La produzione in prosa e in poesia del XVII secolo è concepita all’insegna del barocco, ispirata cioè all’abnorme e tendente all’iperbole e alla ‘maraviglia’. Il senso dispregiativo del termine si estese [...] opera di Giovan Battista De Luca, i cui trattati (Il dottor volgare, 1673; Dello stile legale, 1674; Difesa della linguaitaliana, 1675) si ispiravano al criterio pre-illuministico di creare simmetria, almeno in linea di principio, tra chi scrive le ...
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Un italianismo è un prestito dall’italiano (➔ prestiti) a un’altra lingua (oltre ai prestiti veri e propri, diretti e indiretti, si considerano anche l’induzione, i ➔ calchi e lo pseudoprestito). Non sempre [...] Tübingen, Narr.
Stammerjohann, Harro & Seymer, Gesine (2007), L’italiano in Europa: francese, italiano, tedesco, in Firenze e la linguaitaliana fra Nazione e Europa. Atti del Convegno di studi (Firenze, 27-28 maggio 2004), a cura di N. Maraschio ...
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Il panorama dei quotidiani italiani a stampa è molto ricco, contando, oltre alle principali testate nazionali, più o meno indipendenti, ai quotidiani politici e a quelli sportivi, un elevato numero di [...] (2002), L’italiano giornalistico. Dall’inizio del ’900 ai quotidiani on line, Firenze, Cesati.
Bonomi, Ilaria (2003), La lingua dei quotidiani, in La linguaitaliana e i mass media, a cura di I. Bonomi, A. Masini & S. Morgana, Roma, Carocci, pp ...
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In un paese come l’Italia, per lunghi secoli senza unità politica e ancora oggi vivacemente policentrico e multilingue, le accademie, in particolare quelle sorte tra Cinquecento e Seicento, hanno avuto [...] 1691, 1729-38, 1863-1923), non solo il punto di riferimento fondamentale e concreto per la diffusione della linguaitaliana in Italia e all’estero, ma anche uno straordinario strumento di identità nazionale. Il Vocabolario trasmette infatti in Italia ...
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Si chiama dislocazione (cioè «spostamento») un tipo di costruzione tipica della lingua parlata (ma riscontrabile, fin dall’italiano antico, anche in alcune varietà di quella scritta: vedi oltre; ➔ lingue [...] uno di quei tratti di cui si può dire che erano già presenti nel sistema [...] che è alla base della linguaitaliana ed erano stati accolti anche nelle varie norme scritte regionali [...] ma non furono accolti in quella particolare norma, definibile ...
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Assumiamo convenzionalmente che l’età umanistica e rinascimentale coincida con i secoli XV e XVI. È questa l’epoca, in Italia come negli altri paesi dell’Europa occidentale, dell’emergere delle lingue [...] napoletana né del lungo soggiorno torinese del suo autore.
Un altro settore nel quale si misura il progresso della linguaitaliana nel Rinascimento è quello della scienza e della tecnica.
Per tutto il Quattrocento e il primo Cinquecento si dispiega ...
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Tra le varietà regionali italiane, quella di Roma presenta alcune caratteristiche specifiche: da un lato si tratta, ormai da molti decenni, della varietà con cui tutti gli italiani vengono più spesso a [...] . von J.K. Androutsopoulos & A. Scholz, Bern, Lang, pp. 281-304.
Serianni, Luca (1991), La linguaitaliana tra norma e uso, in Riflettere sulla lingua, a cura di C. Marello & G. Mondelli, Firenze, La Nuova Italia, pp. 37-52.
Serianni, Luca ...
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Con francesismi si intendono i prestiti dal francese (i francesismi veri e propri, per la fase più antica della lingua detti anche, raramente, oitanismi dall’uso di designare il francese antico come lingua [...] (1812), Elenco di alcune parole oggidì frequentemente in uso, le quali non sono ne’ vocabolarj italiani, Milano, Bernardoni.
TLIO 1997- = Tesoro della linguaitaliana delle origini, diretto da P.G. Beltrami: http://tlio.ovi.cnr.it/TLIO/.
Bezzola ...
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Il Settecento fu un secolo decisivo per le sorti della linguaitaliana, investita dalle grandi innovazioni culturali del periodo, che mettono in moto il processo destinato a modernizzarne le strutture, [...] secolo la scelta tra latino e volgare è ancora in discussione e Antonio Vallisneri si batte per l’uso della linguaitaliana «per debito, per giustizia, e per decoro della nostra Italia», qualche decennio dopo Lazzaro Spallanzani non si pone più il ...
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Con la locuzione lingua cortigiana (o cortegiana o cortesiana) ci si riferisce a un’espressione usata nel dibattito di primo Cinquecento in relazione agli usi linguistici delle corti italiane (Milano, [...] nel primo Cinquecento, Roma, Bulzoni.
Migliorini, Bruno (1960), Storia della linguaitaliana, Firenze, Sansoni (1a ed. 1937), 2 voll.
Rajna, Pio (1901), La lingua cortigiana, in Miscellanea linguistica in onore di Graziadio Ascoli, Torino, Loescher ...
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lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...
italianismo
s. m. [der. di italiano]. – 1. Voce lessicale, locuzione o costruzione sintattica propria della lingua italiana, in quanto sia introdotta in altra lingua, o in un dialetto. 2. non com. a. Modo di pensare o di agire proprio degli...