Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] , Mena, F. Pérez de Guzmán (sec. 14°-15°), si sente il dissidio tra un italianismo ambizioso e programmatico e l’inadeguatezza dei mezzi tecnici e della lingua letteraria allo sforzo dell’imitazione. E perciò in molti il gusto della stilizzazione dei ...
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Stato dell’Europa centrale, confina a N con la Danimarca, a E con la Polonia e la Repubblica Ceca, a SE e a S con l’Austria, a SO e a O con la Francia, la Svizzera il Belgio e il Lussemburgo, a NO con [...] che fosse in grado di fornire truppe per le sue spedizioni italiane e di controllare il regno durante la sua assenza. La la fusione di forma para-virgiliana e soggetto germanico. La lingua era caduta in notevole incuria quando, prima della fine del ...
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Poeta (Firenze, tra il maggio e il giugno 1265 - Ravenna, notte dal 13 al 14 settembre 1321). Della madre, che dovette morire presto, non sappiamo che il nome, Bella; il padre, Alighiero di Bellincione [...] poeti che lo hanno preceduto. Cioè, l'alta poesia deve restare lontana dal reale, materia e lingua. È questo il carattere fondamentale della letteratura italiana non comica, almeno sino al Romanticismo, che riabilitò, o tentò di riabilitare, all'alta ...
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Poeta (Alfonsine 1754 - Milano 1828); iniziò gli studî sotto la guida di un prete di Fusignano e li continuò nel seminario di Faenza, dove apprese bene il latino e fu educato al gusto della poesia di Virgilio. [...] quasi cieco e paralitico, pure rifiutò la direzione della Biblioteca italiana per non farsi strumento di G. Acerbi e della politica culturale austriaca. La resuscitata questione della lingua fu occasione per M., validamente sostenuto dal genero G ...
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Pseudonimo dello scrittore Ettore Schmitz (Trieste 1861 - Motta di Livenza 1928). È ritenuto uno dei principali esponenti della cultura mitteleuropea. Nei suoi tre romanzi Una vita (1892, ma con data 1893), [...] Vita
Figlio di un commerciante ebreo d'origine tedesca sposato a un'italiana, seguì studi commerciali a Segnitz am Mein (Baviera) e poi ragioni nazionalistiche, alla strenua difesa della purezza della lingua e della tradizione. Morì in seguito a un ...
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Linguista (Gorizia 1829 - Milano 1907); prof. (dal 1861) all'Accademia scientifico-letteraria di Milano; socio nazionale dei Lincei (1875). Coltivò dapprima i più svariati campi della glottologia (Studî [...] la sua importanza ai fini del superamento della secolare questione della lingua, e i magistrali Saggi ladini sull'origine e l'unità leggi linguistiche, inaugurando così una tradizione storicistica rimasta sempre dominante nella glottologia italiana. ...
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Poeta (Recanati 29 giugno 1798 - Napoli 14 giugno 1837). Tra i massimi scrittori della letteratura italiana di tutti i tempi, nella sua opera risulta centrale il tema dell’infelicità costitutiva dell’essere [...] , 1967; L. e il Novecento, 1972; L. e la letteratura italiana dal Duecento al Seicento, 1976; L. e il mondo antico, 1980; politico di G. L., 1984; Le città di G. L., 1987; Lingua e stile di G. L., 1991); cura una Bibliografia analitica (il volume ...
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Filosofo e storico (Pescasseroli, 25 febbraio 1866 - Napoli, 20 novembre 1952). Studiò a Napoli, che divenne presto la sua dimora abituale. Scampato dal terremoto di Casamicciola (1883) in cui perdette [...] pieno e tardo Rinascimento (3 voll., 1945-52); La letteratura italiana del Settecento (1949); Letture di poeti e riflessioni sulla teoria e storiografia, 1917 (uscita però già nel 1915 in lingua tedesca a Tubinga: Zur Theorie und Geschichte der ...
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Scrittore, poeta, autore e regista cinematografico e teatrale italiano (Bologna 1922 - Ostia, Roma, 1975). Dopo aver seguito nell'infanzia gli spostamenti del padre, ufficiale di carriera, compì gli studî [...] completa affermazione letteraria. La sua prima notevole raccolta di poesie in lingua, Le ceneri di Gramsci (1957), sembra chiudere definitivamente una stagione della poesia italiana. L'ansia profetica dell'Usignolo della chiesa cattolica (pubbl. nel ...
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Pedagogista (Casteltermini 1726 - Palermo 1810). Primo segretario di stato a Napoli, poi dal 1788 direttore generale delle scuole normali (elementari) in Sicilia; in gioventù professò il razionalismo del [...] Wolff, si convertì poi all'empirismo del Locke. Negli Elementi di filologia italiana e latina (3 voll., 1796-1805), sostenne che l'educazione deve fondarsi sull'insegnamento della lingua materna, non iniziare con lo studio del latino, sì che l' ...
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lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...
italianismo
s. m. [der. di italiano]. – 1. Voce lessicale, locuzione o costruzione sintattica propria della lingua italiana, in quanto sia introdotta in altra lingua, o in un dialetto. 2. non com. a. Modo di pensare o di agire proprio degli...