Il territorio [...] Veneta (Cortina d’Ampezzo) presentano una situazione di dilalia, in cui l’italiano è lingua d’uso quotidiano in tutti gli ambiti alti, affiancato dal ladino solo in quelli informali. Nei restanti villaggi un’equilibrata diglossia vede l’italiano come ...
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Glottologo italiano (Roma 1923 - ivi 2008). La vastità dei suoi interessi, espressa da numerose ricerche di semitistica, germanistica, romanistica (di grande rilievo i suoi lavori di linguistica ladina), [...] Pagliaro nel pensiero critico del Novecento (1992); La questione del "ladin dolomitan" (1992); "Periferia" e "centro". Un'antitesi nella "questione della lingua" di alcune storicità linguistiche (1995); Linguaggio, comunicazione, informazione e ...
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Stato dell’Europa centrale, esteso prevalentemente sul versante N della sezione centro-occidentale del sistema alpino. Stato interno, senza sbocco al mare, confina a N con la Germania, a E con l’Austria [...] lombardo. La grande ricchezza dialettale del ladino grigione è la conseguenza della poca resistenza Saussure, lo psicologo J. Piaget.
Altro filone della cultura svizzera di lingua francese è quello della critica e della saggistica, nel quale, oltre ...
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L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...] ’origine dal latino non aveva peso: contava piuttosto che le lingue fossero vive o morte, nobili o non nobili, analoghe o Ascoli aveva individuato e definito, cioè la franco-provenzale e la ladina, in aggiunta a quelle già note. Ad Ascoli si deve la ...
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Il soggetto (dal lat. subiĕctu(m) «che sta sotto», calco del gr. hypókeímenon) indica una funzione grammaticale fondamentale nella frase, insieme a quelle di ➔ oggetto e di predicato (➔ predicato, tipi [...] solo in fiorentino, nei dialetti settentrionali e nelle varietà ladine, in connessione all’espressione del soggetto, che in il soggetto è sempre espresso, anche quando non argomentale;
(b) lingue a soggetto nullo, come l’italiano, lo spagnolo o il ...
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L’esigenza di ordinare in base a precisi parametri il panorama delle parlate dialettali d’Italia è stata avvertita fin dagli albori della dialettologia scientifica, anche se i tentativi compiuti in tal [...] (dialetti provenzali e franco-provenzali, dialetti ladini centrali e ladini orientali o friulani);
(b) dialetti che / è ormai scomparso dall’uso regionale, pur restando ben vivo nella lingua comune (a Firenze, infatti, oggi si dice [ˈbɔno] «buono»); ...
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La regione Veneto, con una superficie di 18.380 km2, quasi cinque milioni di abitanti e sette province (il capoluogo Venezia, Belluno, Treviso, Verona, Vicenza, Padova, Rovigo), costituisce la parte più [...] di Belluno compare il ladino dolomitico (➔ ladina, comunità), che sfuma nel ladino-veneto dell’Agordino e ascolterei».
Nelle indagini dell’ISTAT sull’uso dei dialetti e della lingua italiana il Veneto è sempre stato ai primi posti per le percentuali ...
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Il friulano ha un ruolo peculiare tra le varietà dialettali dell’Italia. Si tratta di un idioma romanzo, che ha caratteri comuni con gli altri dialetti settentrionali, ma anche fenomeni originali che gli [...] ), Chiandetti, 2 voll.
Pellegrini, Giovanni Battista (1991), La genesi del retoromanzo (o ladino), Tübingen, Niemeyer.
Pellegrini, Rienzo (1987), Tra lingua e letteratura. Per una storia degli usi scritti del friulano, Tavagnacco (Udine), Casamassima ...
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BATTISTI, Carlo
Giovanni Battista Pellegrini
Nacque a Trento il Io ott. 1882 in una famiglia originaria della Vai di Non, da Giuseppe, preside di scuola media, e da Teresa Bentivoglio, insegnante elementare. [...] , anche non estraneo alla disciplina. Tali sono l'esauriente ed originale volume Popoli e lingue dell'Alto Adige (Firenze 1931), La storia della "questione ladina" (ibid. 1937) e, forse più accessibile, la Storia linguistica e nazionale delle valli ...
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Per minoranze linguistiche si intendono gruppi di popolazione che parlano una lingua materna diversa da quella di una maggioranza: quest’ultima si identifica normalmente coi parlanti che hanno come lingua [...] tradizionali, quanto l’impiego storico, accanto all’italiano, di una lingua ufficiale e di cultura diversa da esso: in Valle d’Aosta dei dialetti italiani; e ai dialetti friulani e ladini, spesso integrati in una superiore unità ‘retoromanza’, ...
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vedretta
vedrétta s. f. [der. (di area ladina) del lat. vetus -tĕris «vecchio», propr. «campo di neve vecchia»; altri propongono una derivazione dal lat. vĭtrum «vetro»]. – In geografia fisica, ghiacciaio minore o di second’ordine, circoscritto...
romancio
romàncio agg. e s. m. [dal romancio rumantsch] (pl. f. -ce). – Una delle quattro lingue nazionali della Svizzera (senza tuttavia il rango di lingua ufficiale): è costituita dalle parlate neolatine dei Grigioni, gruppo occidentale...